Dove investire in borsa nel 2013 secondo Morgan Stanley

La banca d’affari americana Morgan Stanley ha stilato la classifica dei 10 migliori mercati azionari europei, che nel corso del 2013 dovrebbero registrare una performance superiore alla media. I cinque criteri utilizzati dagli esperti della banca per capire come investire in borsa nel 2013 sono: valutazione, scostamento del benchmark, congiuntura, redditività, rischio macroeconomico. Finora, a causa delle tensioni sull’area euro, i listini azionari europei hanno reso mediamente meno del 5% mentre le borse nordamericane più del 12%.

Secondo Morgan Stanley sulla performance delle borse europee hanno un impatto negativo alcuni fattori-chiave, come le aspettative di bassa crescita degli utili e l’aumento del rischio-paese dopo il caso di Cipro e la prolungata crisi politica italiana. Morgan Stanley ritiene che il fattore che spingerà moderatamente al rialzo le borse europee sarà la liquidità fornita dal contesto di politica monetaria espansiva nel Vecchio Continente e l’aumento dei flussi dei fondi azionari. Tra l’altro, la maggior parte dei gestori mondiali ritengono le azioni più interessanti dei bond nel 2013.

L’Italia viene esclusa dalle prime 10 posizioni. E’ solo 16-esima, addirittura dietro la Grecia. Secondo Morgan Stanley pesano le aspettative sugli indicatori di redditività e sull’andamento dell’economia. Al primo posto della classifica delle borse europee più interessanti c’è la Svizzera. Investire sulla borsa di Zurigo nel 2013 sarà una scommessa vincente secondo la banca americana, grazie a un’elevata redditività e a fronte di un rapporto p/e appena inferiore a 20. Da inizio anno l’indice Smi di Zurigo guadagna il 15,8%. Al secondo posto c’è il Regno Unito, nonostante di recente abbia perso la Tripla A di Moody’s.

Al terzo posto troviamo l’Austria, al quarto la Germania. La borsa di Francoforte dovrebbe essere ancora una scommessa vincente, grazie anche a un p/e di 11,3 non particolarmente elevato. Al quinto posto c’è la Norvegia, al sesto la Svezia, mentre al settimo posto c’è il Belgio nonostante la bassa capitalizzazione del listino di Bruxelles. All’ottavo posto troviamo la Finlandia, al nono posto la Danimarca e al decimo posto la Spagna (unica nella top ten tra i Piigs).

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