Intesa Sanpaolo compra il 51% di Banca Monte Parma

A fronte di un prezzo pari a 159 milioni di euro, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha reso noto nella giornata di ieri, venerdì 15 ottobre 2010, d’aver siglato con la Fondazione Monte di Parma un accordo finalizzato all’acquisizione del controllo di Banca Monte Parma attraverso una quota pari al 51% del capitale sociale; contestualmente, per la stessa quota di possesso, Intesa Sanpaolo andrà a sottoscrivere in Banca Monte Parma un aumento di capitale, riservato in sottoscrizione ai soci, per un importo pari a 75 milioni di euro attraverso l’emissione di azioni ordinarie in base al valore del patrimonio netto contabile.

Attualmente per Banca Monte Parma c’è un patto parasociale i cui detentori hanno complessivamente il 28% dell’Istituto; ebbene, al riguardo Intesa Sanpaolo, in accordo con una nota ufficiale emessa dal Gruppo bancario, è disposta sia ad acquistare le quote alle condizioni previste dal patto parasociale per salire eventualmente in Banca Monte Parma al 79% a fronte di un investimento complessivo pari a 230 milioni di euro, sia a sottoscrivere eventuali porzioni inoptate del suddetto aumento di capitale.

L’acquisizione del 51% di Banca Monte Parma potrà essere perfezionata dal Gruppo bancario Intesa Sanpaolo a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni; l’operazione, sul coefficiente patrimoniale Core Tier 1 del Gruppo, avrebbe un impatto massimo che Intesa Sanpaolo ha valutato in 7 centesimi di punto. L’acquisizione di Banca Monte Parma da parte di Intesa Sanpaolo permetterà al Gruppo di incrementare sensibilmente la propria quota di mercato nelle province di Piacenza, di Parma e di Reggio Emilia dove l’Istituto ha una rete composta da ben 67 filiali.

Alla fine del primo semestre 2010 la Banca Monte Parma vantava una raccolta indiretta pari a ben 2,3 miliardi di euro, impieghi a clientela pari all’incirca a 2,7 miliardi di euro, nonché un patrimonio netto pari a 156 milioni di euro; nei sei mesi il risultato netto dell’Istituto è stato negativo per tredici milioni di euro.

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