Migliori fondi per investire sulla borsa di Tokyo

Il boom della borsa giapponese è una delle grandi sorprese di inizio 2013. L’indice azionario Nikkei-225 della borsa di Tokyo ha già guadagnato il 18% circa, ma da novembre scorso la performance sfiora uno strabiliante 40%. Dopo anni di letargo, caratterizzati da alti e bassi a causa dei problemi strutturali dell’economia nipponica, a dicembre scorso c’è stata la svolta. Shinzo Abe, leader nazionalista di centro-destra, ha vinto nettamente le elezioni e inaugurato un nuovo corso per la politica economica del paese del Sol Levante.

Abe ha annunciato un piano di rilancio basato sulla lotta alla deflazione e sulla svautazione dello yen. Ha spinto la Bank of Japan a intraprendere una politica monetaria più aggressiva, spingendo tra l’altro per un cambio al vertice della stessa BoJ. Lo yen debole ha favorito le aziende nipponiche dedite all’export, rilanciandole con decisione in borsa. Da inizio anno molti fondi di investimento hanno ottenuto rendimenti in doppia cifra, che diventando in certi casi straordinari su un arco di tempo a 36 mesi.

GIAPPONE: RATING TAGLIATO AD A+ DA DAGONG

Il fondo Parvest Equity Japan Small Cap Classic ha messo a segno un guadagno del 50% a tre anni, M&G Japan Smaller Companies il 44%, Aberdeen Global Japanese Smaller Companies il 42%, Invesco Japanese Equity Advantage Fund il 40%. Le performance a un anno sono mediamente comprese tra il 15% e il 20%. Nel breve periodo, però, i gestori invitano alla prudenza in quanto la valutazione dei titoli nipponici è diventata meno conveniente. Considerando il rapporto prezzo/utili, il mercato azionario giapponese appare tra i più cari al mondo.

CHE COS’E’ LA GUERRA DELLE VALUTE?

Tuttavia, c’è da dire che storicamente è sempre stato così. Oggi il p/e medio si aggira intorno a 21 volte gli utili attesi quest’anno, contro un 20 di Wall Street e un 16 dell’Europa. Monica Defend di Piooner Investments ritiene che entrare oggi a questi prezzo non è molto conveniente, ma suggerisce di puntare sul Giappone con un’ottica di lungo termine. Carmignac consiglia di investire il 10% del portafoglio sull’azionario nipponico, scelta condivisa anche da Piooner Investments.

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