Primo bond in dollari del 2013 per la Romania

La Romania ha fatto sapere di aver fissato a 1,5 miliardi di dollari la sua prima vendita di titoli obbligazionari in valuta americana di quest’anno: in pratica, il governo di Bucarest ha deciso di offrire dei rendimenti inferiori rispetto a quelli dei titoli ungheresi. L’obiettivo di questa cessione è facilmente intuibile, vale a dire la ricerca di finanziamenti per coprire il deficit di bilancio, ma anche per gestire il debito in scadenza a costi più bassi (vedi anche I nuovi bond governativi di Olanda e Romania). Nello specifico, il paese dell’Europa orientale sta mettendo a disposizione bond a dieci anni e con un ritorno economico pari a 4,5 punti percentuali.

La Romania emette un bond a sette anni

La Romania ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di euro in titoli obbligazionari che rappresentano il proprio debito: si tratta della prima emissione di tale tipo per il paese dell’Europa orientale, ma in realtà bisogna precisare che già settembre si era caratterizzato per i nuovi bond governativi di Olanda e Romania. Il governo di Bucarest ha garantito in questo caso un rendimento pari a 5,04 punti percentuali, con i titoli in questione che beneficiano di una scadenza fra sette anni esatti. Inoltre, lo spread rispetto ai tassi midswap è quantificabile in 370 punti base per la precisione. Perché si è giunti a una simile cessione obbligazionaria?

I nuovi bond governativi di Olanda e Romania

Olanda e Romania, il Nord e l’Est del continente europeo, sono state accomunate ieri dal lancio di titoli obbligazionari di tipo governativo: quali sono state le caratteristiche principali di questi strumenti finanziari? Anzitutto, c’è da dire che la Dutch State Treasury Agency è stata protagonista dell’emissione di 3,5 miliardi di dollari in nuovi bond, prodotti che prevedono un rendimento pari a 0,25 punti percentuali e la scadenza triennale (settembre del 2015 per la precisione). Le intenzioni iniziali del governo di Amsterdam erano quelle di puntare su due miliardi di dollari, ma poi l’importo è stato opportunamente aumentato.