Ocse taglia stime sul pil italiano nel 2013

Questa mattina l’Ocse ha diffuso le sue previsioni macroeconomiche sull’Europa. Per quanto riguarda l’Italia, che secondo Goldman Sachs potrebbe essere la sorpresa del 2013, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico non ha evidenziato una view molto positiva sull’economia italiana, che viene vista in recessione anche nel 2013 più di quanto non si aspetti il governo. Inoltre, l’Ocse teme un maggiore rischio politico per il paese con le prossime elezioni previste nella primavera 2013 e non esclude una nuova manovra finanziaria nel 2014.

Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, ritiene che l’azione politica sarà fondamentale per la ripresa dell’economia del paese ma anche per evitare soprattutto lo scenario peggiore. L’Ocse ha espresso tutti i suoi dubbi sulla volontà effettiva del prossimo esecutivo di proseguire sulla strada del consolidamento fiscale e delle riforme strutturali per la crescita. Gli esperti dell’Organizzazione temono che i mercati possano cambiare la loro visione del paese. L’Ocse ritiene che le riforme del governo Monti, compresa quella fondamentale del mercato del lavoro, riusciranno in qualche modo a tirare fuori il paese dalla stagnazione economica che si protrae ormai da dieci anni.

Tuttavia, nell’Economic Outlook dell’Organizzazione, viene evidenziato che le misure di austerità dell’esecutivo Monti hanno provocato un clamoroso crollo dei consumi su livelli che non si vedevano ormai dalla fine del secondo conflitto mondiale. La domanda interna è in continuo calo, per cui l’Ocse ha deciso di tagliare le stime sul pil italiano a -1% nel 2013 dalla precedente stima dello 0,4%. Le attese dell’Organizzazione di Parigi sono ben lontana dalla stima del governo, che invece si aspetta un calo dello 0,2%.

L’Ocse ha anche tagliato la stima sul pil per il 2012 al 2,2% dall’1,7% (stima di maggio). Inoltre, si aspetta che il deficit pubblico sarà al 3% del pil nel 2012 (stima del governo 2,6%) e al 2,9% nel 2013. Tuttavia, l’Ocse si aspetta un peggioramento del deficit nel 2014, atteso al 3,4% sopra i parametri di Maastricht. Brutte notizie dal lato della disoccupazione, che viene vista in crescita al 10,6% nel 2012, all’11,4% nel 2013 e all’11,8% nel 2014. Secondo l’Ocse l’Italia potrebbe aver bisogno di una nuova manovra finanziaria nel 2014 per rispettare il rapporto debito/pil sotto il 120% entro il 2015. Secondo Vittorio Grilli, però, l’Italia non avrà bisogno di nuove manovre.

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