La Polonia torna a emettere degli eurobond

La Polonia ha concretizzato la prima cessione pubblica di eurobond degli ultimi cinque mesi: si tratta di una emissione che prevede un importo pari a 1,5 miliardi di euro, con la scadenza fissato all’inizio del 2023 e un rendimento che è 195 punti base superiore al tasso mid-swap. Tale spread rappresenta inoltre il valore più basso per quel che concerne una vendita simile da parte del governo di Varsavia, più precisamente in relazione a quanto avvenuto nell’ultimo anno; nel frattempo, il ritorno economico relativo agli altri eurobond già attivi e previsti in scadenza nel 2022 è calato di quattro punti base, attestandosi a quota 3,69 punti percentuali.

LA POLONIA SCEGLIE I FRANCHI SVIZZERI PER I PROPRI BOND

Il paese dell’Europa orientale si è rivolto al mercato in questione dopo aver selezionato una opzione ben precisa, vale a dire quella che prevede la cessione di molto debito nell’immediato. In pratica, si tratta di una sorta di protezione preventiva nell’eventualità la vicina eurozona dovesse peggiorare le proprie condizioni di salute. I prezzi del debito polacco sono aumentati proprio in seguito all’ultimo annuncio di Mario Draghi, numero uno della Banca Centrale Europea, visto che quest’ultimo ha confermato il proprio impegno a fare di più per gli stimoli economici alla regione. Secondo la maggior parte degli analisti finanziari, inoltre, si sta facendo di tutto pur di migliorare il sentimento generale degli investitori.

LA POLONIA EMETTE UNA NUOVA TRANCHE DI SAMURAI BOND

La nazione ha già provveduto a mettere a disposizione dei titoli obbligazionari denominati in euro (ricordiamo che qui ha valore lo zloty) per 750 milioni complessivi: la scadenza in questione è di tipo quinquennale (marzo del 2017 per la precisione), senza dimenticare i 527 milioni di euro relativi agli strumenti che giungeranno a maturazione nel febbraio del 2022 e con uno spread di 242 punti base. La gestione dell’ultima vendita è stata affidata a un nutrito pool di banche, composto da Barclays, Citigroup, Ing Groep e Erste Group.

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