I fondi azionari e obbligazionari legati all’economia brasiliana

Ha senso in questo momento storico puntare sui titoli obbligazionari e azionari del Brasile? L’economia carioca è stata capace di dar vita nel corso del 2012 a una crescita molto rallentata (vedi anche I migliori Etf per puntare sull’economia brasiliana): la ripresa è però cominciata già in questi primi mesi del nuovo anno. I tassi di disoccupazione sono piuttosto contenuti e questo risultato si deve soprattutto alle riforme che sono state attuate negli ultimi anni. Un problema serio di cui tenere conto è quello dell’inflazione, visto che i livelli raggiunti sono un notevole ostacolo per quel che riguarda il potere d’acquisto dei consumatori.

Questo scenario macroeconomico peggiorato ha influenzato negativamente in primis il mercato azionario, ma altri prodotti possono essere selezionati come valide alternative. Analizzando la gamma in questione, l’esposizione diretta azionaria nel paese latino americano può essere ottenuta tramite gli Exchange Traded Fund (Etf) e i fondi azionari, sia quelli a cambio coperto che scoperto. Se si focalizza l’attenzione sul segmento obbligazionario, si può sfruttare il T. Rowe Price Global Emerging Markets Local Governments Bond, uno strumento che è denominato in dollari americani e che consente di esporsi in modo totale al mercato delle obbligazioni del Brasile, perfino in termini di rivalutazioni del real, la valuta ufficiale del paese.

I fondi comuni, invece, sono in grado di garantire l’esposizione in maniera soltanto marginale sul totale effettivo dell’investimento finanziario. Un prodotto interessante è il fondo bilanciato Gestielle Obiettivo Brasile, legato alla nazione di cui si sta parlando sia per la parte equity che per quella bond (la denominazione è in euro). Nel caso dei singoli titoli obbligazionari, infine, le possibilità sono molto più limitate. In effetti, mentre i prodotti in euro e dollari rendono poco, quelli in moneta locale riconoscono dei rendimenti interessanti, ma che devono scontare allo stesso tempo il rischio di cambio e l’accessibilità, tra le più complicate del settore.

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