Tata Motors: i bond sono i più rischiosi del settore automobilistico

Tata Motors Limited, colosso automobilistico indiano, vanta un record non certo invidiabile dal punto di vista finanziario: in effetti, il rischio collegato al debito del gruppo asiatico è uno dei più alti in assoluto per quel che concerne il settore di riferimento, a causa soprattutto della crescita delle vendite interne e del rallentamento pericoloso della rupia, due fattori che hanno potenziato l’outlook delle esportazioni. In pratica, si sta parlando dei Credit Default Swap, i contratti che indicano in maniera chiara e inequivocabile le probabilità di fallimento delle società. Nel dettaglio, il costo relativo agli swap quinquennali per assicurarsi contro i bond del gruppo di Mumbai è sceso di ben 171 punti base nel corso dello scorso mese di settembre, un declino che va inevitabilmente raffrontato con quello della General Motors (cinquanta punti base in meno) e della Renault (quarantasei punti per la precisione).

Tra l’altro, le spedizioni locali di autovetture e altri veicoli da parte della Tata sono aumentate del 22% rispetto a un anno fa, mentre le cessioni che può vantare la Jaguar hanno subito il rialzo maggiore dal mese di giugno dello scorso anno. In aggiunta, la stessa Tata Motors e la Mahindra & Mahindra Limited, principale società indiana per quel che concerne la produzione di Suv, dovrebbero guadagnare in maniera consistente dal declino della rupia di questo 2011 (oltre dieci punti percentuali), uno dei più pesanti dell’intero continente asiatico, visto che il reddito viene immediatamente convertito in dollari ed euro.

A ottobre, invece, il costo per proteggersi dal possibile default della Tata è sceso dell’1,53%, uno dei peggiori cali dell’ultimo anno e mezzo. Infine, non si può dimenticare che tra aprile e settembre, la multinazionale ha venduto il 4,3% in più di autovetture, grazie, in particolare, al prezioso contributo delle macchine commerciali; le esportazioni, invece, sono aumentate del 16% (i principali paesi destinatari sono il Sudafrica, lo Sri Lanka e il Bangladesh).

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