Sias, il cda approva l’acconto sul dividendo

La Società Iniziative Autostradali e Servizi spa (meglio nota con l’acronimo Sias) è la compagnia torinese che beneficia della scissione parziale proporzionale dell’Autostrada Torino-Milano: in pratica, si tratta di una vera e propria holding industriale, quotata in Borsa a Piazza Affari e che opera in diversi ambiti. In particolare, si può ricordare il settore autostradale (tratte prevalentemente settentrionali come la Torino-Alessandria-Piacenza e la Asti-Cuneo), quello tecnologico (fibre ottiche e software per la gestione del traffico) e quello delle costruzioni (in primis le attività di manutenzione).

Le precisazioni appena fatte sono essenziali per comprendere l’ultima deliberazione della società piemontese. In effetti, gli azionisti possono attendere con fiducia un nuovo acconto sui relativi dividendi azionari. Che cosa è stato deciso nel dettaglio? Nello specifico, il consiglio di amministrazione della Sias ha deciso proprio nel corso della giornata di ieri di distribuire tale acconto sulle cedole, il quale si riferisce all’esercizio del 2011: l’ammontare del caso è pari a sedici centesimi di euro, con un rialzo di ben quattordici punti percentuali, un valore che va collegato a ogni singolo titolo azionario di tipo ordinario (il totale è di oltre 227 milioni di azioni, il capitale sociale della spa). In aggiunta, occorre aggiungere che il controvalore in questione è di 36,4 milioni di euro. Tra l’altro, il cda di ieri è stato fondamentale anche per un altro motivo.

In effetti, quest’ultimo si è dovuto pronunciare anche in merito alla vendita della quota di partecipazione che attualmente è in possesso delle Autostrade Lombarde, una cessione che dovrebbe favorire una delle controllate della Sias, vale a dire Satap; ebbene, il parere è stato ampiamente positivo e favorevole. Non si tratta di una semplice operazione societaria, bensì di una vera e propria razionalizzazione della struttura partecipativa del gruppo; in questo caso, il controvalore complessivo è stato fissato in quasi diciotto milioni di euro.