Borse record possono nascondere delle trappole?

Eā€™ abbastanza singolare notare come la maggior parte delle borse stia sperimentando un andamento da record, nonostante le prospettive economiche delle principali aree geografiche mondiali non siano particolarmente convincenti. Sembra, quindi, che la finanza stia diventando un mondo a parte, con legami sempre piĆ¹ marginali con lā€™economia reale. Basta osservare lā€™andamento dellā€™economia di alcuni grandi paesi: Germania, Regno Unito, Giappone, solo per citarne alcuni, stanno attraversando una fase di rallentamento o di contrazione dellā€™attivitĆ  economica. E le borse? Tutte a livelli record.

Francoforte e Londra sono ai massimi degli ultimi 5 anni, Tokyo ĆØ sui livelli piĆ¹ alti da settembre 2008. CiĆ² vuol dire che le perdite successive al crack di Lehman Brothers e alla crisi dei mutui subprime sono state giĆ  ampiamente assorbite. E che dire di Wall Street? Il Dow Jones ha superato un paio di giorni fa il record assoluto di ottobre 2007 e ieri ha toccato un nuovo massimo di sempre. Lā€™economia americana non ĆØ in contrazione, come in Europa o in Giappone, ma di certo non si distingue per tassi di crescita rilevanti.

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E che dire poi delle borse periferiche europee? Alcune hanno messo a segno performance spettacolari da fine luglio scorso, ovvero da quando Mario Draghi ha rassicurato gli investitori sullā€™integritĆ  dellā€™area euro. Il passo non ĆØ certo quelle delle borse americane, ma stupisce lā€™exploit di piazze finanziarie di paesi fino a qualche tempo fa sullā€™orlo della bancarotta (Grecia e Spagna in primis). Secondo gli esperti il boom delle borse ĆØ favorito dalla grande rotazione degli investimenti verso asset piĆ¹ rischiosi da quelli free risk, una volta appurato che il rischio di break-up dellā€™euro ĆØ ormai alle spalle.

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Inoltre, lā€™enorme liquiditĆ  immessa nel sistema dalle banche centrali favorisce molto gli asset piĆ¹ speculativi, come le azioni. Gli esperti richiamano gli investitori alla prudenza, ma non ci sono indicazioni negative per lā€™investimento in borsa per i prossimi mesi. Certo, siamo su livelli ddi ipercomprato nel breve termine, ma alcuni listini azionari (Italia e Spagna, ad esempio) trattano addirittura a sconto. La prudenza ĆØ dā€™obbligo, ma al momento non ci sono segnali di inversione. Secondo gli esperti, se avverrĆ  un brusco calo dei prezzi dai valori correnti, i settori piĆ¹ colpiti saranno quello tecnologico, bancario e dei consumi discrezionali.

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