FED ed elezioni Olanda spingono economia

Le dichiarazioni della FED ed il rialzo dei tassi di interesse insieme al risultato delle elezioni politiche in Olanda hanno spinto l’economia europea in direzione positiva rispetto ai giorni scorsi dando alle borse dell’Eurozona modo di eseguire delle performance decisamente positive.

La vittoria dei liberali ha fermato il fronte degli antieuropeisti, donando una certa calma agli investitori che hanno poi reagito in modo positivo. Non solo: la Federal Reserve americana ha finalmente confermato, grazie ad un primo rialzo dei tassi di 25 punti base, quella che sarà a quanto pare la sua condotta a prescindere dall’arrivo o meno di una politica seria economica da parte del presidente Donald Trump: paziente ed ottimista. Tra l’altro ha anche indicato come verrà raggiunto un graduale aumento del costo del denaro nel corso del 2017 e del 2018. Oltre a quello avvenuto ieri vi saranno altri due rialzi dei tassi e nel 2018 ve ne saranno altri tre.

Il fattore positivo di tale schema è che la FED, attraverso Janet Yellen, ha confermato come l’istituto centrale cercherà di tollerare in modo maggiore posizionamenti dell’inflazione sopra il 2% (sebbene in modo temporaneo, N.d.R.). Anche l”euro ha reagito in modo positivo, salendo sopra la soglia di 1,07 sul dollaro, con tassi in calo e futures sugli indici Usa in progresso.

Tutte le borse europee oggi, in seguito a questi macro avvenimenti hanno aperto in rialzo e chiuso in positivo toccando vari record personali: il Ftse100 di Londra che ha aggiornato massimi storici, il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi sono stati sui massimi da 15 mesi mentre l’Aex di Amsterdam ha raggiunto i suoi livelli più elevati dal gennaio 2008. Milano stessa ha superato quota 20 mila punti.

 

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