Su quali corporate bond puntare a settembre 2012

L’incertezza presente da tempo sui mercati azionari e l’elevata volatilità dei bond governativi sta spingendo gli investitori retail e istituzionali verso i corporate bond, ovvero le obbligazioni emesse dalle aziende. Le emissioni nel mondo stanno raggiungendo dei livelli record, tanto che a giugno scorso le emissioni di bond societari con rating “investment grade” hanno registrato un progresso del 38% rispetto a dodici mesi prima. E’ stato il risultato migliore degli ultimi tre anni.

Il boom dei corporate bond può essere spiegato in due modi: da un lato il credit crunch – ovvero la chiusura di buona parte dei rubinetti del credito – ha quasi costretto numerose aziende a rivolgersi a questo canale per finanziarsi; dall’altro, la crisi dei debiti sovrani europei ha creato i presupposti per un robusto fly-to-quality, schiacciando i rendimenti decennali dei Bund tedeschi e dei T-Bond americani su livelli di poco superiori all’1%. Gli investitori hanno così cercato una strada alternativa e sembra proprio che i corporate bond rappresentino al momento una gradita soluzione.

Prima della crisi del debito, i corporate bond presentavano un rendimento maggiore rispetto ai titoli governativi in quanto ritenuti maggiormente a rischio default rispetto agli stati sovrani. Poi l’esplosione della crisi ha cambiato le carte in gioco, soprattutto in Europa. Oggi lo spread dei corporate bond a 10 anni è mediamente di 195 punti base rispetto al Bund, mentre un Btp di identica scadenza ha uno spread superiore a 450 punti. Il rendimento medio dei bond societari è attualmente intorno al 2,6%.

Tuttavia, bisogna sempre prestare molta attenzione alle due principali categorie di corporate bond: quella investment grade si riferisce alle aziende più affidabili e arriva fino al rating BBB; la categoria speculative grade presenta rendimenti a due cifre, ma si tratta di aziende a rischio default. I money manager consigliano molta prudenza e come sempre di diversificare tra gli emittenti. Tra le emissioni italiane più interessanti troviamo il bond Telecom Italia (rating BBB), che rende il 7,4% circa, quello Intesa SanPaolo (rating A), che rende poco più del 6,5%, e quello Banca Mps (rating BBB, yield 6,5%).

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