Investire sulla borsa di Zurigo nel 2013

Il 2013 è iniziato nel migliore dei modi per la borsa di Zurigo, che beneficia della buona tenuta dell’economia svizzera in un periodo di forte recessione per la maggior parte dei paesi europei. Gli indicatori macroeconomici della piccola Confederazione elvetica fanno quasi invidia anche alla virtuosissima Germania: nel 2012 il pil è cresciuto dell’1%, il rapporto debito/pil è al 46,7%, il tasso di disoccupazione è al 3,1% e viene evidenziato un surplus di bilancio. Inoltre, il voto shock italiano ha fatto riemergere vecchi dubi sulla tenuta dell’euro, riportando in auge gli investimenti in asset svizzeri.

Sebbene il franco svizzero viene tenuto a bada dalla Banca Centrale svizzera (SNB) con un floor su euro/franco a 1,20 da settembre 2011 per evitare eccessivi apprezzamenti, gli investitori non disdegnano l’investimento in asset elvetici. In particolare nei periodi di maggiore incertezza o di turbolenza sui mercati, gli asset denominati in franchi svizzeri attirano imponenti flussi di capitali esteri anche nella declinazione azionaria.

MIGLIORI FONDI PER INVESTIRE SULLA BORSA DI TOKYO

Di recente la SNB ha confermato la propria stima di crescita sul pil per il 2013 tra l’1% e l’1,5%, ma ha tagliato le stime sull’inflazione a -0,2%. L’economia svizzera è fatta per il 56% da esportazioni, per cui è chiaro che una moneta debole aiuterebbe tantissimo le aziende elvetiche dedite all’export, in particolare quelle quotate sul listino di Zurigo che da inizio anno mostra una performance in doppia cifra. Secondo Eleanor Taylor, gestore del fondo Swiss Equity di Union Bancaire Privée, anche se il 40% dell’export svizzero finisce nell’area euro (in particolare in Germania) non ci sono grossi problemi di tenuta per le aziende elvetiche.

CHE COS’E’ LA GUERRA DELLE VALUTE?

Secondo l’esperto, “le aziende elvetiche sono tuttora in grado di mantenere elevati livelli di profittabilità, offrendo margini attraenti e stabili”. Il listino svizzero è caratterizzato da una forte concentrazione di pochi nomi: Nestlé, Roche e Novartis fanno da soli la metà della capitalizzazione della borsa di Zurigo. Tuttavia, questi colossi offrono dividendi stabili e hanno cash flow regolari nel tempo. In termini reali, Zurigo è la piazza finanziaria che offre le cedole più alte tra tutti i paesi maggiormente sviluppati.

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