Ford: da Moody’s nuovo rating per i corporate bond

Due livelli di rating: ammonta a tanto l’aumento sancito da Moody’s in relazione alla valutazione del credito e dei relativi corporate bond di Ford Motor, la celebre casa automobilistica statunitense. Tale incremento ha voluto sottintendere una performance operativa della compagnia di Dearborn in significativo miglioramento rispetto alle aspettative. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il rating è stato innalzato da B1 a Ba1 (entrambi i livelli caratterizzano un rischioso grado speculativo, ma nel primo caso si tratta di una piena zona a rischio con cedole vicine al 10%, mentre il nuovo giudizio contraddistingue una sufficiente affidabilità): in pratica, si tratta del quinto upgrade applicato dalla stessa Moody’s nei confronti della società negli ultimi tredici mesi.


L’outlook, inoltre, è rimasto sostanzialmente stabile. Dall’agenzia di rating è stato sottolineato come Ford sia ben posizionata nel suo mercato, soprattutto alla luce degli ingenti ricavi e del cash flow che potrebbe generare nel 2011; inoltre, il portafoglio finanziario della società risulta essere uno dei migliori in questo preciso momento storico. Tornando a parlare dell’investment grade, c’è da dire che Ford Motor deve far fronte a un debito pari a sette miliardi di dollari, un dato rilevato nel corso del secondo trimestre di quest’anno: in questo caso, quindi, i titoli obbligazionari che vengono messi a disposizione sono addirittura maggiori di quelli proposti da General Motors.

Tra l’altro, la compagnia americana risulta essere l’unica casa automobilistica a stelle e strisce che non ha percorso la strada della protezione aziendale mediante bancarotta, tramite l’aiuto governativo. Moody’s ha anche aumentato di due step la probabilità di un rischio di default. Intanto, i contratti swap da sfruttare contro questo possibile fallimento dei bond di Ford hanno perso 229 punti base quest’anno; i credit default swaps agiscono in questi casi come degli accordi assicurativi, visto che provvedono al pagamento nei confronti del possessore dei titoli nell’ipotesi di default appunto.

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