Su quali mercati emergenti investire nel 2013 secondo Ubs

Quando manca ormai meno di un mese alla conclusione del 2012, le case d’affari e le investment bank più importanti al mondo stanno cominciando a delineare gli scenari macroeconomci e di investimento per il nuovo anno. A quanto pare è opinione comune che i mercati emergenti resteranno ancora un tema caldo per gli investimenti nel 2013, considerando che l’Europa dovrebbe mostrare ancora una crescita negativa o poco sopra lo zero e gli Stati Uniti sono attesi ancora in crescita moderata.

Tuttavia, non tutti i mercati emergenti sono uguali. Dopo il boom degli ultimi anni dei BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), diventati ormai economie più mature e decise a fare un ulteriore passo in avanti sui livelli dei paesi sviluppati, i gestori internazionali hanno oggi idee più esotiche ma più in generale la parola d’ordine è “selezione”. La maggior parte dei money manager punta ancora con decisione sull’Asia, ma altri ancora vedono di buon occhio l’investimento in Africa e in altri “listini di frontiera”, come ad esempio la Romania e la Croazia.

Secondo la banca d’affari svizzera Ubs, le opportunità maggiori arriveranno ancora da alcuni paesi del blocco dei BRIC. Ad ogni modo gli specialisti della banca hanno individuato alcune idee di investimento per i mercati emergenti nel 2013, dove al primo posto troviamo un po’ a sorpresa l’India. Quest’anno il pil crescerà del 5,5%, ma nel 2013 è atteso al 6,5% e nel 2014 al 7%. Molti gestori hanno evidenziato diversi fattori di rischio nel sub-continente indiano, in primis l’elevato deficit fiscale e delle partite correnti. Tuttavia, Ubs si aspetta una buona crescita della borsa di Mumbay.

Al secondo posto c’è la Cina, che da qualche tempo dà segnali di ripresa economica incoraggianti che potrebbero spingere in forte rialzo i listini azionari, che negli ultimi due anni non hanno fatto molto bene. Poi troviamo la Russia, anche se resta l’incognita legata all’andamento del prezzo del petrolio. Piacciono anche il Sudafrica e la Corea del Sud, che ha il listino azionario con il p/e meno caro tra gli emerging markets (p/e di 8). Altre idee di investimento riguardano la Turchia, l’Indonesia, il Perù e la Thailandia.

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