Asta di bond a dieci e venti anni per lo Sri Lanka

Il governo dello Sri Lanka ha provveduto a emettere titoli obbligazionari a dieci anni che beneficeranno di un rendimento del 10,25%, oltre a bond ventennali con un ritorno economico di undici punti percentuali: l’asta in questione risale a qualche giorno fa, come annunciato ufficialmente dall’ufficio che si occupa proprio del debito statale. Nel dettaglio, le due offerte prevedono un importo pari a un miliardo di rupie per quel che concerne gli strumenti in scadenza nel 2022 (circa 6,6 milioni di euro), mentre l’ammontare complessivo dell’emissione che giungerà a maturazione nel 2032 è stato fissato a 1,02 miliardi di rupie cingalesi.

Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come i titoli a lungo termine siano stati offerti nel mercato di riferimento a circa tredici punti percentuali nel corso del mese di gennaio, dunque vi è stata una leggere flessione verso il basso. Quando si fa affidamento su scadenze superiori ai quindici anni, di solito si dice che i prodotti finanziari coinvolti sono ceduti per ottenere delle risorse pubbliche, tra cui si possono includere i fondi pensionistici di quei cittadini che lavorano nel settore privato e che sono gestiti dai dipendenti statali. Negli anni passati, lo stesso Sri Lanka ha adottato spesso questa soluzione, sfruttando in particolare dei tassi al di sotto di quello di inflazione.

Allo stato attuale delle cose, la banca centrale del paese asiatico ha comunque mantenuto l’andamento dei prezzi al consumo a livelli più bassi grazie a una migliore politica monetaria. L’ultima asta di bond simili era avvenuta lo scorso 13 gennaio. In quella occasione, ci si affidò invece a dei titoli obbligazionari a due anni e in scadenza proprio nel corso di questo mese, con un rendimento complessivo del 9,45%, mentre un’altra emissione riguardò una scadenza a quattro anni e un ritorno pari a 9,55 punti percentuali, senza dimenticare la maturazione prevista per il mese di luglio del 2018 (9,75%).

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