Investimento in borsa consigliato nel 2013 da Banca Ifigest

Molti gestori e analisti finanziari sono convinti che il 2013 sarà un anno di svolta per il mercato azionario, che comunque quest’anno si appresenta a chiudere in territorio positivo. Gli esperti ritengono che il contesto di financial repression e di tassi reali di mercato negativi spingerà gli investitori a caccia di rendimenti più elevati. Le opportunità maggiori arrivano dalle borse, in particolare quelle europee, che negli ultimi mesi hanno vissuto alti e bassi a causa della crisi dell’euro.

Secondo Tommaso Federici, responsabile delle gestioni di Banca Ifigest, intervistato da Il Sole 24 Ore, “nel 2013 aumenterà la volatilità dei portafogli, ma l’unico modo per avere un reddito interessante sarà puntare sull’azionario”. L’esperto presenta le sue linee di investimento, che vanno dalla più aggressiva a quella bilanciata e quella più prudente. Anche nella versione più soft, il guru di Banca Ifigest ritiene che l’azionario debba avere un peso del 18% in un portfolio ideale. Il peso sale al 27% nel portfolio bilancio e all’84% nel portafoglio aggressivo.

Per puntare sulle azioni viene consigliato l’acquisto delle singole azioni, fondi specializzati ed Etf. L’esperto punta sull’economia italiana come possibile sorpresa del 2013 e come “possibile motore dello sviluppo continentale”. La view molto positiva sull’Italia va un po’ controcorrente rispetto alle stime di consenso, soprattutto alla luce dei recenti dati macroeconomici e a seguito dello scoppio della crisi politica con le dimissioni di Mario Monti. Il gestore si aspetta che nel 2013 possa avvenire un allentamento della stretta creditizia, la ripresa del ciclo degli investimenti e la ricostituzione delle scorte.

Lo specialista di Banca Ifigest si aspetta un inizio 2013 positivo per Wall Street se la vicenda del fiscal cliff sarà gestita bene. Ottimismo anche per Cina e Brasile. Il gestore ritiene che nel primo trimestre del 2013 potrebbe però esserci ancora una volatilità elevata, ma poi le borse dovrebbero iniziare a scontare la fine del clico economico negativo. Il gestore punta molto sulle azioni con ottimo cash flow, alti dividendi e regolarità nel pagamento delle cedole. Le borse di Italia e Spagna restano quelle più sottovalutate.

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