Approvato il primo sukuk dell’Oman

10575Oman_flagPrende sempre più forma il primo bond islamico della storia per il Sultanato dell’Oman: il sukuk della nazione asiatica, strumento finanziario di cui si parlava da diverso tempo, ha infatti ricevuto la fondamentale approvazione dal punto di vista del regolamento, dunque si può procedere spediti in questo senso (vedi anche In Oman cresce l’interesse per i sukuk). Si tratta di un prodotto che giungerà a maturazione tra cinque anni esatti, mentre l’importo complessivo che è stato scelto dal governo di Mascate è pari a cinquanta milioni di rial locali (circa 150 milioni di euro per la precisione).

Debutta oggi sull’ExtraMot l’Eurobond di Poste Italiane

PosteDa oggi, l’ExtraMot di Borsa Italiana accoglierà il nuovo Eurobond di Poste Italiane: il principale gruppo postale del nostro paese ha infatti emesso questo strumento finanziario (il codice Isin a cui fare riferimento è XS0944435121), con il rimborso a scadenza previsto in un’unica soluzione. La durata dell’obbligazione, inoltre, è quinquennale, visto che la scadenza è stata fissata al 18 giugno del 2018 per la precisione. In aggiunta, tra gli altri elementi caratteristici bisogna sottolineare il tasso fisso, il prezzo di rimborso pari a cento euro e la periodicità annuale della cedola (lo stacco della prima avrà luogo il 18 giugno del prossimo anno).

Da Peugeot Citroën una obbligazione quinquennale

Psa Peugeot Citroën, celebre azienda automobilistica francese, ha emesso una obbligazione quinquennale per un importo complessivo di un miliardo di euro: l’obiettivo del colosso transalpino, seconda maggior compagnia per il suo settore a livello europeo, è quello di migliorare il finanziamento interno (vedi anche Peugeot chiude 2012 con risultati deludenti). Il bond in questione ha già potuto beneficiare di una domanda quattro volte superiore, per un ammontare di circa 4,3 miliardi, come annunciato in via ufficiale dal gruppo di Parigi.

Commerzbank propone un covered bond atipico

La banca tedesca Commerzbank ha emesso i suoi primi covered bond garantiti da appositi prestiti delle piccole e medie imprese (vedi anche Commerzbank propone dei covered warrant esotici). L’offerta in questione potrebbe essere considerata una sora di test per assicurare questo tipo di debito contro gli assets non tradizionali nell’eurozona. I titoli dell’istituto di credito di Francoforte sul Meno prevedono una durata pari a cinque anni e un importo totale di cinquecento milioni di euro. Per quel che concerne il rendimento, poi, esso è superiore di 0,47 punti percentuali rispetto al tasso midswap.

Corporate bond: offerta massiccia da parte di Nomura

Di Nomura si è parlato parecchio negli ultimi giorni in relazione ai derivati che hanno poi fatto emergere lo scandalo di Monte dei Paschi di Siena. La compagnia finanziaria giapponese sta destando ora l’attenzione, invece, per quel che riguarda l’emissione del maggior corporate bond nipponico da undici mesi a questa parte. Entrando maggiormente nel dettaglio delle caratteristiche, c’è da dire che l’importo complessivo di questi titoli obbligazionari è pari a 180 miliardi di yen (circa 2,5 miliardi di euro per la precisione). In pratica, il gruppo di Tokyo ha approfittato del calo dei differenziali relativi ai rendimenti, i quali sono scesi al minimo da quando si è verificato il terremoto nel marzo del 2011, quasi due anni fa.

EuroMot: da domani i nuovi titoli della Germania

È prevista per la giornata di domani, lunedì 14 gennaio 2013, l’iscrizione nel listino ufficiale dell’EuroMot di Borsa Italiana di nuovi strumenti finanziari che hanno a che fare con la Germania. Si tratta di quei prodotti che beneficiano della denominazione di “Bobl 0,50% due on 23 February 2018”. Di cosa si sta parlando nello specifico? La società emittente sarà la Repubblica Federale Tedesca e non è la prima volta che il comparto obbligazionario ha a che fare con i suoi titoli. Basta infatti tornare indietro allo scorso mese di maggio per scoprire che in quel periodo al Mot debuttò il bond della Repubblica Federale Tedesca, a conferma di un connubio piuttosto saldo.

Nokia si affida ai bond convertibili

Nokia Oiy, celebre colosso finlandese attivo nella telefonia mobile, ha provveduto a emettere 750 milioni di euro in obbligazioni convertibili: si tratta di una offerta finanziaria dagli obiettivi ben precisi, vale a dire un utile indirizzamento delle scadenze del debito aziendale. In contemporanea a questo lancio, comunque, il titolo azionario del gruppo è sceso in Borsa. Giusto cinque giorni fa si parlava della società di Espoo, mettendo in evidenza il fatturato Nokia più alto del previsto, perché c’è stato bisogno allora di bond di questo tipo. Anzitutto, gli strumenti a cui si sta facendo riferimento sono previsti in scadenza nel 2017, dunque beneficeranno di una durata quinquennale.

Deutsche Bank lancerà domani un certificato Express Plus

Deutsche Bank ha scelto la giornata di domani per lanciare sul comparto Sedex di Borsa Italiana un nuovo certificato del tipo Express Plus: nel dettaglio, l’istituto di credito di Francoforte ha deciso di collegare il suo strumento finanziario all’andamento dell’indice Eurostoxx 50, confermando la sua fiducia nei confronti del continente europeo. Quali sono le caratteristiche salienti dei titoli oggetto della quotazione di cui si sta parlando? Nello specifico, la liquidazione sarà di tipo monetario, mentre l’esercizio sarà quello europeo. In aggiunta, la data di negoziazione ex-diritto al pagamento dell’ammontare complessivo decorre dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione.

Sedex: Barclays negozia due certificati su Dax e Ftse Mib

Barclays Bank, celebre istituto di credito del Regno Unito, ha scelto il comparto Sedex di Borsa Italiana per negoziare proprio oggi dei certificati di investimento molto interessanti: si tratta, nello specifico, di Mini Long e Mini Short Certificates che fanno riferimento all’indice tedesco Dax e al nostrano Ftse Mib. Quali sono le caratteristiche principali di tali strumenti? Anzitutto, occorre precisare che la liquidazione sarà monetaria e che ci si affiderà alla modalità europea di esercizio. Il certificato che fa riferimento all’indice Dax di Francoforte (il codice Isin è GB00B4ZTZS25) prevede uno strike di 6.800 punti e la data di scadenza fissata al 17 maggio del 2017, il che suggerisce immediatamente che la durata è di tipo quinquennale.

Per Toyota già quattro obbligazioni nel 2012

Toyota Motor non dovrebbe essere in grado di trarre il miglior profitto possibile dall’attuale situazione in cui vigono bassi tassi di interesse: è proprio per questo motivo che il colosso automobilistico giapponese ha incaricato la propria divisione finanziaria, la Toyota Motor Credit Corporation, di accedere al mercato americano del debito per la quarta volta nei primi cinque mesi di quest’anno, visto che i costi di indebitamento continuano a scendere in rapporto ai rendimenti messi a disposizione dal Tesoro statunitense. Nel dettaglio, l’azienda nipponica ha venduto dei bond quinquennali, con tanto di cedola fissata all’1,75% e per un importo complessivo di un miliardo di dollari.

Crédit Agricole aggancia il proprio Equity Protection a Telecom Italia

La celebre banca francese Crédit Agricole ha iniziato da qualche giorno la negoziazione dei suoi nuovi certificati di investimento sull’apposito segmento di Borsa Italiana, il Sedex: si tratta, nello specifico, di Equity Protection che andranno a monitorare con la massima attenzione il titolo azionario di Telecom Italia. Quali sono le caratteristiche più importanti in questo senso? Anzitutto, bisogna precisare che la liquidazione sarà di tipo monetario: in aggiunta, la data di negoziazione ex-diritto al versamento dell’importo periodico comincerà a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Lo strumento in questione (il codice Isin di riferimento è GG00B716M659) prevede una maturazione tra cinque anni, con la data di scadenza che è stata fissata al 22 dicembre del 2017.

Barclays, un Tracker Certificate dal sapore americano

Barclays ha appena avviato la negoziazione italiana di un certificato che interesserà sicuramente gli amanti di questo specifico strumento di investimento: si tratta del Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index Tracker Certificate, il quale fa riferimento, come si intuisce piuttosto facilmente, al mercato azionario americano. Le caratteristiche del prodotto in questione sono presto dette. Anzitutto, c’è da precisare che il codice Isin per la sottoscrizione è GB00B3WSK572 e che la data di scadenza è prevista tra cinque anni, visto che è stata fissata alla data del 27 settembre del 2016. Inoltre, elemento non certo da trascurare, l’indice sottostante sarà lo statunitense Nasdaq Omx Emerging Markets Technology: quest’ultimo è stato progettato ed ideato in modo da replicare in maniera più fedele possibile l’andamento e le performance del settore tecnologico, in particolare di quelle compagnie che hanno sede nei paesi generalmente conosciuti come “mercati emergenti”.

Intel: primo bond non convertibile dopo ventiquattro anni

Intel Corporation, leader mondiale per quel che concerne i software informatici, non percorreva da tempo la strada dei titoli obbligazionari “puri”: per la precisione, l’ultima volta che la compagnia americana si era avventurata in una simile offerta si era verificata nel 1987. A ben ventiquattro anni di distanza, però, la musica cambia e ne è una chiara conferma la cessione di ben cinque miliardi di dollari in bond non convertibili. Come si spiega una simile decisione dopo così tanto tempo? L’intento del programma finanziario è quello di finanziare i riacquisti di azioni, con il colosso di Santa Clara che deve far fronte a un debito che va sempre tenuto sotto controllo, specialmente in un periodo economico molto delicato come quello attuale.

Morgan Stanley: nuovo bond per proteggersi dall’inflazione

Mercato Telematico delle Obbligazioni ed Euro Tlx: sono questi i due mercati finanziari in cui, da cinque giorni a questa parte, è possibile negoziare il nuovo titolo obbligazionario lanciato da Morgan Stanley. L’istituto di credito americano ha infatti deciso di mettere a disposizione degli investitori interessati un bond agganciato al tasso di inflazione, così come si evince facilmente dalla stessa denominazione del prodotto, vale a dire “Morgan Stanley Inflazione Turbo”. Quali sono le caratteristiche peculiari dello strumento in questione? Di questi tempi, l’andamento dei prezzi al consumo è piuttosto preoccupante, quindi la banca newyorkese ha deciso di offrire una adeguata protezione in tal senso, la quale potrà essere ottenuta attraverso delle cedole indicizzate all’inflazione dell’eurozona. La durata complessiva del prodotto è di cinque anni, quindi bisogna guardare con la massima attenzione al 2016 come termine naturale.