Strategie di investimento di Société Générale per fine 2012

Secondo Roland Kaloyan, strategist di Société Générale, l’attuale driver che indirizza le scelte degli investitori è la politica monetaria delle principali banche centrali mondiali, che ha creato uno scenario di “guerra economica basato sul quantitative easing”. Partendo da questo presupposto si muove anche il portfolio della banca francese Société Générale, che per i prossimi tre mesi dell’anno preferisce diminuire l’esposizione sulle borse americane per aumentare la quota da investire sui mercati azionari europei.

Lo strategist di SocGen fa notare come Wall Street sia molto vicina ai massimi del 2007, mentre le borse europee, quella di Tokyo e di Shanghai restano ancora sottovalutate. SocGen vuole investire il 10% del portfolio in azioni europee, mentre l’8% è destinato alla borsa giapponese. Complessivamente SocGen investe il 38% del portfolio in capitale di rischio a livello globale. L’esperto ritiene che anche l’obbligazionario europeo possa offrire ottimi spunti per il futuro, grazie agli interventi e alle dichiarazioni recenti del presidente della Bce Mario Draghi.

SocGen guarda con interesse ai bond governativi della periferia europea. In primis vengono ritenute un’ottima opportunità di investimento le scadenze fino al 2015 dei bond spagnoli. I bond governativi hanno una quota del 20% del paniere. Il gestore ha grande fiducia anche sui Btp italiani, ma fa notare come le migliori opportunità sull’obbligazionario si trovino nei corporate bond. Nel portafoglio di SocGen questa asset class è sovrappesata e supera con il 22% del paniere la quota dedicata ai bond governativi. In particolare Kaloyan punta sui bond ad alto rendimento, che dovrebbe avvantaggiarsi molto grazie al clima di “risk on” presente sui mercati.

Tra le quote minori nel portafoglio di SocGen troviamo l’investimento in oro. Secondo lo strategist, “l’aumento della massa monetaria che deriva dalle politiche di quantitative easing produce l’inevitabile effetto di far volare le quotazioni del metallo giallo”. Insomma, secondo Kaloyan assisteremo a un nuovo rally dell’oro nei prossimi tre mesi.

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