Morgan Stanley aggancia il proprio bond all’inflazione europea

Morgan Stanley, una delle principali banche d’affari di New York e di tutti gli Stati Uniti, si sta affidando a Borsa Italiana per lanciare il suo nuovo titolo obbligazionario, il quale sarà legato all’andamento dell’inflazione: Eur 15.000.000 Inflation Linked Notes due 2016, questa è la denominazione ufficiale del prodotto, è stato negoziato tre giorni fa presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni e si presenta come uno degli strumenti finanziari più interessanti per quel che concerne il proprio comparto. Nello specifico il nome fa già intuire molte caratteristiche dell’offerta.

Anzitutto, bisogna ricordare che il codice Isin di riferimento è XS0663929619; i titoli emessi sono quindicimila per un valore unitario che è pari a mille euro. Inoltre, dopo aver ricordato che la modalità di negoziazione sarà quella del corso secco, va tenuto conto che le obbligazioni in questione metteranno a disposizione degli interessi lordi ogni anno in forma posticipata. La scadenza, poi, è quinquennale, visto che è stata fissata al 7 settembre del 2016. Si parlava del tasso di inflazione in precedenza, ma quale sarà il funzionamento esatto di tale bond? L’indice di riferimento per tutti gli investitori interessati alla sottoscrizione sarà l’Eurostat Consumer Price, escludendo dal paniere dei beni il tabacco: questo stesso indice viene a essere calcolato in relazione alle performance dei prezzi al consumo all’interno dell’eurozona e poi viene pubblicato a cadenza mensile dall’Eurostat, l’istituto comunitario che si occupa appunto di statistiche.

Gli interessi dovranno essere pagati ogni singolo anno alla data del 7 settembre, quindi vi saranno cinque occasioni per porre in essere questa specifica operazione. Fra due giorni scadrà il periodo di sottoscrizione, mentre sono già note le valutazioni che sono state espresse dalle principali agenzie di rating: nel dettaglio, Standard & Poor’s e Fitch si sono sbilanciate con un giudizio pari ad A, mentre Moody’s valuta la società garante ed emittente con un A2.

Lascia un commento