Facebook delude in Borsa?

Il mercato ci ha abituato negli ultimi tempi a sorprese e dati contrastanti; si prenda per esempio le emissioni di titoli di Stato in Italia ed in Spagna, dove una buona domanda non riesce più a far scendere i rendimenti come succedeva fino a pochi mesi fa’, ed un buon collocamento non risolve la giornata sul mercato azionario.

Allo stesso modo oltre oceano ci sono sorprese, anche se di diversa entità; l’IPO di Facebook ha lasciato l’amaro in bocca in una buona fetta di investitori, non tanto per l’apertura ritardata delle contrattazioni (per motivi tecnici, secondo la stampa specializzata) quanto per l’andamento delle azioni deludente sotto certi aspetti.

Dopo il collocamento delle azioni di Facebook sul Nasdaq al prezzo di 38 dollari l’una, le contrattazioni hanno spinto al rialzo il prezzo fino a superare il 13% di guadagno in pochissimo tempo. Qualcosa poi è andato storto, secondo la stampa; il prezzo è crollato ritornando in prossimità del valore iniziale, andando poi a chiudere la giornata con un misero rincaro di 0.23 dollari per azione.

Il sostegno post-crollo è arrivato dagli investitori che hanno sottoscritto l’IPO e non potevano veder crollare le proprie azioni sotto il prezzo di collocamento; la speculazione rialzista di inizio giornata è risultata essere altrettanto fuori luogo ed ora si rimanda tutto ai prossimi giorni.

FACEBOOK DEBUTTA IN BORSA MA CHIUDE IN RIALZO APPENA DELLO 0,61%

L’alta volatilità caratteristica del settore si riversa quindi anche dove sembrava ci fossero certezze, ricordando a tutti che il mercato azionario è, per certi versi, imprevedibile e le sorprese arrivano anche dove sembra vi siano solo certezze.

Nei prossimi giorni si definirà una media che corrisponderà al valore di supporto di Facebook e questo verrà poi preso in considerazione dalla prossima ottava per il trading di medio termine.

FACEBOOK SI QUOTERA’ AL NASDAQ CON SIMBOLO FB

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