Facebook arriverà a 25 dollari?

L’IPO di metà maggio che doveva rilanciare il Nasdaq e l’intero settore hi-tech aprendo nuove strade per il futuro della Borsa continua a rivelarsi uno dei più grandi fallimenti della storia recente.

L’avvio positivo è durato poche ore e subito dopo sono arrivate le vendite, in una giornata che verrà ricordata per i problemi tecnici e per la disonestà di Morgan Stanley (che si è occupata del collocamento) sulla diffusione delle notizie e delle aspettative legate al social network.

MORGAN STANLEY HA GUADAGNATO 100 MILIONI DAL CROLLO DI FACEBOOK IN BORSA

Morgan Stanley ha già accolto la causa lanciata dagli investitori che si sono sentiti “fregati” sia per la diffusione delle notizie con ritardo, sia per i disservizi legati agli ordini sul Nasdaq, che per una buona mezz’ora sono rimasti bloccati.

MORGAN STANLEY RIMBORSA L’IPO FACEBOOK

Da ieri il titolo è sceso sotto i 30 dollari per azione; la “scivolata” ha spinto il book di negoziazione a sfiorare 29.23 totalizzando in chiusura di giornata una performance negativa del 23% dal collocamento ad oggi, che corrisponde ad una capitalizzazione di 79.7 miliardi di dollari contro i 104.1 miliardi di dollari registrati al momento del collocamento.

Le previsioni per il colosso subiscono intanto un’altra revisione; secondo gli analisti infatti il titolo continua a scendere perchè il valore giusto delle azioni del social network si aggira intorno ai 25 dollari USA, che ora diventano il target price attuale.

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