La Polonia lancia un nuovo bond a dodici anni

Il governo polacco ha provveduto a emettere 1,75 miliardi di euro in titoli obbligazionari a dodici anni: si tratta di una operazione finanziaria che è finalizzata a completare il finanziamento del deficit di quest’anno, oltre al soddisfacimento delle necessità economiche del 2013, con i rendimenti che sono ormai a livelli molto bassi. La Polonia è tornata a emettere eurobond qualche mese fa, in questo caso, al contrario, si fa riferimento a strumenti che giungeranno a maturazione nel luglio del 2024, con un ritorno economico pari a 3,385 punti percentuali, vale a dire 143 punti base al di sopra del tasso midswap.

La scelta di Varsavia è ricaduta sulle obbligazioni per tentare di sfruttare al massimo il vantaggio dei bassi costi di indebitamento, come ha voluto sottolineare anche Piotr Marczack, a capo del dipartimento del debito pubblico del locale Ministero delle Finanze. Tra l’altro, questa cessione segue di un solo giorno quella della Repubblica Ceca, con il governo di Praga che ha lanciato titoli decennali per un importo complessivo di 750 milioni di euro e con un rendimento 116 punti base superiore ai midswap già citati in precedenza. Per il momento, inoltre, la Polonia beneficia di un rating che secondo Moody’s è pari ad A2, il secondo “gradino” dell’affidabilità buona di un investimento, oltre che un livello al di sotto di quello ceco.

Nel corso di quest’anno, poi, la Polonia ha scelto anche i franchi svizzeri per i propri bond. Nel frattempo, il ritorno economico dei prodotti che scadranno nel 2023 e che sono denominati in euro è aumentato di due punti base (+0,02%), attestandosi al 3,07% presso la Borsa di Varsavia. La scelta del paese di velocizzare i prestiti è dettata dal fatto di voler avere una sorta di assicurazione nel caso in cui la crisi dell’eurozona dovesse peggiorare ulteriormente. La gestione dei bond polacchi è stata curata da Commerzbank, Hsbc, Ing Groep e Société Générale.

Lascia un commento