CIR: AXA Private Equity rileverà quote KOS

A supporto dei propri progetti di crescita, per KOS, società controllata dal Gruppo CIR, arriveranno nuove risorse. Questo dopo che, in accordo con quanto comunicato giovedì scorso alla comunità finanziaria proprio dal Gruppo CIR, è stato siglato un accordo con AXA Private Equity per rilevare una quota pari al 41,1% di KOS attraverso un aumento di capitale riservato, nonché attraverso l’acquisizione delle quota possedute da buona parte dei soci di minoranza della società italiana attiva nel campo dell’assistenza socio-sanitaria. In particolare, a fronte di un impegno finanziario complessivo, da parte di AXA Private Equity, pari a 150 milioni di euro, nell’arco dei prossimi tre anni la società salirà in KOS fino a possedere, con ulteriori operazioni di aumento di capitale, il 46,7% della società. A regime, in ogni caso, CIR rimarrà azionista di maggioranza di KOS con una quota nella società pari al 51% al totale completamento e perfezionamento delle operazioni sopra descritte.

A fronte dell’entrata in KOS di AXA Private Equity, il Gruppo CIR con un comunicato ufficiale ha fatto presente come contestualmente sia stato revocato il progetto che avrebbe dovuto portare la stessa KOS verso la quotazione in Borsa; quella di sbarcare a Piazza Affari, comunque, rimane per il Gruppo un’opzione da valutare per il medio e per il lungo periodo.

L’operazione, che comporterà l’ingresso di AXA Private Equity in KOS in più fasi, è stata già approvata sia dal Consiglio di Amministrazione di KOS, sia da quello del Gruppo CIR. Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di CIR, Rodolfo De Benedetti, l’accordo con AXA Private Equity testimonia la creazione di valore che KOS ha ottenuto nel tempo ed in particolare nei suoi sette anni dalla nascita nel corso dei quali la società ha assunto una posizione di riferimento nel settore socio-sanitario italiano.

Il Gruppo KOS, lo ricordiamo, ha ben 4 mila dipendenti e, con l’ingresso di un socio internazionale importate come AXA Private Equity, potrà ulteriormente crescere. Tutta l’operazione, ed in particolare il suo perfezionamento, è subordinato all’ottenimento del via libera da parte dell’Antitrust europeo atteso entro il primo trimestre del prossimo anno.

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