Come aumentare i profitti di un hotel?

revenue management

Essere dei bravi direttori o comunque manager di un albergo vuol dire anche saper gestire le eventuali crisi e soprattutto ottimizzate i ricavi. Per riuscire a fare questo occorre avere delle specifiche doti di gestione, ma anche saper utilizzare i mezzi adatti alla corretta gestione. 

Per poter aumentare i profitti di un hotel è importante, innanzitutto avere una profonda conoscenza del settore turistico e saper analizzare quelli che sono i dati storici del settore e dell’azienda stessa. Solo procedendo in questo modo sarà possibile andare a fissare delle strategie di marketing sulla base dell’interpretazione del fatturato e di quella che è la domanda da parte dei clienti. 

Per fare tutto questo è possibile avvalersi di quelli che nel settore sono noti come strumenti di Revenue Management alberghiero, ottimi per dare la giusta direzione all’azienda e comprendere in che modo sia possibile aumentare i profitti della struttura.

Cos’è il Revenue Management e come deve essere applicato al meglio

Per poter gestire al meglio un’impresa alberghiera è importante conoscere quelli che sono gli strumenti che possono essere utilizzati e che quindi possono semplificare il lavoro di molte persone. Riuscire ad aumentare i profitti di una struttura è indispensabile per riuscire anche a gestire nel migliore dei modi i costi, che sembrano essere in continuo aumento nel settore alberghiero e ricettivo. 

Non mancano casi in cui catene alberghiere multinazionali per via degli ingenti costi, abbiano un ricavo veramente minimo o addirittura vanno solo in pareggio di bilancio. Quello che a questo punto ci si chiede è se ci sia un modo efficace di limitare i costi, senza però andare ad intaccare la qualità del servizio. Ovviamente la risposta non è semplice, perché occorre innanzitutto studiare da vicino la singola struttura. 

Ad esempio, alcune strutture hanno deciso di tagliare il servizio ristorante. Un’attività che a volte non è considerata necessaria per la struttura alberghiera e quindi quella che offre anche un valore aggiunto minore, in poche parole, facilmente eliminabile, senza troppe problematiche. Peccato che a lungo andare la clientela potrebbe storcere il naso e virare su altre strutture. Ecco per quale motivo è importante non prendere decisioni affrettate, ma cercare prima di comprendere quali siano i costi che realmente si possono tagliare, senza correre il rischio di perdere altri clienti. Si può così introdurre il concetto di pricing dinamico, con cui la variazione delle tariffe può aiutare a coprire 

 Si potrebbe scoprire ad esempio che un’ottima scelta potrebbe essere quella di esternalizzare il servizio ristorante, stringendo delle partnership. Questo riduce i costi (quelli di gestione di una cucina e del personale addetto), accontenta il cliente, permette sia alla struttura che al locale con cui stringe l’accordo di aumentare il fatturato. 

Franco Grasso, pioniere del Revenue Management alberghiero in Italia, offre soluzioni personalizzate per poter incrementare gli introiti e portare ogni struttura dedita all’ospitalità al massimo del proprio successo. Il Revolution Plus è il software che, grazie all’esperienza del Franco Grasso Revenue Team, riesce fornire un valido aiuto sulla scelta dei prezzi e sulla disponibilità delle camere. 

Un occhio al futuro

In buona sostanza, è possibile affermare che per poter aumentare i profitti di un hotel, risulta indispensabile, innanzitutto analizzare il lavoro della struttura e fare delle previsioni che possano essere più o meno veritiere. 

Occorre una buona gestione strategica che sia in grado di anticipare il corso degli eventi e quindi dei costi. Un compito questo che spetta alla Direzione dell’albergo che potrà, in base alle previsioni, intervenire sulle camere e sulle tariffe, senza perdere di vista la performance della struttura. 

Importante fare attenzione alla domanda, che spesso presenta un andamento stagionale, ma che nonostante questo dovrebbe riuscire ad offrire un ricavo costante. Il tutto grazie a un’analisi prospettica futura, con chiara visione del valore di ogni singolo servizio che viene offerto al cliente.

Quello che occorre è una visione di medio-lungo periodo a cui spesso non si è abituati, considerando che di frequente si pensa al tutto e subito, senza comprendere l’importanza degli investimenti a lungo termine.  

Apertura Conto VIP con Carta di Credito Personalizzata di ATG Algorithmic Trading Group: Vantaggi Esclusivi

In questo momento economico complesso diversi investitori stanno cercando un nuovo sistema di investimento che garantisca interessanti opportunità e, magari, associare una carta di credito di indubbi vantaggi.

Nel 2022, il mondo del trading ha continuato a evolvere, offrendo numerose opportunità di investimento. In un contesto di mercati finanziari sempre più dinamici e interconnessi, l’abilità di cogliere le tendenze emergenti e di diversificare il proprio portafoglio risulta fondamentale per massimizzare i rendimenti e gestire i rischi, magari con il trading giornaliero e le tecniche di scalping.

L’apertura di un conto VIP presso la società di trading ATG Algorithmic Trading Group, offre numerose opportunità. Tra queste, la gratuità della carta, limiti di prelievo elevati, un generoso programma di cashback e l’anonimato nelle transazioni. In questo articolo, analizzeremo ciascuno di questi vantaggi, delineando i motivi per cui un conto VIP con una carta di credito personalizzata di ATG Algorithmic Trading Group potrebbe rappresentare la soluzione ideale per chi cerca un’esperienza bancaria/investment di alto livello.

Carta Gratuita Emessa da ATG Algorithmic Trading Group

Il primo vantaggio nell’aprire un conto VIP con ATG Algorithmic Trading Group consiste nell’ottenere una carta di credito personalizzata gratuita. A differenza delle tradizionali carte di credito, non vi sono canoni annuali o costi di gestione associati a questa carta. Questo beneficio permette ai titolari di conto di godere delle funzionalità offerte dalla carta senza dover affrontare spese aggiuntive, rendendo l’esperienza complessivamente più vantaggiosa dal punto di vista economico.

Prelievi Giornalieri Fino a 3000€ / Max 90000€ al Mese

I titolari di un conto VIP con una carta di credito personalizzata di ATG Algorithmic Trading Group beneficiano di limiti di prelievo maggiori rispetto ai conti tradizionali. Con la possibilità di prelevare fino a 3000€ al giorno, per un massimo di 90000€ al mese, si garantisce maggiore flessibilità e libertà finanziaria. Questa caratteristica si rivela particolarmente utile per chi necessita di accedere a somme di denaro più consistenti o per chi desidera avere a disposizione risorse economiche in tempi brevi.

Cashback del 10% sugli Acquisti

Un ulteriore vantaggio offerto dal conto VIP di ATG Algorithmic Trading Group è il generoso programma di cashback, che prevede il 10% di rimborso sugli acquisti effettuati con la carta di credito personalizzata. Questa percentuale elevata di cashback consente ai titolari di conto di risparmiare significativamente sui propri acquisti, rendendo l’utilizzo della carta di credito ancora più conveniente. Inoltre, il programma di cashback incentiva l’utilizzo della carta per le transazioni quotidiane, aumentando il valore complessivo dell’esperienza bancaria.

Carta Anonima

Infine, la carta di credito personalizzata di ATG Algorithmic Trading Group garantisce l’anonimato nelle transazioni. Questo aspetto è particolarmente apprezzato da coloro che desiderano mantenere riservate le proprie operazioni finanziarie e proteggere la propria privacy. La carta anonima, infatti, consente di effettuare acquisti e prelievi senza rivelare informazioni personali o sensibili, garantendo al contempo sicurezza e affidabilità.

In sintesi, l’apertura di un conto VIP con una carta di credito personalizzata di ATG Algorithmic Trading Group offre una serie di vantaggi esclusivi che rendono questa soluzione bancaria particolarmente attraente per coloro che cercano un’esperienza di alto livello. Tra questi, la gratuità della carta, i limiti di prelievo elevati, un generoso programma di cashback e l’anonimato nelle transazioni contribuiscono a creare un pacchetto completo di servizi e vantaggi.

Per tutte queste ragioni, non esitate a prendere in considerazione l’apertura di un conto VIP con carta di credito personalizzata di ATG. I vantaggi offerti sono in grado di soddisfare le esigenze più diverse e garantire un’esperienza bancaria ottimale, in grado di coniugare praticità, convenienza e riservatezza.

Investire in immobili: quali opzioni esistono? Come investire in immobili online?

Esistono diversi modi per investire nel settore immobiliare. Si può acquistare un immobile a titolo definitivo, ottenere un prestito per acquistarlo o investire in un fondo di investimento immobiliare (REIT).

 

Potete anche investire in immobili attraverso piattaforme di crowdfunding immobiliare o piattaforme di investimento immobiliare online.

Ogni opzione ha i suoi vantaggi e svantaggi, quindi è importante fare delle ricerche prima di decidere come investire nel settore immobiliare.

investimento crowdfunding immobiliare

Se cercate un approccio più pratico all’investimento immobiliare, potreste prendere in considerazione l’acquisto di un immobile a titolo definitivo. Questa opzione vi dà il massimo controllo sulla proprietà, ma richiede anche l’investimento iniziale più consistente.

Se cercate un approccio meno pratico, potete ottenere un prestito per acquistare un immobile. Questa opzione richiede un investimento iniziale minore, ma dovrete pagare mensilmente il prestito.

Potete anche investire in immobili attraverso piattaforme di crowdfunding o piattaforme di investimento immobiliare online. Queste piattaforme vi permettono di investire in immobili senza doverli acquistare direttamente.

Ogni opzione ha i suoi pro e i suoi contro, quindi è importante fare delle ricerche prima di decidere come investire in immobili. Qualunque sia l’opzione scelta, assicuratevi di considerare attentamente tutti i fattori coinvolti prima di prendere una decisione definitiva.

 

Vantaggi degli investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari presentano numerosi vantaggi. Gli immobili sono un bene tangibile che può aumentare di valore nel tempo. Si tratta inoltre di un investimento relativamente sicuro, dal momento che c’è sempre una domanda di immobili.

Un altro vantaggio dell’investimento immobiliare è che può fornire un flusso costante di reddito. Se acquistate una proprietà in affitto, potete guadagnare dai pagamenti dell’affitto effettuati dagli inquilini. In questo modo si ottiene un reddito passivo, che può contribuire a integrare le altre fonti di reddito.

Investire in immobili può anche offrire alcuni vantaggi fiscali. Ad esempio, si possono detrarre alcune spese relative all’immobile, come le riparazioni e i costi di manutenzione.

In definitiva, il motivo migliore per investire  il punto di forza del settore immobiliare è che può essere un’impresa redditizia. Con la proprietà e la gestione giusta, è possibile ottenere un ritorno significativo sul proprio investimento.

 

Svantaggi degli investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari presentano anche alcuni svantaggi. Uno degli svantaggi maggiori è che sono illiquidi. Ciò significa che può essere necessario del tempo per vendere un immobile se si ha bisogno di liquidità.

Un altro svantaggio degli investimenti immobiliari è che si tratta di un’attività pratica. Se acquistate una proprietà in affitto, sarete responsabili della ricerca degli inquilini, della riscossione dell’affitto e della manutenzione della proprietà. Questo può richiedere molto tempo e potrebbe non essere l’ideale se siete alla ricerca di un reddito passivo.

Investire in immobili comporta anche alcuni rischi. Ad esempio, il valore di un immobile può scendere come salire. Ciò significa che potreste perdere denaro se vendete nel momento sbagliato.

Infine, i fondi comuni di investimento immobiliare (REIT) sono un modo popolare di investire nel settore immobiliare, ma presentano alcuni rischi. I REIT sono società quotate in borsa che possiedono e gestiscono proprietà immobiliari. Sono soggetti agli stessi rischi di qualsiasi altra società quotata in borsa, come i cambiamenti dell’economia o delle condizioni di mercato.

 

Cos’è un fondo comune di investimento immobiliare?

Un trust di investimento immobiliare (REIT) è una società che possiede, gestisce o finanzia immobili a reddito. I REIT possono possedere diversi tipi di immobili, come edifici per uffici, centri commerciali, magazzini, appartamenti e hotel.

I REIT sono tenuti a distribuire agli azionisti almeno il 90% del loro reddito imponibile sotto forma di dividendi. Questo li rende un investimento popolare per gli investitori alla ricerca di reddito.

I REIT sono negoziati in borsa, il che li rende facili da acquistare e vendere. Tuttavia, sono soggetti agli stessi rischi di qualsiasi altra società quotata in borsa.

Prima di investire in un REIT, assicuratevi di fare le vostre ricerche e di comprendere i rischi connessi.

 

Come investire nel settore immobiliare

Ci sono molti modi per investire nel settore immobiliare. Si può acquistare un immobile a titolo definitivo, oppure attraverso un fondo di investimento immobiliare (REIT).

Potete anche investire in immobili attraverso piattaforme di crowdfunding. Si tratta di un’opzione relativamente nuova che consente di mettere in comune il proprio denaro con quello di altri investitori per finanziare un immobile.

Se volete investire nel settore immobiliare ma non avete il denaro per acquistare un immobile a titolo definitivo, potete prendere in considerazione la possibilità di investire in una Real Estate Investment Partnership (REIP). Un REIP è una partnership tra voi e un altro investitore, come una società o un individuo.

Ciascun partner contribuisce con denaro alla partnership, che viene utilizzato per l’acquisto di immobili. I profitti  della proprietà vengono poi suddivisi tra i partner.

Investire in immobili può essere un’impresa redditizia, ma è importante comprendere i rischi che comporta. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è bene documentarsi e consultare un consulente finanziario.

 

Cos’è e come funziona il crowdfunding immobiliare?

Il crowdfunding immobiliare è un modo relativamente nuovo di investire in immobili. Consente di unire il proprio denaro a quello di altri investitori per finanziare un immobile.

Le piattaforme di crowdfunding fungono da intermediario tra voi e il promotore del progetto. Esaminano i progetti e vi aiutano a trovare buone opportunità di investimento.

Quando trovate un progetto in cui volete investire, vi impegnate semplicemente a contribuire con i fondi. Una volta che il progetto sarà completamente finanziato, la piattaforma rilascerà i vostri fondi allo sviluppatore.

Lo sviluppatore utilizzerà quindi i fondi per acquistare la proprietà e iniziare a svilupparla. Una volta completata e venduta la proprietà, riceverete la vostra parte di profitto.

Il crowdfunding può essere un ottimo modo per essere coinvolti di investire in immobili senza dover investire molto denaro. Tuttavia, è importante comprendere i rischi connessi prima di impegnare i fondi.

 

Quali sono i rischi di un investimento immobiliare?

Investire in immobili comporta alcuni rischi. Un rischio è che il valore dell’investimento possa diminuire in caso di calo del mercato immobiliare. Un altro rischio è che non si riesca a vendere l’immobile quando si vuole.

È inoltre importante ricordare che le piattaforme di crowdfunding immobiliare sono relativamente nuove e la regolamentazione in questo settore è scarsa. 

Ciò significa che potreste perdere tutto il vostro investimento se la piattaforma fallisce o non controlla adeguatamente i progetti.

Prima di investire in crowdfunding immobiliare, è importante assicurarsi di aver compreso i rischi connessi. Inoltre, dovreste investire solo il denaro che potete permettervi di perdere.

 

Quanto si può guadagnare con gli investimenti immobiliari?

La quantità di denaro che si può guadagnare con gli investimenti immobiliari dipende da una serie di fattori. Questi includono la posizione dell’immobile, il tipo di immobile e lo stato attuale del mercato immobiliare.

In generale, si può sperare di ottenere un maggiore ritorno sull’investimento se si investe in immobili che sono molto richiesti. Inoltre, è probabile che si guadagni di più se si investe in immobili situati in aree in forte crescita economica.

È inoltre importante ricordare che gli investimenti immobiliari possono essere volatili. Ciò significa che il rendimento dell’investimento può aumentare o diminuire in un dato anno.

Se state pensando di investire nel settore immobiliare, è bene che parliate con un consulente finanziario per farvi un’idea di quanto si potrebbe guadagnare.

Metaverso: ecco come funziona questo mondo reale-virtuale

Nell’Ottobre del 2021, la società Facebook ha annunciato che avrebbe cambiato il suo nome in Meta Platforms. Questo rebranding ha fatto molto parlare di sé ma quello che in molti non sanno è che il concetto di metaverso non è recente e non è di proprietà di una singola azienda.

Metaverso

Nel 1992 Neal Stephenson aveva già introdotto il termine nel suo influente romanzo Crash, e la stessa Facebook aveva già gettato le basi per il metaverso acquistando il produttore di cuffie per la realtà virtuale Oculus VR circa dieci anni fa.

Inoltre, Facebook non è l’unica grande azienda ad essere entrata in questo settore. Nel Gennaio del 2022, Microsoft ha annunciato che avrebbe acquistato il colosso dei videogiochi Activision Blizzard per una cifra record di 70 miliardi di dollari, al fine di fornire “i blocchi di costruzione per il metaverso”. Un altro grande esempio è quello rappresentato da Decentraland, una piattaforma blockchain del metaverso su cui è possibile utilizzare la criptovaluta MANA – vedi qua.

Detto ciò, vediamo in questo articolo come funziona questo mondo reale-virtuale!

Cos’è il Metaverso?

Si può pensare al metaverso come ad una serie di mondi virtuali interconnessi, in cui gli oggetti che esistono in uno spazio possono essere trasferiti in un altro. Questo contrasta con lo stato attuale delle cose, dove i beni sono bloccati ad una data piattaforma.

È proprio questa interoperabilità che definisce il metaverso. Collegando le esperienze delle varie piattaforme, otteniamo qualcosa di diverso dall’Internet che conosciamo oggi.

Come funziona il Metaverso?

Spiegare di preciso come funziona il metaverso è molto difficile, in quanto nemmeno Meta (Facebook) ha un’idea chiara di come si evolverà il settore.

In linea di principio però, l’idea è che il metaverso potrebbe affiancarsi al mondo reale. In futuro, potreste avere la possibilità di indossare un visore e partecipare ad una riunione virtuale in cui i colleghi di lavoro sono rappresentati da avatar virtuali. Potreste poi andare ad un evento sociale virtuale, come un concerto o un corso.

È chiaro che questa transizione avrò un impatto enorme per la forza lavoro. Creerà nuovi tipi di lavoro e ne renderà altri obsoleti.

Applicazioni del Metaverso

Vediamo ora le principali applicazioni potenziali del metaverso.

  • Gaming: Quasi tutte le discussioni sul metaverso, e le tecnologie ad esso associate, si concentrano sul settore dei videogiochi. I videogiochi, dopo tutto, si svolgono in mondi virtuali e quindi non è una sorpresa che siano all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione legata al metaverso.
  • VR, AR e MR: Il metaverso si baserà sulla costruzione di un ambiente simulato e questo significa che farà uso di una realtà virtuale di qualche tipo. I progressi nel rendering, combinati con i moderni visori VR, sono in grado di fornire un’imitazione abbastanza convincente della realtà. Probabilmente, in futuro sarà completamente impossibile distinguere la realtà aumentata dal mondo reale.
  • Criptovalute e NFT: All’interno del metaverso potrebbe diventare possibile utilizzare le criptovalute come mezzo di pagamento per ottenere un servizio o per comprare asset crittografici come gli NFT. Tutto questo è già possibile su piattaforme virtuali come The Sandbox e Decentraland, aventi la propria criptovaluta ufficiale.
  • Marketing: La realtà virtuale rappresenta un’enorme opportunità di guadagno per le aziende, che dovranno sviluppare nuove strategie di marketing per attrarre potenziali clienti. Aziende come Louis Vuitton e Deliveroo stanno già muovendo i primi passi in questo mondo.

Real Estate, come andranno gli investimenti in Italia nel 2022 secondo AICOM

aicom

Gli investimenti nel real estate italiano continuano a crescere di buona misura e, peraltro, la presenza di alcuni importanti fattori che potrebbero fungere da traino determinano una nuova fiducia per il futuro a breve termine: il riferimento è soprattutto – ma non solo – alle risorse in arrivo dal Pnrr, che potrebbero stimolare gli investimenti italiani ed esteri nel rilancio del real estate del nostro Paese.

Così, almeno, è emerso dal recente X Real Estate Forum, in cui gli operatori partecipanti hanno tracciato un quadro ottimistico sul futuro.

Per quanto concerne, in dettaglio, gli investimenti, le attese sono per un 2021 in grado di chiudersi con volumi di impiego superiori a quelli dello scorso anno e, dunque, sopra la soglia di 9 miliardi di euro, con un terzo trimestre allineato con quello del 2020, ma con differenze non marginali tra i settori, sia a livello di domanda che a livello di prezzo.

Tra i best performer in tale ambito c’è ad esempio la logistica, insieme al residenziale e agli uffici, con questi ultimi che stanno verificando un calmo parziale che dovrebbe però essere colmato in questo trimestre, considerata la presenza di due transazioni sopra il miliardo di euro che dovrebbero chiudersi entro la fine dell’anno.

Ma quali sono gli immobili che vengono maggiormente ricercati dagli investitori? I requisiti delle destinazioni di impiego non sono certo ignote: gli investitori vogliono immobili a reddito, in buona posizione e ristrutturati. E non sempre li trovano, come dimostra la contrazione degli uffici, dovuta proprio a una costante carenza di un prodotti di qualità del nostro Paese, con gli investitori che, sostanzialmente, non trovano dove investire nonostante la disponibilità del loro capitale.

Complessivamente, l’Italia si conferma dunque un Paese molto appetibile agli occhi degli investitori internazionali, la cui quota di mercato sul totale è del 70%, lasciando dunque agli investitori italiani il 30%.

Investire in mercati azionari con Btcbot24

Molti investitori si chiedono come sia possibile guadagnare in Borsa realmente senza subire troppe perdite. Sottolineiamo subito che non esiste alcuna ricetta preconfezionata che garantisca automaticamente un guadagno sicuro. Guadagnare in Borsa ed investire sui mercati azionari è possibile, ma è il frutto combinato di tanto studio, dedizione, passione, strategia e propensione al rischio/rendimento. In questa guida possiamo definire delle valide regole per iniziare ad investire sui mercati azionari, grazie a broker del calibro di Btcbot24 che sta assicurando ottimi rendimenti nell’azionariato americano.

Investire in azioni: cosa sono? 

Investire in azioni significa acquistare una parte del capitale azionario con la previsione che il prezzo dei titoli azionari salga e generi una plusvalenza. I mercati azionari possono generare profitti elevati, ma occorre accettare il rischio. Un titolo azionario o azione rappresenta la quota di capitale di una società. Il possesso di un’azione equivale al possesso di una piccola di un’azienda. Il possesso di un titolo azionario dà diritto a ricevere una quota di dividendi, ovvero degli utili generati dall’azienda. 

Ogni impresa può decidere di distribuire integralmente o parzialmente gli utili aziendali ai proprietari sotto forma di dividendo. I piccoli azionisti non contano assolutamente nulla. I detentori di titoli azionari hanno la possibilità di guadagnare:

  • al momento in cui viene rivenduta un’azione (basta che il suo valore sia aumentato), 
  • con il dividendo semestrale. 

Ad influenzare la quotazione di un titolo azionario sono diversi fattori: dall’andamento della performance aziendale alle scelte del Governo in materia di politica economica. 

Investire nei mercati azionari: le best practices 

Ecco le buone regole da seguire per iniziare ad investire sui mercati azionari: 

  • prendere decisioni informate: prima di investire è bene effettuare una ricerca sull’oggetto dell’investimento. È bene raccogliere informazioni aziendali pubblicate sul sito istituzionale della società o pubblicate sul sito di Borsa Italiana,
  • è bene evitare di seguire il gregge, nel lungo periodo questa strategia risulta fallimentare. Assumi una decisione in modo del tutto autonomo ed indipendente, 
  • investi solo in ciò che comprendi effettivamente. È bene raccogliere quante più informazioni analitiche possibili sul business aziendale, 
  • investi in modo disciplinato e non avere timore delle possibili perdite e rischi. Con una strategia pianificata è possibile puntare a rendimenti eccezionali,
  • non lasciare che le emozioni abbiano la meglio sul giudizio. Quando si investe le peggiori emozioni da provare sono la paura e l’avidità.

Altra buona regola per investire sui mercati azionari è quella di creare un portafoglio diversificato. Il fattore chiave per ottenere un rendimento ottimale degli investimenti con il minor rischio è diversificare il portafoglio tra strumenti e classi di attività con un livello di rischio diverso. Investire in titoli azionari significa acquistare una parte del capitale aziendale con la previsione che il prezzo dei titoli azionari salga e generi una plusvalenza. 

 

Investire sui mercati azionari: è meglio evitare? 

Qualcuno potrebbe chiedersi se investire sui mercati azionari non sia una buona idea. I mercati azionari possono generare profitti elevatissimi ed interessanti per i neofiti, ma anche per gli esperti. Per investire in Borsa è bene dedicare tanto, tempo, studio, passione ed una buona dose di prudenza. Inoltre, è bene aggiornarsi costantemente. Investire su un titolo azionario consente di ottenere profitti solo quando la società distribuisce dividendi. Se il prezzo del titolo azionario scende si perdono soldi. Pertanto, il migliore modo per fare un investimento azionario è utilizzare strumenti derivati. Tuttavia, chi opera con strumenti derivati perde il diritto di partecipare alle assemblee societarie. 

Resilienza e intelligenza finanziaria, oggi un binomio imprescindibile con la 24ORE Business School

La gestione dell’emotività in un periodo di crisi è un tema che merita di essere prontamente affrontato: la quotidianità ha modificato in maniera radicale il nostro stile di vita e il nostro modo di affrontare il settore finanziario, lasciando dubbi su tempi di recupero e sulla possibilità di poter ritornare, in breve tempo, ad una situazione pre-crisi.

24 ore business school

La gestione dell’emotività e il binomio resilienza e intelligenza finanziaria

La resilienza è sicuramente uno degli aspetti da tenere a mente:

In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.

oggi rappresenta una risorsa psicologica fondamentale per poter andare avanti e superare qualsiasi difficoltà, non solo finanziaria. Ansia e preoccupazione convivono con noi costantemente, minando ogni nostra attitudine ed ogni aspetto della vita quotidiana.

La 24ORE Business School, scuola di alta formazione che offre corsi formativi sulle principali Industry, ha affrontato queste tematiche in un interessante webinar dal titolo: “Resilienza: come gestire l’emotività del cliente in tempi di crisi”, organizzato per la compagnia assicurativa Eurovita: l’obiettivo è quello di poter dare informazioni utili su come approcciarsi con il cliente fornendo nel contempo nuovi strumenti e nuove modalità di vendita dei prodotti.

I percorsi formativi di questa Business School, da sempre così attenta a queste tematiche così attuali, si rivelano fondamentali in ogni aspetto della nostra quotidianità professionale. Il focus è sicuramente di rilevante importanza, “come combinare la resilienza con l’intelligenza finanziaria”, che può aiutare sia i consulenti neofiti che i più esperti, imparando a gestire il lato emotivo proprio e quello del proprio cliente, garantendo il raggiungimento dei propri obiettivi. Oggi, mai come in passato, è fondamentale agire senza impulsività trovando il giusto approccio e le giuste soluzioni nei momenti in cui è fondamentale lavorare seguendo logica e razionalità e non il proprio istinto.

Nel corso della lezione, tenuta dalla docente del master Banking e Fintech di 24ORE Business School, psicologa finanziaria e formatrice Raffaella Pizzi, si è parlato degli sviluppi più recenti della Finanza Comportamentale, basati sui modelli piscologici del cliente, e su come migliorare l’empatia e la comprensione nei suoi confronti.  Spazio poi alla Financial Therapy, nata negli Stati Uniti, che sta trovando sempre più piede anche nel nostro paese, diventando un elemento chiave nel rapporto e nella gestione tra l’assistito e il denaro.

Perchè scegliere la 24ORE Business School?

La 24ORE Business School, è un istituto di formazione per neolaureati, manager e professionisti che aiuta nella prosecuzione del proprio percorso professionale con corsi sulle principali Industry di riferimento. Si punta alla collaborazione con docenti di estrazione aziendale con un’offerta completa in termini di education. Sono state registrate oltre 25 mila presenze annue tra giovani neo laureati, manager, professionisti, e ben duemila studenti l’anno vengono inseriti ogni anno nel mondo del lavoro con tassi di conferma superiori al 95%.

Investire in Microsoft nell’Intelligenza artificiale

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale (AI) è diventata un tema sempre più importante nell’ambito tecnologico anche negli degli investimenti finanziari. Grazie all’evoluzione della tecnologia e all’aumento delle risorse disponibili, l’AI si sta affermando come una delle principali fonti di innovazione tra le tantissime aziende che stanno investendo in questo settore, e Microsoft si sta distinguendo come uno dei leader del settore.

Microsoft ha investito in modo significativo nell’intelligenza artificiale negli ultimi anni. La società ha sviluppato diverse piattaforme AI, tra cui Microsoft Cognitive Services e Microsoft Azure Machine Learning, che consentono ai clienti di sfruttare l’AI per migliorare i propri processi aziendali. Ha inoltre effettuato numerose acquisizioni societarie, tra cui Semantic Machines e Bonsai, utili a migliorare ulteriormente la propria offerta di servizi di intelligenza artificiale. 

Secondo gli analisti del settore, il mercato dell’AI dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni, offrendo importanti opportunità di investimento. Secondo una ricerca di MarketsandMarkets, il mercato globale dell’AI dovrebbe raggiungere i 190,6 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto del 36,6%.

Ma come si può investire in Microsoft nell’intelligenza artificiale? 

La migliore opzione è quella di acquistare azioni della società, che stanno ottenendo ottimi risultati sul mercato. Secondo il rapporto finanziario annuale di Microsoft, la società ha registrato un aumento del 14% del fatturato nel 2019, grazie alla forte crescita di Microsoft Azure, la piattaforma cloud dell’azienda che include anche i servizi AI (intelligenza Artificiale). Questa tecnologia rivoluzionaria si potrà usare all’interno del motore di ricerca Bing e negli strumenti più diffusi di Microsoft come ad esempio il pacchetto Office, che verrà integrato in maniera strutturale nelle prossime versioni.

È doveroso ribadire che Microsoft ha una posizione di leadership nel settore; ha inoltre una vasta base di clienti in tutto il mondo, che potrebbero utilizzare sempre di più i servizi AI per migliorare i propri processi aziendali. Sta inoltre collaborando con diverse organizzazioni per sviluppare standard etici e regolamentari per il settore, garantendo un utilizzo responsabile e sicuro della tecnologia. 

Naturalmente, come in ogni investimento, ci sono anche dei rischi da considerare. Ad esempio, la concorrenza nel settore dell’AI è intensa e le società potrebbero subire una forte pressione sui prezzi per acquisire nuovi clienti. Inoltre, gli investimenti nell’AI richiedono risorse significative e potrebbero richiedere diversi anni prima di generare profitti.

In sintesi, investire in Microsoft nell’intelligenza artificiale potrebbe rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori. La società sta investendo in modo significativo nell’AI e sta registrando ottimi risultati sul mercato. Inoltre, il mercato globale dell’AI dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni, offrendo importanti opportunità di investimento. 

Grazie ad aziende come  ATG, Algorithmic Trading Group, possiamo investire in azioni Microsoft scegliendo il momento migliore per massimizzare il rendimento, approfittando anche delle tecniche di scalping che sfruttano le piccole fluttuazioni dei prezzi aprendo e chiudendo numerose posizioni in un lasso di tempo molto breve.

Naturalmente, come in ogni investimento, è importante valutare i rischi e le opportunità associati all’AI e fare la propria ricerca prima di prendere una decisione di investimento. Tuttavia, Microsoft sembra essere ben posizionata per sfruttare le opportunità offerte dall’AI e offrire valore ai propri azionisti nel breve ma anche nel lungo termine.

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle principali fonti di innovazione del futuro, con il potenziale di rivoluzionare molti settori dell’industria. Investire in Microsoft nell’AI potrebbe quindi rappresentare una scelta intelligente per coloro che cercano di investire in tecnologie innovative e in rapida evoluzione.

 

Quale sarà l’impatto del Coronavirus per il Real Estate italiano?

La diffusione del Covid-19 ha messo in ginocchio tutti i settori dell’economia globale e sta avendo un forte impatto anche su quello del Real Estate. A parlare oggi del comparto immobiliare con uno sguardo alla situazione delicata dell’Italia, il dott. Panini, Amministratore Delegato di ELVinvest.

immobiliare e coronavirus
Sale house and calculator

“Con il 90% delle attività costrette al lock-down totale e le misure di social distancing, il settore immobiliare si trova adesso a fare i conti con una dura battuta d’arresto. Secondo le stime, in Italia rischiano di andare in fumo oltre 20 miliardi di euro di transazioni immobiliari. Anche nel mercato globale si registra un temporaneo calo delle operazioni, conseguenza diretta delle restrizioni alla libertà di movimento.”

“Nonostante le attuali difficoltà”, spiega il dott. Panini, “la situazione, la profondità e la durata dell’impatto che potrà avere la pandemia variano profondamente da Paese a Paese. Infatti, se la crisi sanitaria non ha guardato in faccia nessuno costringendo la popolazione mondiale a farvi fronte, come i singoli Stati si rialzeranno e reagiranno alla bufera dipende dalla salute delle economie preesistenti all’incombere del virus.

Infatti, una volta superata la fase di shock iniziale, inevitabile conseguenza “logistica” della temporanea battuta di arresto di transazioni ed operazioni di investimento, per mercati in buona salute la crescita riprenderà. Dove invece le quotazioni del mattone erano, già sul nascere, in disallineamento rispetto al valore intrinseco dei beni ed ai fondamentali economici, la pandemia contribuirà ad accelerare un declino già in atto”.

L’impatto del virus sul mercato immobiliare italiano secondo ELVinvest

“Purtroppo, se si guarda all’Italia, la situazione è particolarmente drammatica a causa degli andamenti negativi che già si erano registrati a partire dall’ultimo trimestre del 2019. Infatti, nonostante le stime per il settore immobiliare facessero auspicare ad una timida ripresa per il 2020, potendocisi aspettare un rialzo del PIL pari a circa lo 0.4%, questo barlume di ottimismo è stato bruscamente spazzato via dallo scoppiare della pandemia che ha intaccato un’economia già molto debole.”

“Sebbene sia difficile allo stadio attuale fare previsioni precise” precisa il dott. Panini “le nuove stime sul PIL per il 2020 prevedono un crollo pari al 2%, ipotesi “soft”, o addirittura del 10% a detta dei meno ottimisti. Attività serrate, turismo congelato, shock della domanda e crisi della liquidità sembrano essere diventate le nuove costanti per l’Italia in periodo di crisi”.

Ma guardando ai diversi comparti quali sono le differenze nel Bel Paese?

“Per quanto riguarda il comparto residenziale, il 2019 è stato un anno caratterizzato da una leggera ripresa nell’ambito delle compravendite, ripresa cui però non ha corrisposto un aumento dei prezzi” spiega Panini. “Con il diffondersi del virus la domanda immobiliare ha subito una drastica flessione e le speranze che la crescita aumentasse e si protraesse per il 2020 sono andate rapidamente in fumo. Stando alle previsioni per i prossimi due anni, si prevedono forti cali delle compravendite. Si assisterà inoltre a un cambiamento nelle preferenze degli acquirenti verso un maggiore allineamento con i nuovi dogmi imposti dal distanziamento sociale, privilegiando tutti quegli aspetti legati alla comodità e alla sicurezza dell’abitazione.

Anche nel settore commerciale si prevede un forte calo dei rendimenti. Ad oggi sono poche le aziende italiane ed essere attrezzate per la pratica dello smartworking: il trend per i prossimi mesi vedrà dunque una massiccia riqualificazione delle vecchie strutture per adattarle rapidamente alle nuove esigenze.

Inoltre, a causa del blocco turistico e della cancellazione delle prenotazioni per i mesi a venire, il settore alberghiero si trova ora in una fase di piena crisi. Per salvare questa asset class c’è chi si illude sperando nella concessione di finanziamenti statali, sul lungo termine e senza interessi. Manovra questa che potrebbe dare una boccata di ossigeno alle attività, da destinare alle principali città turistiche del nord Italia – come Milano, Bologna e Firenze”. Purtroppo una speranza vana secondo la visione di ELVinvest.

Le sfide attuali per il mercato immobiliare

L’impatto del virus è e sarà molto differenziato, le difficoltà colpiscono simultaneamente sia il lato della domanda che quello dell’offerta. “Esattamente” riprende il dott. Panini “se da un lato i potenziali acquirenti hanno assunto una posizione attendista nella speranza di un ritorno alla normalità, dall’altro lato, invece, continua a calare la fiducia degli investitori preoccupati per la stabilità dei propri assets nel lungo periodo. È difficile prevedere con esattezza la durata o l’impatto che avrà la crisi epidemica sul settore immobiliare, così come i tempi di recupero una volta che le attività verranno ripristinate”.

“Un elemento centrale per la rinascita dei vari business sarà sicuramente la trasformazione digitale. Videoconferenze, chat-boot ed e-learning saranno un trend destinato a crescere nel lungo periodo e sempre più operatori immobiliari si convertiranno al lavoro in remoto. Anche l’attività degli intermediari immobiliari verrà ripensata in chiave digitale, così da offrire ai propri clienti tutti i servizi di virtual office necessari per l’accesso agli acquisti online.

Prospettive future per il mattone

“Come accennato in introduzione” conclude Panini “è importante contestualizzare l’avvento della crisi ed analizzare i singoli sistemi economici che la pandemia ha intaccato nelle scorse settimane. Economie stabili e sorrette da fondamentali in buona salute, quali PIL in aumento o stabile, tassi di disoccupazione ed inflazioni ridotti, sapranno rialzarsi e nel medio termine non si può escludere che questa fase di “distruzione” potrà servire da acceleratore positivo, creando delle opportunità per gli investitori che sapranno agire in modo strategico individuando opportunità nei mercati migliori”.

Si chiama Naviris ed è la nuova joint venture di Fincantieri e Naval Group

NAVIRIS

Tra progetti bilaterali e dedicati all’export, è nata Naviris, il nuovo progetto che è stato realizzato da Naval Group e da Fincantieri. Un’alleanza che, in realtà, ha preso piede già negli anni Novanta e che ormai dura da oltre vent’anni.

Naviris avrà la sede principale a Genova, mentre una controllata si stabilirà in Francia, a Ollioules. Con l’annuncio della denominazione ufficiale di questa joint venture 50/50 sono arrivate anche le nomine delle figure apicali. Il presidente di Naviris sarà Giuseppe Bono, mentre Hervé Guillou sarà un membro del Consiglio di Amministrazione. Importanti anche le altre due cariche che sono state nominate, ovvero Enrico Bonetti, come Chief Operational Officer, e Claude Centofanti, nelle vesti di Chief Executive Officer.

Lo scopo ultimo di Naviris sarà quello di sviluppare una serie di progetti comuni di ricerca e occuparsi anche dell’export. In realtà, però, il fine ultimo è quello emergere come vero e proprio leader nel comparto della difesa navale del Vecchio Continente. Sotto il profilo meramente industriale, si tratta di una mossa che sposta e non poco gli equilibri, visto che l’ulteriore conferma della collaborazione tra due colossi mondiali come Naval Group e Fincantieri muove, da un lato, una società da 3,6 miliardi di euro e con oltre 14 mila dipendenti e, dall’altro, una società che può contare su più di 19 mila dipendenti e ben 20 stabilimenti aperti in tutto il globo.

Sotto il profilo azionario, la nuova joint venture è assolutamente paritetica e, come abbiamo notato, anche le cariche sono state suddivise in modo egualitario. Sono passati più di tre mesi dal momento in cui Fincantieri e Naval Group avevano tolto i veli al nome della loro joint venture: correva il 30 ottobre in quell’occasione e finalmente l’intero progetto ha preso il via, diventando operativo, con la prima riunione del Consiglio di Amministrazione.

Il progetto Naviris ha preso piede anche grazie al supporto incondizionato che è stato garantito sia dal governo italiano che da quello francese. Non a caso, ha voluto parlare del progetto anche il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, mettendo in evidenza l’importanza della nascita di Naviris. Si tratta di un capitolo del tutto nuovo, ma fondamentale per poter sviluppare sinergie e competenze in grado di far crescere il comparto della difesa navale europea. Il significato dello sviluppo di questa joint venture paritetica ha inevitabilmente anche dei risvolti a livello politico e pare che, ben presto, i due governi possano coalizzarsi per fare in modo di sbloccare anche l’affaire Fincantieri-ex Stx.

Investimenti Green: le aziende ci credono. Bitmax24 propone nuove soluzioni

green economy

Investire nel green non è solo una moda, ma si tratta di un’interessante opportunità per chi vuole guadagnare. Anche se si dispone di un capitale di importo discreto è possibile fare un investimento in questo settore innovativo.

Oggi la green economy riveste un ruolo sempre più cruciale ed è destinata ad affermarsi come uno dei comparti base della nostra economia. Non si tratta di una moda effimera, ma di una vera e propria opportunità di rilancio dell’economia energetica nazionale. Gli investitori e tutti gli stakeholders hanno un rilevante interesse verso la sostenibilità e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.

Sempre più aziende investono capitali nello sviluppo della green economy. Alcune piattaforme come Bitmax24 hanno studiato le possibilità di trading e sviluppato nuove ed interessanti opportunità, per garantire rendimenti anche ai piccoli e ai medi investitori. Azioni, obbligazioni, ETF, fondi investimento sono strumenti che consentono di investire in questo interessante comparto.

Investimenti green: cosa sono?

Gli investimenti green cercano di sostenere pratiche commerciali che hanno un impatto favorevole sull’ambiente naturale. Spesso raggruppati con criteri di investimento socialmente responsabile (SRI) o ambientali, sociali e di governance (ESG), gli investimenti green si concentrano su società o progetti impegnati nella conservazione delle risorse naturali, nella riduzione dell’inquinamento o in altre pratiche commerciali rispettose dell’ambiente.  L’obiettivo è quello di finanziare progetti legati alle energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, solare, geotermico, idroelettrico etc.).

Alcuni investitori acquistano bonds green, fondi negoziati in borsa (ETF), fondi indicizzati verdi, fondi comuni di investimento verdi o detengono azioni in società rispettose dell’ambiente per sostenere iniziative verdi. Il profitto non è l’unica motivazione che spinge gli investitori ad investire in questo comparto, ma ci sono anche altre ragioni di natura non prettamente economica.

Investimenti green: quali sono le tipologie?

Esistono diversi modi per investire in iniziative di tecnologia green. Una volta tali iniziative erano considerate rischiose, oggi alcune hanno consentito agli investitori di ottenere interessanti ROI sul capitale investito.

Obbligazioni verdi

Le obbligazioni verdi sono quei titoli a reddito fisso, che rappresentano prestiti per aiutare banche, aziende ed enti governativi a finanziare progetti con un impatto positivo sull’ambiente. Secondo la Climate Bonds Initiative, nel 2021 sono stati emessi circa 1,1 trilioni di dollari in nuove obbligazioni verdi. Queste obbligazioni possono beneficiare di incentivi fiscali, rendendole un investimento più attraente rispetto alle obbligazioni tradizionali.

Azioni green

Altra interessante alternativa è quella di acquistare azioni di società con forti impegni ambientali. Molte nuove startup stanno cercando di sviluppare energie e materiali alternativi. Alcune aziende, come Tesla (TSLA), sono state in grado di raggiungere valutazioni multimiliardarie rivolgendosi a consumatori attenti ai temi del rispetto dell’ambiente.

Green Funds

Un altro modo è quello di investire in azioni di un fondo comune, ETF o fondo indicizzato. Questi fondi verdi investono in un paniere di titoli promettenti, consentendo agli investitori di distribuire i loro soldi su una gamma diversificata di progetti ambientali piuttosto che su una singola azione o obbligazione.

 

Investimenti Green: su cosa puntare?

Ecco gli investimenti green su cui puntare:

Energia idroelettrica

L’acqua è stata per secoli e secoli la risorsa di riferimento per le energie rinnovabili. Gli antichi greci gestivano mulini con la forza della risorsa idrica. Progetti come la diga cinese delle Tre Gole può fornire elettricità a tra 70 e 80 milioni di nuclei familiari. Per generare energia elettrica, quella idroelettrica è sicuramente la più efficiente in termini di costi, secondo quanto riportato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA).

Energia eolica

Il vento rappresenta un’interessante fonte rinnovabile in più rapida crescita, essendo aumentata di 75 volte negli ultimi due decenni. Tra gli stock più promettenti su cui investire meritano menzione:

  • General Electric (GE)
  • Siemens Gamesa Renewable Energy (GCTAY)
  • Sistemi eolici Vestas (VWDRY).

Pannelli solari

Il Sole è una fonte di energia rinnovabile, si tratta di una risorsa illimitata, che non si esaurisce con lo sfruttamento dell’uomo. Per utilizzare l’energia del sole si va dalle tecnologie dei pannelli solari termici alle celle fotovoltaiche (o pannelli solari), fino ai grandi specchi che concentrano il calore solare per produrre vapore acqueo che mette in azione le turbine.

Investire sulla mobilità: come fare con Bitmax24

bitmax24

Investire sulla mobilità significa investire sulla mobilità del futuro, sulla mobilità innovativa a cominciare dalla mobilità green. Inoltre, quella che viene indicata come mobility innovation, l’insieme di innovazioni che sta cambiando le modalità di utilizzo, di alimentazione, ma anche di controllo del modo di muoversi e del modo di viaggiare, potrebbe concretamente e radicalmente concepire e cambiare il modo di viaggiare, ma anche di trasportare. Le città moderne, sempre più popolate, hanno necessità di trasporti efficienti e sicuri, dai veicoli a guida autonoma, alla mobilità condivisa, all’elettrificazione del settore automotive, fino ai droni di amazon. Ma dove e come investire sulla mobilità? Scopriamo nei paragrafi successivi.

 Investire sulla mobilità

La mobilità sostenibile diventa per gli investitori, un trend di lungo periodo dove puntare con una certa sicurezza, dato che si presenta come un settore con una delle maggiori potenzialità del mercato del futuro. Qualche esempio? Si può investire sulle auto a guida autonoma, sui droni di amazon per il trasporto o per le auto volanti.

Fra gli investimenti della mobilità del futuro ci sono senza dubbio le auto senza pilota o self-driving cars, vale a dire le auto a guida autonoma. Si tratta di auto che comunicano fra di loro e con l’ambiente circostante.

Le maggiori case automobilistiche stanno investendo miliardi di dollari non solo per le auto elettriche, ma anche per le auto a guida autonoma: la Tesla, casa automobilistica di Elon Musk, è sempre all’avanguardia con il suo sistema Autopilot, molto avanti nei livelli di autonomia sulle auto elettriche che produce. Ma ci sono numerose altre case automobilistiche che puntano sulla produzione di auto senza pilota come la Cruise, start-up con sede a San Franscisco, VisLab, azienda italiana, Uber, azienda americana per il trasporto tra privati che sta investendo sulle self-driving cars, Audi, Volkswagen e Ford.

 

Investire nelle auto volanti significa investire sulla mobilità verticale del futuro in grado di poter migliorare la mobilitò urbana. Diverse aziende si stanno specializzando nella conquista dell’aria per una mobilità urbana come, ad esempio, la Suzuki o la Hyundai: l’idea è di concepire le auto volanti come veri e propri taxi in grado di potersi muovere con maggiore facilità, risparmiando tempo negli spostamenti superiori ai 15 km o di occuparsi del trasporto delle persone.  Numerose case automobilistiche sono interessata al settore dell’Urban Air Mobility che potrebbe crescere esponenzialmente. È già possibile investire nelle azioni di case automobiliste interessate a questa nuova tipologia di trasporto.

 

Investire in droni rappresenta una delle potenziali nicchie di investimento del futuro, conseguenza della quarta rivoluzione industriale. Amazon sta investendo tempo e denaro sui droni per le consegne per riuscire a velocizzare le consegue dei pacchi più leggeri e dei viaggi minori. I droni Amazon rappresenterebbero una chiave per ridurre limpatto ambientale oltre all’utilizzo dei furgoni elettrici. Si tratta certamente di un buon investimento investire sui droni dato che la crescita del mercato dei droni è in continua ascesa. È possibile quindi investire facendo trading sulle azioni delle aziende che, direttamente o indirettamente, lavorano con i droni. Si può investire nella mobilità del futuro, ma con una serie di accorgimenti. Meglio però puntare sempre su un buon fondo attivo per poter aumentare la diversificazione ed evitare l’acquisto di azioni singole.

Ovviamente dovrete avere una considerevole tolleranza al rischio e alle perdite tenendo conto della forte volatilità nel breve-medio termine. È sempre necessario attendere circa 10-15 anni di investimento e il consiglio è quello di dedicare solo una piccola percentuale ad investimenti del genere. Gli stessi accorgimenti devono essere presi in una procedura di pianificazione finanziaria che copra altri settori della mobilità del futuro.

 

Fra gli investimenti del futuro su Spazio, anche SpaceX, la compagnia spaziale guidata da Elon Musk che nasce con l’obiettivo di creare una società aerospaziale per rendere la colonizzazione su Marte: sarà necessario però attendere per investire nel settore aerospaziale dato che al momento SpaceX non è ancora quotata in borsa.

 

La mobilità innovativa, le aree più importanti

Secondo Bitmax24 e le sue proposte innovative di investimento, esistono senza dubbio delle macroaree di mobilità innovativa da tenere in considerazione e su cui investire con una certa sicurezza. Parliamo di connettività, di elettrificazione, di guida autonoma, di sharing.

Attualmente l’elettrificazione dei veicoli rappresenta oggi la maggiore modalità della trasformazione sostenibile nel settore dei trasporti poiché le auto elettriche, infatti, contribuiscono a migliorare il benessere dei cittadini. Sempre più numerosi i sistemi di sharing, vantaggiosi in termini di risparmio economico e di tempo.

La connettività si lega soprattutto al crescente sviluppo delle tecnologie wireless e delle sue applicazioni Iot: in questo modo le smart cities riusciranno a relazionarsi sempre più rapidamente con i veicoli rendendole connesse al guidatore, alle altre automobili e alle infrastrutture anche grazie alla maggiore diffusione della rete 5G nelle città.

Le auto con guida autonoma sono una realtà destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni con l’obiettivo di migliorare la circolazione e i flussi di traffico sullo stesso spazio stradale.

FIAIP: campagna di comunicazione per tutelare il cittadino dalle truffe

Acquistare o affittare un certo immobile, come ad esempio una casa, è un passo molto importante che può addirittura stravolgere la vita di una persona. Si tratta di un investimento che richiede a monte una valutazione dei pro e dei contro, in cui rientra la tassazione fiscale, la manutenzione dell’immobile e le spese che ne derivano.

Prima di fare questo la decisione più importante da prendere è di affidarsi ad un agente immobiliare professionale così da rendere l’investimento sicuro e protetto da eventuali truffe.

Per sensibilizzare i cittadini sui possibili rischi delle trattative immobiliari “fai da te”, la FIAIP (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) ha ideato tre video, da 45 secondi ciascuno, che sono stati lanciati sui social network.

I filmati fanno parte della campagna di comunicazione digitale che FIAIP ha messo in campo ad ottobre e che è stata presentata a Roma a fine settembre.

I video accendono i riflettori su tre situazioni differenti ma comuni, in cui i consumatori durante l’acquisto di una casa, la vendita di un immobile e l’affitto di un locale commerciale, pensando di “risparmiare” e “raggiungere velocemente l’obiettivo” non si affidano ad un agente immobiliare e quindi rischiano di incorrere in sonore truffe.

L’obiettivo della campagna di comunicazione della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) è di mettere in guardia i consumatori dalle numerose fregature perpetuate sia sul web che mediante finti agenti immobiliari.

La Federazione scende in campo per porre fine ai pericoli del “fai da te” e per fornire a chi si appresta a comprare, vendere o affittare casa, una maggiore consapevolezza, anche rispetto ai valori immobiliari correnti.

In occasione della presentazione dei video, il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini ha precisato:

“Fiaip da sempre lavora per creare un circuito di sicurezza nella compravendita immobiliare, circuito che dovrebbe vedere uniti tutti gli attori della filiera contrattuale. Da sempre lavoriamo per unire le varie figure professionali che accompagnano il cliente nel percorso precontrattuale e in quello dei trasferimenti. Due fasi molto diverse che però avrebbero bisogno di essere integrate”.

Fiaip, da più di 40 anni, oltre ad essere fra le più grandi e dinamiche Federazioni di categoria Europee, è anche accreditata presso il Parlamento Europeo. In Italia è referente tecnica dell’O.P.M.I. Osservatorio Parlamentare del Mercato Immobiliare.

La presenza capillare su tutto il territorio nazionale, operata attraverso 20 sedi regionali e 105 collegi provinciali e interprovinciali, rappresenta per gli associati un punto di informazione e di consulenza professionale nonché di difesa sindacale degli interessi della categoria.

FIAIP è aderente a Confindustria, Confedilizia, Tecnoborsa, Confassociazioni e collabora con CEPI -European Association of Real Estate Professions e con il NAR – National Association of Realtors.

Tante le iniziative che la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali negli anni ha messo in campo, ma questa è la prima campagna di comunicazione digitale diretta al cittadino, al cliente, per fargli capire che affidarsi a un agente immobiliare professionale è importante per la sua tutela ed è garanzia di sicurezza e serenità.

“Chi promette al mercato di fornire valutazioni veritiere – è stato il commento del Presidente Baccarini -, basandosi per le valutazioni immobiliari su algoritmi di cui nessuno conosce i codici, molto probabilmente non sa o non vuole sapere che la valutazione del bene casa è molto complessa e che ogni unità immobiliare è diversa l’una dall’altra. Massificare le valutazioni, può esser utile per le start up del web che vogliono svolgere le funzioni degli agenti immobiliari, ma non certo alle famiglie italiane che nell’acquisto della loro casa, mettono i risparmi di una vita”.

Di seguito gli altri 2 video della campagna

L’investimento in azionariato secondo Btcbot24

Investire in Borsa

Per un investitore l’azionariato rappresenta uno degli strumenti più potenti per guadagnare sul capitale investito. Con le soluzioni proposte da Btcbot24 Investire in titoli azionari significa garantirsi ottime azioni con lo scopo di ottenere un profitto sul capitale investito. Ciò implica che è possibile acquistare una parte del capitale societario con la previsione che il prezzo delle azioni salga e generi una plusvalenza. 

L’attività di investimento in titoli azionari può comportare dei rischi non indifferenti, soprattutto per i piccoli investitori, che sono maggiormente a rischio di perdere capitali. Ma allora investire in titoli azionari non è una buona idea? Assolutamente no: i mercati azionari possono generare profitti elevatissimi e non sono preclusi ai principianti. 

Investire nell’azionariato attivo significa interagire con la società al fine ultimo di influenzare la condotta futura in relazione a questioni di sostenibilità. Mediante un confronto costante è possibile conoscere l’azienda e chiedere al management di adottare nuove prassi. 

Investire in azionariato attivo: quali sono i 4 ingredienti? 

Sono quattro gli ingredienti per un azionariato attivo: knowledge, networking, impatto ed incentivi. Oltre a fare leva sulle competenze del team, è importante tenere conto delle prospettive dei gestori del portafoglio. Per comunicare i progressi dell’azionariato attivo è bene redigere report sui base trimestrale. 

Investire in titoli azionari: cosa sono?

Un’azione rappresenta la quota del capitale di un’azienda quotata. Gli investitori/azionisti ricevono i dividendi. Per questo, le aziende quotate sono tenute a presentare un bilancio con gli utili generati nel periodo. L’azienda può decidere se distribuire in tutto o in parte gli utili aziendali ai suoi azionisti sotto forma di dividendo. I titolari di azioni privilegiate o di azioni di risparmio ricevono una quota di utile maggiore. 

I proprietari dei titoli azionari hanno diritto di partecipare alla direzione aziendale, con un diritto di voto proporzionale alla quota posseduta. Chi è titolare di un titolo azionario ha la possibilità di guadagnare con il dividendo distribuito semestralmente o al momento di rivendere il titolo azionario, il cui valore abbia subito un incremento. 

Il prezzo dei titoli azionari dipende anche dal trend della performance aziendale: nel caso in cui generi utili, la quotazione cresce. Se l’azienda va in perdita, allora il prezzo scende. Diversi fattori influenzano il prezzo di un titolo azionario, tra cui le scelte del Governo e l’andamento del sistema Paese. 

Investire in azioni: come fare? 

La modalità più diretta per investire in azioni è acquistare i titoli azionari. Si tratta di un metodo piuttosto oneroso in quanto le piattaforme applicano commissioni onerose. Il migliore modo per fare un investimento azionario è utilizzare strumenti derivati che consentono guadagni sia quando il prezzo dell’azione sale sia quando il prezzo dell’azione scende. Tuttavia, chi opera con strumenti derivati perde il diritto di partecipare alle assemblee societarie. Gli strumenti che godono maggiormente dell’apprezzamento degli investitori sono i CFD (Contratti Per Differenza).

Come acquistare azioni in banca? 

La banca è sicuramente uno dei canali più utilizzati per acquistare titoli azionari. Se si desidera acquistare azioni in banca è necessario rivolgersi alla filiale bancaria presso la quale si ha il conto corrente ed è possibile chiedere una consulenza finanziaria specifica. Lo stesso consulente deve essere pronto a vendere i titoli azionari una volta che si decide di venderle. 

Dove conviene investire

Attualmente gli asset più interessanti sino legati al mercato azionario Usa S&P500, in particolare alla potenziale crescita di azioni Amazon / Tesla e delle tante imprese a stelle e striscie che riescono a muoversi dinamicamente sul mercato in maniera efficace.