Prestiti personali, come ottenerlo senza busta paga

Sono in aumento le richieste di prestiti personali in questo momento di crisi che l’Italia sta attraversando, prestiti spesso rivolti a sostenere le spese di tutti i giorni, e fra quelli che li richiedono sono tanti ad essere senza busta paga. Di solito, tale tipologia di prestito viene richiesto dai giovani per far fronte a piccole o grandi spese impreviste. Di solito, nel momento in cui si richiede un prestito in banca, viene chiesta la busta paga come garanzia di pagamento per constatare il reddito dell’ eventuale cliente. Se non si è in possesso della busta paga da lavoro, è quasi impossibile ottenere un prestito. Ma non del tutto.

Mutuo BancoPosta per rinnovare l’abitazione: fino al 100% per le spese di ristrutturazione

Per richiedere e avere un prestito senza busta paga ci si può muovere con l’ipoteca su immobile di proprietà: chi infatti ha un immobile di proprietà potrebbe ipotecarlo a garanzia del prestito, in modo tale che nell’evenienza di insolvenza la banca potrebbe rifarsi sulla casa ipotecata per recuperare il credito restante. Nel caso in cui l’immobile di proprietà sia in affitto, il canone mensile di locazione potrebbe essere una garanzia sufficiente per la banca, poiché rappresenta un’entrata costante e dimostrabile.

Altra via, quella di affidarsi ad un garante, una persona che cioè potrà dare garanzie per chi richiede il prestito e non ha una busta paga e che, in caso di mancato pagamento, potrà coprire l’importo dovuto. I prestiti personali senza busta paga, in ogni caso, prevedono cifre che di solito non superano i 5000 euro e che durano circa 24 mesi.

 

Come investire sulla volatilità dei tassi

Il varo di nuovi indici, generalmente, è un’anticipazione per investire nel lancio di nuovi strumenti finanziari (future, option, Etp, certificates) che li utilizzano come sottostante.

Piazza Affari ha fiducia del Governo Letta

piazza-affariPiazza Affari chiude, durante la giornata di ieri, con un rialzo del 3,1%. Ftse Mib durante la parte finale della seduta ha ampliato i rialzi segnando un +3%. Bene anche lo spread nonostante il suo rialzo, un rialzo che comunque è stato contenuto rispetto ai giorni scorsi. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund, a seguito di un cambio del titolo di riferimento, segna 262 punti con un rendimento italiano decennale che si appresta a stare al di sotto del 4,42%. La scadenza dei Bonus è inferiore a quella dei titoli di Stato ma il loro rendimento è del 4,1%.

Piazza Affari chiude a -1,2% per instabilità politica

piazza-affariÈ nuovamente la crisi politica e di governo a frenare gli investimenti dell’Italia, investimenti che sono andati in bilico a seguito delle possibili dimissioni dal governo delle larghe intesa da parte degli uomini del Pdl. Una settimana difficile per la borsa italiana, legata alla vicenda di Telecom e ora a quella della possibile caduta di governo, una caduta che potrebbe arrivare da parte dei parlamentari del Popolo delle Libertà qual’ora si decidesse di far decadere Silvio Berlusconi.

Piazza Affari chiude, sopra i minimi, a -1,2%. Parigi ha ceduto lo 0,21%, Francoforte -0,02% mentre ci sono stati rialzi per Londra +0,21% e Madrid +0,32%.

Azioni: short selling, Consumatori valutano class action

Nei giorni scorsi la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha imposto, per una durata pari a 15 giorni, il divieto del cosiddetto short selling, ovverosia la vendita allo scoperto di azioni. Questa decisione è maturata dopo la pesante speculazione finanziaria che ha colpito il nostro Paese, sia sulle azioni quotate a Piazza Affari, sia sui titoli di Stato italiani, a partire dai Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali che rispetto al Bund avevano fatto registrare differenziali di rendimento fino a ben 400 punti base. Appena è circolata nelle sale operative l’indiscrezione relativa al blocco dello short selling, i mercati hanno cambiato direzione e sono risaliti di prepotenza. Ma si poteva evitare tutto ciò?

Mercati azionari ed obbligazionari: cresce la paura

A finire sotto i riflettori della Procura di Trani, a seguito dell’attacco speculativo, peraltro ancora in corso, sulle azioni a Piazza Affari e sui titoli di Stato, sono le Agenzie di rating, ed in particolare Standard & Poor’s e Moody’s. Le due agenzie, lo ricordiamo, hanno di recente “minacciato” di abbassare il rating sul debito pubblico italiano nel caso in cui l’economia dovesse continuare a crescere con il contagocce, ed anche nel caso in cui dovessero esserci squilibri sui conti pubblici. Le Agenzie di rating, intanto, hanno rivendicato a gran voce la loro autonomia e la loro indipendenza, ma Adusbef e Federconsumatori, due delle Associazioni di Consumatori più attive in Italia nel difendere i risparmi dei cittadini, in tempi non sospetti hanno denunciato proprio l’operato delle Agenzie di rating unitamente al fatto che la Consob si ostina a non sospendere sui mercati le vendite allo scoperto.

Sadori Gas in Hera Comm Marche, via libera alla fusione

E’ stato perfezionato il progetto di fusione in Hera Comm Marche della società Sadori Gas. A darne notizia è stato proprio il Gruppo Hera, quotato in Borsa a Piazza Affari, nel ricordare in particolare che trattasi di un progetto di fusione che è stato annunciato al mercato nello scorso mese di aprile del 2011, e che in questo modo Hera Comm Marche diventerà nella Regione Marche il co leader per quel che riguarda la vendita di gas. Il tutto a fronte di un progetto che, spiega Hera in una nota, si è articolato in due fasi: nella prima fase Hera Comm ha acquisito il 50% delle quote di Sadori Gas rilevandole dalla società controllante Walter Sadori srl; dopodiché nella seconda fase che è stata perfezionata Sadori Gas è stata fusa per incorporazione in Hera Comm Marche, a sua volta controllata da Hera Comm e partecipata dalla Marche Multiservizi.

CSP International: proposta per Cagi Maglierie

Nella giornata di ieri, venerdì 1 luglio 2011, la società CSP International, quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva, tra l’altro, nel settore delle calze e dei collant, ha reso noto d’aver presentato una proposta irrevocabile e condizionata che prevede, nello specifico, l’affitto e la successiva acquisizione del ramo d’azienda di Cagi Maglierie, una S.p.A. in liquidazione. Fondata nel 1925, Cagi individua uno dei principali marchi storici per quel che riguarda in Italia l’intimo maschile, ragion per cui l’operazione potrà permettere al Gruppo CSP International di accrescere ulteriormente il proprio know-how andando tra l’altro a generare potenziali benefici tanto nel settore dell’intimo, quanto per gli altri brand della società.

Borsa Protetta Arancio al 4,50% entro luglio

Il rendimento è legato all’andamento dell’indice DJ Euro Stoxx50, ma protegge in ogni caso il 75% del capitale che viene investito. Sono queste le principali caratteristiche di Borsa Protetta Arancio, il Fondo del colosso bancario e finanziario olandese Ing Direct che, per le sottoscrizioni effettuate fino al prossimo 31 luglio del 2011, e disinvestendo tra il 23 luglio del 2012 ed il 30 luglio del 2012, offre un rendimento fisso lordo del 4,50%, con protezione al 100% del capitale investito nel caso in cui la performance dell’indice DJ Euro Stoxx50 sia stata nel frattempo compresa tra il -25% ed il +25%; nel caso in cui invece la performance sia stata inferiore a -25%, allora scatta puntuale, come sopra accennato, la protezione del capitale al 75%.

Risparmio gestito con UniCredit Soluzione Fondi

Accessibilità, personalizzazione, gestione dinamica, ma anche controllo del rischio. Sono questi i tratti caratteristici di “UniCredit Soluzione Fondi“, che individua un nuovo modo per investire nei prodotti del risparmio gestito in maniera innovativa ed a fronte delle caratteristiche e dei vantaggi sopra indicati. In particolare, UniCredit Soluzione Fondi è accessibile in quanto per sottoscrivere l’investimento in un’unica soluzione la soglia d’accesso è bassissima e pari a soli 100 euro; oppure si può puntare sul PAC, ovverosia sull’investimento periodico a fronte di una rata mensile che parte da soli 50 euro. UniCredit Soluzione Fondi fa rima con personalizzazione in quanto il contraente può scegliere, in base al proprio profilo sia di rischio, sia di rendimento, in tre diversi Fondi più uno che investe nel breve termine ed in particolare in strumenti obbligazionari e monetari, quindi con un livello di rischio basso.