Fiera Milano: media company, via libera CdA

Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ha dato il via libera a quella che è la costituzione di una media company; questo grazie all’operazione, approvata dal CdA, di fusione per incorporazione in Fiera Milano Editore delle società Business International ed Expopage. Contestualmente, inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano ha autorizzato all’operazione di cessione da Expopage del ramo d’azienda di ICT alla Capogruppo. Business International ed Expopage, ha sottolineato la società quotata in Borsa a Piazza Affari, sono società controllate al 100%, la cui fusione per incorporazione in Fiera Milano Editore viene effettuata in ragione di quanto definito in sede di Piano Industriale a valere dal 2011 e fino all’anno 2014. Trattandosi di società interamente controllate da Fiera Milano S.p.A., l’operazione di fusione per incorporazione, ai sensi del Codice Civile, in corrispondenza dell’articolo numero 2505, avverrà seguendo la disciplina semplificata.

Secondo quanto dichiarato da Enrico Pazzali, Amministratore Delegato di Fiera Milano SpA, la delibera del Consiglio di Amministrazione in merito alla fusione per incorporazione rappresenta un importante passo in avanti nel processo di riorganizzazione del Gruppo, ma anche un impegno in sede di piano industriale. L’Ad ha infatti sottolineato come in questo modo nasce una moderna media company avente un fatturato pari a 20 milioni di euro.

In accordo con quanto spiega la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato, Fiera Milano Editore, in perfetta sinergia con le manifestazioni che si tengono nei quartieri fieristici, è attiva nel settore delle riviste tecniche nonché nella commercializzazione di spazi pubblicitari. Il tutto a fronte di Expopage che opera nella commercializzazione di servizi multimediali di comunicazione, e Business International specializzata nell’ideare e realizzare convegni ma anche eventi istituzionali. La fusione per incorporazione permetterà quindi alla media company di sfruttare, tra l’altro, anche il canale Web con l’obiettivo di realizzare e proporre servizi strategici per il business-to-business.

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