Investire in lire turche con Banca Imi

L’irresistibile fascino della Turchia: Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) si è lasciata sedurre dalla nazione anatolica, tanto da lanciare una interessante obbligazione a tasso fisso che è collegata alla sua valuta ufficiale, la lira turca per l’appunto (vedi anche I certificati autocallable di Banca Imi sui titoli Eni, Enel e Gdf Suez). Nel dettaglio, si tratta di un prestito che è stato lanciato per affrontare una importante sfida. La denominazione precisa è quella di Banca Imi Collezione Tasso Fisso 2 Anni Lira Turca 6,40%, mentre il codice Isin di riferimento è IT0004892763.

La negoziazione è cominciata circa un mese fa sul Mot (Mercato Telematico Obbligazionario) di Borsa Italiana e anche sull’EuroTlx. L’acquisto e la rivendita può avvenire attraverso la banca dell’investitore interessato, andando a indicare il codice appena menzionato: come è normale che sia, poi, l’acquisto ha luogo nella valuta di emissione, dunque la lira turca. Il taglio minimo di questa obbligazione così interessante è pari a tremila lire, con un prezzo di emissione fissato al 99,58%. Come si evince facilmente dalla denominazione, inoltre, la durata del prestito è di due anni, tanto è vero che la data di scadenza sarà il 12 febbraio del 2015. La cedola annua lorda è pari al 6,40% (mentre al netto si scende fino al 5,12%).

Tra l’altro, questa percentuale va presa in considerazione tenendo conto della tassazione che è in vigore al momento dell’emissione, vale a dire il 20%. Visto che si sta parlando di una divisa straniera, il prodotto finanziario in questione è soggetto al rischio del tasso di cambio, tanto che il rendimento effettivo viene a dipendere dal prezzo di negoziazione. Proprio ieri, la moneta turca si è indebolita parecchio (come non accadeva da ben cinque mesi) rispetto al dollaro americano, conseguenza quasi inevitabile della grave situazione economica che sta sconvolgendo Cipro, dato che Ankara non riconosce quest’ultima come Stato.

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