Vendita Aston Martin a Mahindra?

Nonostante Investindustrial fosse dato in vantaggio nella corsa all’acquisizione di Aston Martin (ne abbiamo parlato qui, sul nostro blog “cugino” Mondo Finanza Blog) sembra che il gruppo indiano Mahindra abbia superato il concorrente nel corso delle ultime ore, puntando a chiudere, già entro la fine della settimana, l’acquisizione del 50% di Aston Martin. Mahindra, che è principalmente focalizzata sulla produzione di trattori, deve tuttavia vedersela ancora con l’operatore di private equity italiano Investindustrial, che non è escluso che possa rilanciare con una proposta ancora più agguerrita della precedente.

Secondo una fonte indiana, che precisa come le cose “si stiano muovendo in fretta”, auspicando come il tutto possa già concludersi entro le prossime 48 ore, gli indiani punterebbero inizialmente ad acquisire il 40% della casa inglese che produce auto di lusso, quale primo step per poi salire a ottenere un controllo assoluto della compagine. Il secondo gradino dovrebbe infatti portare gli indiani a una quota almeno pari al 50% del capitale sociale, con un investimento complessivo che non dovrebbe superare i 400 milioni di dollari.

L’attuale proprietario della società, la Dar, investment company del Kuwait, ha acquisito Aston Martin da Ford nel 2007. Il segreto delle trattative – che la Dar voleva mantenere – è stato palesemente scoperto domenica pomeriggio, poche ore dopo che l’attuale proprietario aveva  negato di essere in trattative con potenziali compratori. All’epoca, diverse fonti avevano confermato l’interesse di Mahindra e Investindustrial.

Sempre secondo le stesse fonti che hanno diffuso i rumors pochi giorni fa, Investindustrial avrebbe effettuato un’offerta compresa tra 200 e 250 milioni di sterline per il 50% del capitale sociale. Il fondo di investimento, guidato da Andrea Bonomi ha già maturato interessanti esperienze nel comparto auto, soprattutto nel settore dei marchi di lusso, con la ristrutturazione di Ducati, ceduta quest’anno ad Audi .

Ad ogni modo, l’operazione straordinaria potrebbe non concludersi in questa settimana, ma essere rilanciata più sul medio termine: da sciogliere, infatti, vi sarebbero ancora alcuni importanti nodi societari sul controllo manageriale.

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