Dopo dieci anni Nike torna a sondare il mercato obbligazionario

nike5-250x150Proprio ieri Nike, colosso mondiale dell’abbigliamento sportivo, ha annunciato l’emissione di titoli obbligazionari per un importo totale di un miliardo di dollari (vedi anche Il titolo Nike sale fino ai livelli del 2011). Per la multinazionale di Beaverton si tratta di un evento a dir poco storico, in quanto è la prima volta dopo ben dieci anni che fa il suo ingresso nel mercato dei bond. La vendita in questione segue di pochi giorni l’annuncio della scorsa settimana, quando l’azienda americana ha fatto sapere di voler costruire due nuovi edifici presso il suo quartier generale.

JPMorgan Chase offre bond ipotecari in due tranche

JPMorgan Chase ha emesso ieri 571 milioni di dollari in bond ipotecari: si tratta della prima vendita di tali strumenti finanziari, più precisamente di titoli che non sono garantiti dal governo, dal 2007 (vedi anche JPMorgan Chase emette un miliardo di bond ipotecari). Volendo essere ancora più precisi, tale offerta è stata suddivisa in due tranche distinte. La prima, di importo pari a 244,4 milioni di dollari, si riferisce a obbligazioni in scadenza tra 20 e 30 anni, con un tasso fisso dell’1,6% superiore rispetto al benchmark, per un rendimento complessivo del 2,25%.

I nuovi bond a tre anni di Citigroup

La banca americana Citigroup, terzo maggior istituto di credito degli Stati Uniti per quel che riguarda il volume totale di assets finanziari, ha appena emesso titoli obbligazionari per un importo complessivo di 1,5 miliardi di dollari. Nel dettaglio, si tratta di bond che giungeranno a scadenza fra tre anni esatti, con l’offerta in questione che è stata divisa in due tranche distinte (vedi anche Citigroup è già alla terza emissione obbligazionaria del 2012). In pratica, la banca newyorkese ha lanciato sul mercato 850 milioni di dollari per quel che concerne dei titoli che andranno a rendere l’1,3%, vale a dire novantasei punti base (+0,96%) al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro americano.

Emissione obbligazionaria in due parti per Philip Morris

Il colosso americano del tabacco Philip Morris International è stato protagonista dell’emissione di due tranche di titoli obbligazionari: il prezzo di tali offerte di bond è stato aumentato fino a due miliardi di euro da parte della multinazionale newyorkese, stando almeno alle prime indiscrezioni. Sono inoltre tre gli istituti di credito che si sono occupati dell’operazione di cui si sta parlando, vale a dire Crédit Suisse, JPMorgan e Royal Bank of Scotland (vedi anche Il rally dei Tobacco Bond americani). Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche più interessanti di questi strumenti finanziari per gli investitori.

Nuova asta di bond per la Nigeria

Il Debts Management Office nigeriano ha garantito una nuova emissione di titoli obbligazionari per quel che riguarda la nazione africana (vedi anche Bond sovrani a 5 e 10 anni per la Nigeria). L’annuncio odierno a che fare con un importo complessivo pari a settanta miliardi di naira (340 milioni di euro per la precisione): le scadenze scelte in questo senso sono ancora una volta due, vale a dire cinque e dieci anni. Ci si può fidare di questi strumenti finanziari messi a disposizione dal governo federale di Abuja? Come sottolineato dallo stesso Dmo nella sua circolare relativa all’offerta di marzo, le due tranche giungeranno a maturazione, rispettivamente nell’aprile del 2017 e nel gennaio del 2022.

I nuovi bond di American Airlines sono garantiti dai Boeing

American Airlines, tra le più celebri compagnie aeree al mondo (nonostante sia in bancarotta), ha offerto titoli obbligazionari per un importo pari a 663,4 milioni di dollari. Il vettore a stelle e strisce, prossimo a una fusione con un gruppo importante come Us Airways, ha deciso di garantire questi strumenti finanziari proprio con i suoi mezzi (vedi anche American Airlines venderà titoli senior per un miliardo di dollari). L’emissione di cui si sta parlando prevede due tranche per la precisione. In effetti, 506,7 milioni di dollari del totale citato in precedenza si riferiscono a certificati di classe A e in scadenza nel luglio del 2025, per una durata complessiva di dodici anni quindi.

I bond municipali del Maryland per affrontare il Sequester

Quasi settecento milioni di dollari: è questo l’importo scelto dallo stato americano del Maryland per la sua vendita di bond municipali, operazione finanziaria che ha appunto coinvolto 693 milioni (vedi anche La California sta preparando la sua emissione di bond). La cessione di debito da parte del governo di Annapolis è la conseguenza diretta dell’avvio dei tagli automatici della spesa federale in tutti gli Stati Uniti, quello che è stato ribattezzato come “sequester”, una vera e propria minaccia per la prima economia internazionale e il suo settore della difesa.

Whirlpool emette obbligazioni a dieci e trent’anni

Whirlpool Corporation, azienda statunitense che ha fatto la sua fortuna nel settore degli elettrodomestici, ha deciso di lanciare sul mercato obbligazionario bond per un importo complessivo di cinquecento milioni di dollari. L’offerta del colosso di Benton Harbor include, in particolare, un debito aziendale che per la prima volta in assoluto da quasi tre decenni a questa parte beneficia di una scadenza a trenta anni. Cerchiamo di capire meglio che cosa è stato messo a disposizione dalla compagnia americana.

La California sta preparando la sua emissione di bond

Lo Stato della California dovrebbe emettere con tutta probabilità quest’anno dei bond in due tranche distinte: l’importo di cui si parla è pari a sette miliardi di dollari, con la prima metà della vendita che avrà luogo nel giro di pochi mesi. Come ha spiegato Bill Lockyer, tesoriere dello stato federale americano, si sta ancora lavorando in maniera molto minuziosa con le agenzie del dipartimento della Finanza, in modo da determinare le specifiche necessità di capitale per quel che concerne la prossima primavera.

Ibm rispolvera i bond a tasso variabile dopo due anni

International Business Machines Corporation, meglio nota come Ibm, sta pianificando la vendita di titoli obbligazionari in una offerta che potrà beneficiare di due parti distinte: il colosso informatico di Armonk ha infatti deciso di puntare sulla prima emissione di strumenti finanziari a tasso variabile degli ultimi due anni. In effetti, si può risalire fino all’estate del 2011 per scoprire che la stessa Ibm stava vendendo bond quinquennali per ripianare il proprio debito. L’obiettivo attuale della multinazionale americana è sostanzialmente quello di affidarsi a bond a tasso variabile che giungeranno a scadenza nel 2015 (la durata è dunque biennale).

Gazprom lancia sul mercato bond a sette e quindici anni

Il colosso russo del gas e del petrolio Gazprom ha appena venduto la tranche di bond che può vantare la scadenza più lunga: in particolare, la compagnia ha deciso di sfruttare al massimo il vantaggio della domanda che gli investitori stanno ampliando per quel che concerne i corporate bond. Che tipo di opportunità può essere questa? Se n’è parlato anche verso la fine dello scorso anno (Investire in Gazprom 2012), ma cerchiamo di capire quali sono le prospettive per quel che riguarda il 2013. La preparazione dell’offerta ha riguardato due distinte scadenze, quella a sette e quella a quindici anni, ma sempre con la denominazione in dollari americani.

Dopo due anni il Marocco torna a emettere obbligazioni

Denominazione in dollari e due tranche ben distinte: sono queste le due caratteristiche principali dell’ultima offerta di bond parte del Regno del Marocco. Nel dettaglio, la nazione africana si è cimentata in una vendita di 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, una proposta che mancava dal mercato da ben due anni. Giusto un mese fa si è capito dove investire in Africa, almeno secondo Swiss&Global Am, ora c’è un’occasione importante da sfruttare. La lunga assenza è finalmente finita dopo che il governo di Rabat ha compreso di poter ripetere i trend di offerte sovrane simili, cercando di fornire un’utile indicazione per quel che concerne la forte domanda proveniente dagli investitori finanziari.

Shell emette obbligazioni a tre e dieci anni

Il colosso petrolifero Royal Dutch Shell ha emesso due tranche di titoli obbligazionari, per un importo complessivo di 1,75 miliardi di dollari: la scelta è ricaduta su dei bond a tre anni (scadenza prevista nel 2015), i quali beneficeranno di un rendimento di 0,30 punti percentuali superiore a quello dei medesimi titoli del Tesoro, senza dimenticare la scadenza decennale, il cui spread sarà pari allo 0,75%. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che i ritorni economici effettivi sono pari, rispettivamente allo 0,633% e al 2,363%.

Wells Fargo offre due tranche di bond a tre anni

Wells Fargo & Company, uno tra i più importanti istituti di credito di tutti gli Stati Uniti, ha venduto ben 2,75 miliardi di dollari in obbligazioni triennali, includendo in questa offerta anche una quotazione a tasso fisso gestita a metà per la precisione: la banca americana ha approfittato immediatamente della recente pubblicazione dei profitti del primo trimestre di questo 2012 (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo), visto che sono stati registrati ben tredici punti percentuali di incremento da questo punto di vista. Ebbene, entrando maggiormente nel dettaglio della cessione obbligazionaria, c’è da dire che due miliardi di dollari dell’importo complessivo hanno riguardato un tasso fisso pari a 1,5 punti percentuali, vale a dire 115 punti base al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.