I nuovi bond governativi di Olanda e Romania

Olanda e Romania, il Nord e l’Est del continente europeo, sono state accomunate ieri dal lancio di titoli obbligazionari di tipo governativo: quali sono state le caratteristiche principali di questi strumenti finanziari? Anzitutto, c’è da dire che la Dutch State Treasury Agency è stata protagonista dell’emissione di 3,5 miliardi di dollari in nuovi bond, prodotti che prevedono un rendimento pari a 0,25 punti percentuali e la scadenza triennale (settembre del 2015 per la precisione). Le intenzioni iniziali del governo di Amsterdam erano quelle di puntare su due miliardi di dollari, ma poi l’importo è stato opportunamente aumentato.

L’allocazione, poi, ha riguardato al 75% gli investitori che fanno affidamento sul denaro reale, vale a dire quei soggetti che di solito acquistano e detengono il loro debito per un periodo piuttosto lungo, spesso fino alla scadenza. Il 2012 olandese era stato caratterizzato a febbraio dal lancio di un bond inaugurale denominato in dollari americani, per un ammontare complessivo di 3,275 miliardi e una durata di cinque anni. La tripla A del rating è senza dubbio una buona garanzia in questo senso. Passando invece a parlare della Romania, c’è da sottolineare come il governo di Bucarest sia riuscito ad attrarre 750 milioni di euro dai mercati esteri, grazie alla riapertura dei bond denominati in euro e messi a disposizione dal ministero delle Finanze.

Il ritorno economico in questione è pari al 5,15%, con la scadenza fissata al mese di giugno del 2018. Il programma in questione è stato approntato per accrescere il più possibile le riserve straniere; come confermato dal Tesoro rumeno, tale tasso di interesse può essere confrontato con quello dello stesso periodo di un anno fa, quando le obbligazioni furono emesse per un totale di 1,5 miliardi di euro, un rendimento di 5,25 punti percentuali e una scadenza quinquennale. I mercati locali, invece, sono riusciti a garantire al paese quasi nove miliardi di euro.

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