EuroMot: pronte due emissioni in lira turca e real brasiliano

Il gruppo bancario tedesco Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sono ancora una volta i protagonisti della nuova emissione obbligazionaria dell’EuroMot: più precisamente, i due bond in questione sono focalizzati su due valute di cui non si parla molto spesso, vale a dire la lira turca e il real brasiliano. Cerchiamo di comprendere meglio i dettagli dell’offerta. Il prodotto relativo a KfW prevede anzitutto un rendimento dell’8% e una scadenza fissata ad aprile del 2014 (il codice Isin di riferimento è XS0612210772), mentre lo strumento collegato alla Bers avrà una maturazione simile e un ritorno economico leggermente superiore (9%): in questo secondo caso, tra l’altro, l’Isin che interessa all’investitore è XS0618983950.


Queste negoziazioni borsistiche verranno avviate a partire dalla giornata di domani, dunque occorrerà concentrare l’attenzione su un determinato segmento dello stesso EuroMot, ovvero quello che comprende la classe di euro-obbligazioni, le Asset Backed Securities (Abs), i titoli di emittenti esteri e altri titoli di debito. Detto che i sistemi di regolamento saranno i consueti Euroclear e Clearstream, bisogna sottolineare come la liquidazione dei bond in questione potrà avvenire il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Cosa c’è da dire, invece, in relazione alle due monete sopracitate? La nuova lira turca esiste ormai da cinque anni e deve lottare da sempre con l’inflazione che flagella la Turchia stessa: l’ultimo tasso di cambio prevede che per ottenere un euro siano necessarie 2,29 lire.

Il real brasiliano (il cambio è molto simile a quello precedente, visto che ci voglio 2,38 reais per un euro) beneficia invece della costante crescita di una delle principali economie emergenti, quella brasiliana appunto. Nel primo caso, il quantitativo minimo di ogni proposta ammonta a circa 200mila lire turche, con uno scostamento dei prezzi tra le proposte in acquisto e quelle in vendita di cento centesimi al massimo, con dei valori identici anche nella denominazione sudamericana.

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