Il nuovo bond trentennale emesso dalla Turchia

Dalyan Oct 0906 Turkish flagProprio ieri la Turchia ha deciso si sfruttare nuovamente il mercato obbligazionario internazionale (vedi anche Investire in lire turche con Banca Imi). La nazione anatolica ha deciso di emettere bond a lungo termine, più precisamente con una scadenza pari a trenta anni, senza dimenticare la denominazione in dollari americani. In pratica, questa cessione di debito da parte del governo di Ankara non è altro che un modo importante per sostenere l’economia interna, dopo il fondamentale incoraggiamento avuto con le vendite proficue da parte di altri mercati emergenti nella regione nel corso di questo 2013.

Ultimi dettagli per il bond in dollari di Tata Steel

Tata Steel Limited, prima società indiana per quel che riguarda la produzione di acciaio, sta pianificando gli ultimi dettagli della sua nuova cessione obbligazionaria (vedi anche Tata Motors: i bond sono i più rischiosi del settore automobilistico). L’offerta di questa azienda asiatica, sussidiaria dell’omonimo gruppo famoso soprattutto per le automobili, prevede un importo complessivo pari a un miliardo di dollari, con i bond stessi che beneficeranno di rendimenti piuttosto alti. La multinazionale di Mumbai è ora alla ricerca delle banche che gestiranno e cureranno la vendita, come riferito da alcune fonti anonime ma informate sulle trattative.

Buona domanda per i bond infrastrutturali dello Sri Lanka

Lo stato asiatico dello Sri Lanka ha accettato tutte le scommesse che hanno riguardato la sua ultima offerta di titoli obbligazionari: il governo di Sri Jayawardenapura Kotte ha deciso di fissare l’importo complessivo a 129 milioni di dollari (la denominazione, infatti, è avvenuta nella valuta americana), ma bisogna anche specificare, come reso noto dalla banca centrale, che si tratta di bond per lo sviluppo nazionale (vedi anche Lo Sri Lanka emette un bond triennale in dollari). Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche specifiche di questi strumenti finanziari.

Primo bond in dollari del 2013 per la Romania

La Romania ha fatto sapere di aver fissato a 1,5 miliardi di dollari la sua prima vendita di titoli obbligazionari in valuta americana di quest’anno: in pratica, il governo di Bucarest ha deciso di offrire dei rendimenti inferiori rispetto a quelli dei titoli ungheresi. L’obiettivo di questa cessione è facilmente intuibile, vale a dire la ricerca di finanziamenti per coprire il deficit di bilancio, ma anche per gestire il debito in scadenza a costi più bassi (vedi anche I nuovi bond governativi di Olanda e Romania). Nello specifico, il paese dell’Europa orientale sta mettendo a disposizione bond a dieci anni e con un ritorno economico pari a 4,5 punti percentuali.

Primo bond internazionale dell’Ungheria dopo 21 mesi

L’Ungheria ha appena lanciato un titolo obbligazionario denominato in dollari, uno strumento finanziario atteso da lungo tempo: si tratta, nello specifico, della prima vendita nei mercati internazionali dal maggio del 2011 (quasi due anni fa dunque), con l’intento di rendere più economico il denaro necessario per i finanziamenti interni, senza ricorrere eccessivamente ai prestiti del Fondo Monetario Internazionale (vedi anche Investire in titoli di Stato ungheresi). Il governo di Budapest si è affidato a un bond di durata quinquennale, con un rendimento iniziale fissato al 4,29%, senza dimenticare la tranche a dieci anni, con un ritorno economico leggermente superiore (5,51%).

Lo Zambia insiste con le emissioni obbligazionarie in dollari

Il debutto dello Zambia nella vendita di bond denominati in dollari ha aperto la via a una emissione da record che rischia di mettere in tensione la capacità di finanziamento del governo: la situazione risulta comunque meno pericolosa di sette anni fa, quando il paese africano, maggior produttore continentale di rame, non fu in grado di pagare il proprio debito. Ammontano a sei miliardi di dollari i prestiti zambiani che sono stati cancellati, incluso quello erogato nel corso del 2006 dalla Banca Mondiale. La cessione odierna ammonta a 750 milioni di dollari e rappresenta la prima vendita internazionale dallo scorso mese di settembre.

Nuova emissione di debito per lo Zambia

L’Agenzia per lo sviluppo stradale dello Zambia sta pianificando nel dettaglio la vendita di titoli obbligazionari per un importo complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari: l’ente della nazione africana valuterà con la massima calma questa operazione, tanto è vero che l’annuncio ufficiale parla di un completamento entro la fine dell’anno. La compagnia è di proprietà statale, dunque si può parlare di una sorta di replica dell’emissione di bond dello scorso anno, la prima effettuata in moneta verde. Il piano in questione è stato presentato al ministro delle Finanze, Alexander Chikwanda, con un feedback positivo che dovrebbe essere rilasciato entro la fine di questo mese.

Dopo due anni il Marocco torna a emettere obbligazioni

Denominazione in dollari e due tranche ben distinte: sono queste le due caratteristiche principali dell’ultima offerta di bond parte del Regno del Marocco. Nel dettaglio, la nazione africana si è cimentata in una vendita di 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, una proposta che mancava dal mercato da ben due anni. Giusto un mese fa si è capito dove investire in Africa, almeno secondo Swiss&Global Am, ora c’è un’occasione importante da sfruttare. La lunga assenza è finalmente finita dopo che il governo di Rabat ha compreso di poter ripetere i trend di offerte sovrane simili, cercando di fornire un’utile indicazione per quel che concerne la forte domanda proveniente dagli investitori finanziari.

Investire sulla Cina: i bond di Baidu

Baidu è il principale motore di ricerca in lingua cinese, la variante di Google per quel che riguarda l’ex Impero Celeste: visto che è stato suggerito di investire in Google a ottobre 2012, il mese di novembre può diventare invece l’occasione per puntare su questa alternativa asiatica. In effetti, la compagnia di Pechino ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, con due scadenze specifiche, vale a dire cinque e dieci anni. Volendo essere ancora più precisi, comunque, l’offerta in questione è stata riservata principalmente agli investitori americani, come si può evincere dalla denominazione in moneta verde. Può essere conveniente un investimento di tale tipo?

L’Uruguay emette un bond ultratrentennale

L’Uruguay ha quotato un bond globale da 853 milioni di dollari: si tratta di un titolo obbligazionario che tenta di sfruttare il lunghissimo termine, visto che la scadenza dello stesso è prevista per il 2045 (la durata è dunque ultratrentennale). In aggiunta, il rendimento garantito dal governo di Montevideo è pari a 4,125 punti percentuali, come parte del programma che prevede la ristrutturazione del debito e che include anche un riacquisto di debito valutario estero per un importo di cinquecento milioni di dollari. Quali sono le intenzioni del paese sudamericano?

Il Cile emette debito al rendimento più basso di sempre

Dopo l’asta di bond a cinque e sette anni per il Cile (dicembre 2011), della nazione andina non si era parlato molto spesso, ma ora è giunto il momento per aggiornare queste emissioni obbligazionarie: in effetti, il paese sudamericano ha deciso di sfruttare i costi relativi all’indebitamento, mai così bassi come in questo periodo storico, tanto da lanciare 1,5 miliardi di dollari in bond denominati in moneta verde. Per la precisione, si tratta della prima offerta di debito da oltre un anno. Il paese in questione viene attualmente giudicato dall’agenzia americana Moody’s con un rating pari ad Aa3, vale a dire il quarto più alto livello di investimento (ottima affidabilità per la precisione), oltre che il maggiore nell’intera regione geografica di appartenenza.

Nestlè aumenta l’importo dei propri bond in dollari

Nestlè Sa, celebre multinazionale svizzera attiva nel settore alimentare, ha aumentato le dimensioni della sua prima vendita di titoli obbligazionari in dollari degli ultimi quattro mesi: nello specifico, il colosso di Vevey ha deciso di innalzare fino a cinquecento milioni di dollari l’importo in questione, dopo che è stato accertato che le compagnie europee sono riuscite a battere di gran lunga i mercati americani, con un ritmo di crescita che non veniva riscontrato da almeno un anno e mezzo.

EuroMot: la Bei emette tre obbligazioni a tasso fisso

La giornata odierna del segmento EuroMot del Mercato Telematico delle Obbligazioni ha avuto come protagonista assoluta la Banca Europea degli Investimenti (meglio nota con l’acronimo Bei): l’istituzione finanziaria della Ue, attiva nei progetti di finanziamento, ha scelto ancora una volta Borsa Italiana per lanciare tre titoli obbligazionari a tasso fisso, con i consueti termini di liquidazione, vale a dire il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Volendo essere più precisi, si ricordano almeno due occasioni della Bei associata all’EuroMot. Anzitutto, all’inizio di quest’anno si associarono Bei, Ue, Francia e Efsf per sei nuovi bond.

Hyundai emette nuovi bond denominati in dollari

Hyundai Motor Company, la principale compagnia automobilistica della Corea del Sud, ha annunciato proprio nel corso della giornata odierna il lancio di alcune obbligazioni denominate in dollari: questi bond internazionali prevedono un importo complessivo pari a un miliardo di dollari, con l’operazione che è stata gestita dalla relativa unità finanziaria. L’intento, inoltre, è quello di assicurare i necessari finanziamenti per rendere più competitive le proprie promozioni commerciali. Già nel corso del 2011 si è registrato un gran successo dei bond automobilistici, perché ora un investitore dovrebbe puntare sul gruppo di Seul?