Investire in azioni ad alto dividendo nel 2013 secondo Bny Mellon

Nonostante negli ultimi quattro mesi i mercati finanziari abbiano dimostrato di aver messo momentaneamente alle spalle le fasi più buie, come quelle che a corrente alternata hanno interessato la maggior parte degli asset finanziari mondiali negli ultimi 12 mesi, la crisi economico-finanziaria non ha di certo trovato ancora la sua via d’uscita definitiva. Tra le variabili macroeconomiche che continuano a spaventare investitori e gestori di tutto il mondo troviamo senza dubbio il debito pubblico in costante aumento, sia in Europa che negli Stati Uniti.

Nel secondo trimestre del 2012 la media della zona euro ha raggiunto il 90% del pil dall’88,2% del primo trimestre. Negli Stati Uniti è stata superata la soglia dei 16.000 miliardi di dollari di debito federale, ovvero 136.000 dollari di debiti per ciascuna delle oltre 117 milioni di famiglie americane. Ciò vuol dire che per ogni dollaro prodotto, servono 2,5 dollari di debito. Altro problema negli USA è quello del fiscal cliff, che potrebbe far crollare il paese in recessione senza un compromesso sul prolungamento degli sgravi fiscali tra governo e Congresso, necessariamente da trovare entro fine anno per evitare il cosiddetto “precipizio fiscale”.

Secondo Nick Clay, manager global equity e multi-asset portfolio di Newton Investment Management del gruppo Bny Mellon, l’attuale contesto dei mercati è caratterizzato da volatilità, speculazione e crescita lenta. Il money manager, che gestisce il Bny Mellon Global Equity Higher Income Fund (+12% da inizio anno), consiglia di puntare sull’azionario globale su società solide che offrono un alto dividendo. In Europa, secondo l’esperto, la Grecia è destinata al default e la soluzione definitiva alla crisi si avrà facendo uscire dalla zona euro o la Grecia o la Germania.

Il gestore intravede buone opportunità in aziende con business sostenibili, valutazioni attraenti e buona generazione di cassa. A livello settoriale il money manager punta sui beni di consumo, finanziari, healthcare, telecomunicazioni, industriali e oil&gas. Il gestore guarda con interesse alla ristrutturazione del settore bancario, ma punta per lo più sulla nicchia dei property reits. Il settore della tecnologia piace, ma offre dividendi quasi nulli per cui non è nella lista dei preferiti. Nel fondo gestito da Clay troviamo aziende del calibro di Reynolds American, Philipp Morris, Roche e Novartis.

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