Morgan Stanley aggancia il proprio bond all’inflazione europea

Morgan Stanley, una delle principali banche d’affari di New York e di tutti gli Stati Uniti, si sta affidando a Borsa Italiana per lanciare il suo nuovo titolo obbligazionario, il quale sarà legato all’andamento dell’inflazione: Eur 15.000.000 Inflation Linked Notes due 2016, questa è la denominazione ufficiale del prodotto, è stato negoziato tre giorni fa presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni e si presenta come uno degli strumenti finanziari più interessanti per quel che concerne il proprio comparto. Nello specifico il nome fa già intuire molte caratteristiche dell’offerta.

Société Générale: colossi americani per i nuovi certificati

Sono ormai quattro giorni che Borsa Italiana ha accolto la quotazione di certificati di investimento molto interessanti emessi da Société Générale Effekten: si tratta di strumenti finanziari che hanno trovato la loro collocazione ideale nel comparto Sedex e che prevedono la consueta liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Anzitutto, c’è da precisare qual è la modalità di negoziazione, visto che in questo caso il termine relativo al versamento dell’importo periodico (il cosiddetto “coupon amount”) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Inoltre, dato che la data di rilevazione finale per la determinazione dell’ammontare di liquidazione viene fissata in anticipo rispetto alla maturazione stessa, si fa affidamento al regolamento dei mercati organizzati e gestiti.

Sun Valley, pronta l’emissione di un bond quinquennale

Il Consiglio della città di Sun Valley, nello stato americano dell’Idaho, ha finalmente trovato un fondamentale accordo su un piano obbligazionario da cinque anni: l’intento principale è quello di migliorare il capitale cittadino, anche se ora ci sarà bisogno di convincere gli investitori a pagare per questo specifico piano. Per il momento si sa che il costo stimato per la tranche in questione è di poco superiore ai quattordici milioni di dollari. Il sindaco Wayne Willich ha intenzione di focalizzare la propria attenzione soprattutto sulle infrastrutture, in primis strade e vie; non ci si dimenticherà comunque di altri assets di estrema rilevanza, come ad esempio le nuove torri aeree da realizzare. Un mese decisivo in tal senso sarà quello di novembre, anche perché il piano di bond ha bisogno almeno dell’approvazione di due terzi degli aventi diritto al voto, il quale si terrà proprio in quella occasione.

World Bank: International Finance punta sui Kangaroo Bond

International Finance Corporation, compagnia che fa capo al gruppo della Banca Mondiale, ha realizzato un record finanziario: la sua quotazione di titoli obbligazionari rappresenta in pratica la maggiore offerta in assoluto in territorio australiano per quel che riguarda questo tipo di prodotto, ovviamente in riferimento a una società di nazionalità diversa da quella oceaniana. Nel dettaglio, i bond emessi beneficiano del tasso fisso e di quello variabile, con una scadenza che è stata fissata ad agosto del 2016; inoltre, l’azienda di Washington è riuscita a superare di quindici punti base il ritorno economico dei tassi swap. L’importo complessivo è di 1,5 miliardi di dollari australiani, dunque si può parlare a ragione di Kangaroo Bond. Tra l’altro, questa negoziazione è la più ingente in assoluto da marzo 2010. Ma per quale motivo un colosso statunitense deve interessarsi con tanta passione all’Australia?

Commerzbank: quotato un nuovo certificato sull’Eurostoxx 50

Commerzbank, uno dei più celebri istituti di credito tedeschi, ha deciso di affidarsi ai certificati di investimento per la sua nuova emissione finanziaria: il prodotto in questione ha cominciato le proprie negoziazioni nella giornata odierna e ha trovato una giusta collocazione all’interno del segmento Sedex di Borsa Italiana. La struttura è quella tipica di questi strumenti, con la liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Inoltre, bisogna dimenticare che la data di negoziazione ex diritto al versamento dell’importo periodico (quello che viene definito con gergo anglosassone “bonus amount) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede i giorni di registrazone.

Westpac lancia un bond in favore dei terremotati di Christchurch

Westpac rappresenta una delle principali banche di tutta l’Australia, oltre che il secondo gruppo creditizio della Nuova Zelanda: l’istituto si sta segnalando in questi giorni per una operazione molto nobile, vale a dire il lancio del bond “Red & Black, il quale si pone l’obiettivo di raggranellare il maggior quantitativo possibile di denaro da destinare poi ai terremotati di Christchurch. Come è noto, la città neozelandese è stata colpita da un terribile sisma nel 2010 e i danni materiali sono stati ingenti. Questo titolo obbligazionario beneficerà di una scadenza a cinque anni e un rendimento iniziale del 5,8%; mezzo punto percentuale di questo interesse, poi, verrà donato al Christchurch Eartquake Appeal Trust, in modo da rendere più rapida la ricostruzione. L’offerta potrà essere sottoscritta per altre tre settimane e a partire da martedì prossimo.

Société Générale: debutta il certificato Quality Selection

Come ha spiegato chiaramente Société Générale Effekten, la giornata odierna era quella dell’inizio delle negoziazioni di un nuovo certificato: si tratta, per l’appunto, di un prodotto di investimento che appartiene a questo segmento, più precisamente alla cosiddetta Classe B. Il Quality Selection Certificate II, questa la denominazione ufficiale dello strumento in questione, beneficerà della liquidazione monetaria e della consueta modalità di esercizio europea che si può riscontrare in questo segmento di Borsa Italiana. Ma quali sono le caratteristiche peculiari dell’offerta? Anzitutto, bisogna rimarcare la modalità di negoziazione; in effetti, la data di quest’ultima viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione.

I bond da banco: pregi e difetti della proposta dell’Abi

I titoli obbligazionari sono spesso associati a denominazioni difficili e ad iniziative volte a modificarne le caratteristiche e le peculiarità: rientra a pieno titolo in questa tendenza anche l’ultimo progetto dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), la quale, in risposta alle richieste della Consob in merito alla raccolta, si sta rivolgendo con sempre maggiore attenzione ai bond creditizi. Che scenario si può prospettare a tal proposito? Bisogna anzitutto precisare che gli strumenti in questione sono soltanto un’ipotesi da perfezionare per il momento, visto che si tratta di “bond da banco” che andranno a beneficiare di una suddivisione ben precisa: i pilastri potrebbero dunque essere la selezione in base a criteri di semplicità, liquidità e durata temporale, l’individuazione di apposite procedure per quel che concerne i prospetti informativi, l’adeguamento di questi ultimi alle normative della Comunità Europea e una procedura informatica volta a disciplinare la categoria dei “non equity”.

Carte prepagate: Deutsche Bank debutta con Simplia

Gli amanti delle carte di credito prepagate avranno a disposizione un nuovo strumento che si appresta ad ampliare la già vasta offerta in questo campo: Deutsche Credit Card, il comparto dell’omonimo gruppo bancario di Francoforte, ha infatti provveduto a lanciare Simplia, la prima carta di questo tipo che si avvarrà della prestigiosa sigla teutonica. I responsabili della divisione in questione hanno espresso tutta la loro soddisfazione in questo senso: il progetto ha preso vita alla luce della volontà di venire incontro a una fascia sempre più ampia di clienti e investitori, puntando alla soddisfazione di nuovi target finanziari. Simplia è stata pensata in particolare per i più giovani, ma anche per coloro che hanno bisogno di uno strumento di pagamento versatile e contraddistinto da una buona sicurezza in relazione alle spese da effettuare.