Lyxor propone un Etf collegato all’indice Russell 2000

La giornata di domani sarà molto importante per gli investitori amanti degli Exchange Traded Fund, in particolare quelli che beneficiano del marchio Lyxor: la compagnia transalpina quoterà presso il comparto EtfPlus di Borsa Italiana il suo nuovo prodotto, la cui denominazione ufficiale sarà Lyxor Etf Russell 2000 (il codice Isin di riferimento in questo caso è FR0011119221). Il segmento degli Oicr Aperti Indicizzati è pronto ad accogliere questo strumento specifico, ma di cosa si tratta esattamente? Tra le caratteristiche peculiari, si possono citare, ad esempio, l’euro come valuta di negoziazione, il differenziale massimo di prezzo, il quale sarà pari a 1,5 punti percentuali, i 35mila titoli complessivi e la natura dell’indice, ovvero quella di Net Total Return.

CIR: AXA Private Equity rileverà quote KOS

A supporto dei propri progetti di crescita, per KOS, società controllata dal Gruppo CIR, arriveranno nuove risorse. Questo dopo che, in accordo con quanto comunicato giovedì scorso alla comunità finanziaria proprio dal Gruppo CIR, è stato siglato un accordo con AXA Private Equity per rilevare una quota pari al 41,1% di KOS attraverso un aumento di capitale riservato, nonché attraverso l’acquisizione delle quota possedute da buona parte dei soci di minoranza della società italiana attiva nel campo dell’assistenza socio-sanitaria. In particolare, a fronte di un impegno finanziario complessivo, da parte di AXA Private Equity, pari a 150 milioni di euro, nell’arco dei prossimi tre anni la società salirà in KOS fino a possedere, con ulteriori operazioni di aumento di capitale, il 46,7% della società. A regime, in ogni caso, CIR rimarrà azionista di maggioranza di KOS con una quota nella società pari al 51% al totale completamento e perfezionamento delle operazioni sopra descritte.

Da Blair una proposta per nuovi servizi dedicati ai fondi sovrani

Era noto da qualche tempo l’interessamento dell’ex premier britannico Tony Blair al mondo degli investimenti finanziari: ora arriva una conferma importante in questo senso, visto che l’attuale inviato dell’Onu per la pace ha deciso di allargare i propri interessi, ampliando questa specifica attività di consulenza ai servizi di tipo finanziario. Di cosa si tratta per la precisione? Ci sono alcune imprese che sono collegate allo stesso Blair (più propriamente alla Tony Blair Associates) e che hanno ottenuto le autorizzazioni necessarie da parte della Fsa (si tratta della Financial Services Authority, l’ente che si occupa dei servizi finanziari in territorio britannico), così che ci si può attendere, a ragione, una operatività immediata.

Beni Stabili: via libera all’emissione del bond equity linked

BeniStabiliSemaforo verde per il prestito di obbligazioni equity linked (vale a dire i bond indicizzati ai titoli azionari) da parte di Beni Stabili: l’importo totale di questi specifici bond convertibili è pari a 225 milioni di euro, mentre il prezzo di conversione degli strumenti è stato fissato a quota 0,8580 centesimi. La regolazione effettuata da Beni Stabili, società per azioni che opera prevalentemente nell’ambito del settore immobiliare, fa riferimento a degli strumenti che andranno a scadenza il 23 aprile del 2015 e che sono stati ideati, in particolare, per gli investitori qualificati del nostro paese, ma non solo. C’è anche da ricordare, tra gli altri elementi caratteristici di questa emissione obbligazionaria, che i lotti minimi iniziali erano pari a 50.000 euro, vista anche la forte consistenza della quantità di questi prodotti finanziari.

 

Investire sul mattone: Bnp Paribas propone il fondo milanese

stemmaMancano pochi giorni all’inizio del 2010 e, in concomitanza con il nuovo anno, si appresta a divenire operativo un nuovo interessante fondo comune di investimento nel settore immobiliare: l’investimento nel mattone è da sempre uno dei più gettonati, anche in periodi non troppo positivi come quello attuale per l’economia. Per essere più precisi, ci stiamo riferendo al cosiddetto Fondo Comune di Milano II, un prodotto finanziario che era già stato istituito dalla Giunta milanese nel corso del mese di ottobre. Un fondo milanese dunque, il quale potrà beneficiare, per quel che concerne la gestione vera e propria, dell’estensione del mandato all’istituto Bnp Paribas Real Estate Investment Management Italy, società che era stata ugualmente scelta dall’amministrazione comunale meneghina per la costituzione di un altro fondo simile, vale a dire il Fondo Comune di Milano I. Quali sono le caratteristiche e le peculiarità principali di questo strumento? C’è anzitutto da dire che la prima fase delle operazioni immobiliari di Palazzo Marino (la sede civica dell’amministrazione comunale milanese) si è conclusa esattamente due anni fa, verso la fine del 2007 con la costituzione del già citato Fondo Comune di Milano I; il prodotto si presenta come un fondo comune di investimento immobiliare chiuso, di diritto italiano e che è destinato e riservato principalmente agli investitori più qualificati del settore.