Futures sul rame in calo a Londra e a Shanghai

163194439Il rame ha fatto registrare oggi un rallentamento che ha posto fine al rialzo raggiunto ieri, vale a dire il picco massimo da due settimane a questa parte (vedi anche Gli ultimi rialzi dei futures sul rame). Il motivo di una simile inversione di tendenza sta tutto nelle preoccupazioni per la crescita debole dell’economia cinese, visto che l’ex Impero Celeste rappresenta il maggior utilizzatore al mondo di questa commodity.

In pratica, il London Metal Exchange ha assistito oggi al calo dei contratti futures (si sta parlando delle spedizioni a tre mesi), più precisamente 0,7 punti percentuali in meno, per una quotazione complessiva di 6,947 dollari la tonnellata. Ieri, invece, il prezzo era salito fino a oltre sette dollari, vale a dire il livello più alto dallo scorso 19 giugno. E proprio giugno non è stato affatto un mese esaltante per il rame, a causa di un declino di ben il 7,7%, la perdita più consistente in assoluto da oltre un anno. La Cina potrebbe avere molte difficoltà nel raggiungere l’obiettivo di crescita previsto per quest’anno, un +7,5% che si sta allontanando in maniera progressiva. Questa settimana, poi, si è capito come alcuni comparti del settore manifatturiero siano andati piuttosto male di recente, la chiara conferma che l’economia nazionale non si sta comportando nel migliore dei modi.

Anche il mercato del lavoro americano potrà contribuire a qualche cambiamento nelle performance di tali futures. Si sta parlando infatti del report sugli stipendi a stelle e strisce, un documento che viene redatto dallo US Labor Department, comprensivo delle retribuzioni dei dipendenti governativi. Lo Shanghai Futures Exchange, infine, ha registrato un calo ancora più pesante degli strumenti finanziari in questione, vale a dire uno 0,9% relativo ai contratti di ottobre, per una quotazione complessiva di 50,120 yuan la tonnellata. Riguardo gli altri metalli, poi, anche il nickel è calato, mentre lo zinco è risultato in rialzo.

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