La Romania emette un bond a sette anni

La Romania ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di euro in titoli obbligazionari che rappresentano il proprio debito: si tratta della prima emissione di tale tipo per il paese dell’Europa orientale, ma in realtà bisogna precisare che già settembre si era caratterizzato per i nuovi bond governativi di Olanda e Romania. Il governo di Bucarest ha garantito in questo caso un rendimento pari a 5,04 punti percentuali, con i titoli in questione che beneficiano di una scadenza fra sette anni esatti. Inoltre, lo spread rispetto ai tassi midswap è quantificabile in 370 punti base per la precisione. Perché si è giunti a una simile cessione obbligazionaria?

Volendo essere ancora più dettagliati, c’è da sottolineare come la vendita sia una conseguenza degli ultimi appelli del Fondo Monetario Internazionale. In effetti, l’organismo di Washington ha pregato vivamente i vertici rumeni di fare qualche progresso in più per quel che concerne la ristrutturazione economica del paese, evidentemente non ancora a livelli che si possono considerare soddisfacenti. Il Fondo, inoltre, ha anche avvertito della pericolosità delle tensioni politiche tra la coalizione di governo e il presidente, un nervosismo che può far deragliare la ripresa prima delle elezioni parlamentari del prossimo mese di dicembre.

Il debito della Romania viene attualmente valutato da Moody’s un gradino al di sopra del livello “spazzatura” (junk), come anche da Fitch, mentre Standard & Poor’s ha deciso di puntare su un livello inferiore rispetto all’investment grade, segno che c’è molta strada in salita ancora da percorrere. Anche a livello monetario le cose non vanno benissimo, tanto è vero che a fine settembre il leu si è deprezzato ai livelli di un mese prima. Questo bond giungerà a maturazione nel mese di novembre del 2019 e ha già potuto contare sulla cura e sulla gestione di diversi istituti di credito, vale a dire Barclays, Citigroup, Deutsche Bank e Hsbc. Ora, bisognerà vedere quanto sarà alto l’interesse degli investitori.

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