Per Toyota già quattro obbligazioni nel 2012

Toyota Motor non dovrebbe essere in grado di trarre il miglior profitto possibile dall’attuale situazione in cui vigono bassi tassi di interesse: è proprio per questo motivo che il colosso automobilistico giapponese ha incaricato la propria divisione finanziaria, la Toyota Motor Credit Corporation, di accedere al mercato americano del debito per la quarta volta nei primi cinque mesi di quest’anno, visto che i costi di indebitamento continuano a scendere in rapporto ai rendimenti messi a disposizione dal Tesoro statunitense. Nel dettaglio, l’azienda nipponica ha venduto dei bond quinquennali, con tanto di cedola fissata all’1,75% e per un importo complessivo di un miliardo di dollari.

MERCATO ASSET-BACKED: GRAN SUCCESSO DEI BOND AUTOMOBILISTICI
Questo vuol dire che lo spread è di 110 punti base. Esistono comunque dei titoli obbligazionari di Toyota che già vantavano una scadenza nel 2017, ma in questo caso si è deciso di alzare leggermente il coupon. Le nuove emissioni di tale tipo sono generalmente in grado di ripagare gli investitori finanziari con una sorta di “concessione”, oppure qualche tipo di rendimento extra, in modo da assestare gli ordini. A questo punto, si possono citare alcuni dati significativi, in particolare il fatto che in questo 2012, la multinazionale asiatica è stata capace di prestare strumenti e prodotti per un ammontare totale di 4,75 miliardi di dollari, come messo opportunamente in luce da Dealogic.

BOOM DI QUOTAZIONI PER GLI URIDASHI BOND

La scorsa settimana, tra l’altro, è stata una delle più difficili degli ultimi tempi per quel che concerne i bond societari. Gli spread, ovvero il premio di rischio che viene domandato dagli investitori, è salito dello 0,11% rispetto alle rilevazioni del 7 maggio; in aggiunta, l’intensificarsi della crisi del debito nell’eurozona ha spinto i prezzi verso il basso e i ritorni economici verso l’alto. Toyota deve ancora fare i conti con rating che sono comprese tra la buona e l’ottima affidabilità, ma l’azienda continua ad essere ottimista.

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