Le obbligazioni brasiliane risultano più sicure dei default swap

Gli investimenti record nei bond del Brasile ha portato a un primo fondamentale risultato dal punto di vista finanziario: in effetti, il rendimento relativo alle securities ha raggiunto il suo livello minimo dallo scorso mese di aprile, soprattutto se si va a considerare il mercato nazionale dei Cds, l’acronimo che identifica i Credit Default Swap. I bassi costi dei prestiti negli Stati Uniti e in Europa hanno poi spinto gli stessi investitori a immettere fino a 3,8 miliardi di dollari nei finanziamenti per le obbligazioni della nazione sudamericana soltanto nel 2010; c’è anche da sottolineare come molti soggetti non siano fisicamente in grado di portare a termine degli scambi all’interno dei mercati degli swap, una situazione che li rende quindi maggiormente sicuri di fronte ai bond governativi e causando un rapido declino dei rendimenti alternativi, così come è stato confermato da una recente ricerca di Hsbc Global Asset Management.


Entrando nel dettaglio statistico, la domanda di rendimenti extra da parte dei risparmiatori ha portato a una situazione in cui si è preferito detenere obbligazioni a cinque anni e denominate in dollari, tanto che i tassi statunitensi hanno perso ben 107 punti base nel corso della giornata di ieri. La differenza in questione, meglio conosciuta come Z-spread, è stata pari a undici punti base al di sotto dei Cds quinquennali del paese carioca, una sorta di situazione opposta a quella che si è verificata per quel che concerne la media a tre anni.

Solitamente, i Cds a cinque anni del Brasile vantano percentuali inferiori rispetto agli spread dei bond a causa dei maggiori scambi e della minor domanda di investimento: dunque, non deve sorprendere in alcun modo se questi ultimi spread hanno fatto registrare un aumento da record fino a 88 punti base (si tratta dell’8,8%) nei confronti degli swap, un rialzo che diventa ancora più evidente se questo stesso confronto parte da dicembre 2008, quando la crisi finanziaria cominciava ad erodere il mercato del debito.

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