Fondi Pensione aperti e linee di investimento

fondi-pensione-apertiLe ultime revisioni a livello legislativo del nostro sistema previdenziale pubblico hanno sostanzialmente portato a due conclusioni: in futuro la pensione erogata tenderà in media ad essere più bassa rispetto al passato, a parità di contributi versati, e l’età pensionabile tenderà ad aumentare in funzione, per fortuna, dell’aumento delle aspettative di vita. Di conseguenza, a fine ciclo lavorativo, la sola pensione molto spesso è insufficiente per poter andare avanti, ragion per cui sin da giovani occorre aver la lungimiranza, avendone le possibilità economiche di costruirsi una pensione integrativa sfruttando il cosiddetto “secondo pilastro“, ovverosia i Fondi Pensione.

Etf per investire nelle fonti rinnovabili

etf-fonti-rinnovabiliSi chiama “Lyxor Etf New Energy“, ed è uno degli Etf quotati e scambiati sul circuito di Borsa Italiana; appartiene alla categoria degli Etf “tematici”, con codice ISIN FR0010524777, e replica il “World Alternative Energy Index Cap Weighted”, un indice azionario che viene calcolato dalla società Dow Jones. Trattasi, nello specifico, di un paniere composto dalle più importanti società che nel mondo investono ed ottegono in prevalenza i propri ricavi dal settore delle energie rinnovabili. L’Etf “Lyxor Etf New Energy” è armonizzato, ha una commissione totale annua di gestione dello 0,60%, e punta sulle nuove energie, dal fotovoltaico all’eolico e passando per le tecnologie finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica ed ai sistemi innovativi che permettono di immagazzinare l’energia pulita.

Fondi Comuni: focus su Obbligazionari e Flessibili

risparmio-gestitoPer il quinto mese consecutivo, anche nello scorso mese di novembre in Italia i Fondi comuni di investimento hanno fatto registrare in Italia un andamento positivo della raccolta; a guidare il settore, al netto dei riscatti, sono stati i Fondi della categoria degli Obbligazionari, in linea con la tendenza dei risparmiatori ad avvalersi di strumenti del risparmio gestito aventi un basso livello di rischio ed un buon potenziale di guadagno nel breve, medio e lungo periodo. Non a caso, con un patrimonio complessivo pari a ben 160,5 miliardi di euro, i Fondi Obbligazionari “coprono”, in base ai dati di fine novembre, il 38% del totale degli asset detenuti e gestiti dai Fondi; inoltre, sulla base della consueta rilevazione mensile a cura di Assogestioni, a novembre c’è stato un discreto interesse anche per i Fondi Bilanciati, che hanno fatto registrare una raccolta pari a 124 milioni di euro per un totale di asset detenuti pari a 16 miliardi di euro, corrispondente al 3,9% dell’intero patrimonio investito in Fondi.

Fondi comuni d’investimento: l’importante è diversificare

fondi-comuni-investimentoAutonomia, controllo, diversificazione, trasparenza e solidità. Sono questi, in estrema sintesi, i tratti caratteristici dell’investimento in Fondi comuni che, come messo in risalto da Assogestioni, può rappresentare un valido canale dove destinare i propri risparmi sia nelle fasi di forte crescita dei mercati, si anche nelle fasi di crisi come quella attraversata negli ultimi due anni. Innanzi tutto, i Fondi comuni nel nostro Paese sono soggetti ad un severo controllo e monitoraggio da parte sia della Consob, sia della Banca d’Italia, il che li rende degli strumenti che garantiscono tutela al risparmio soggetto solamente alle variazioni della quota in funzione dell’andamento dei mercati e non ad altre componenti o dinamiche. La trasparenza dei Fondi comuni è poi data dal fatto che le loro quotazioni, ogni giorno, sono consultabili su tutti i mezzi di informazione, dalla carta stampata ad Internet e passando per il televideo.