Fed non alza i tassi, ma Wall Street scende

La Fed non aumenta ulteriormente i tassi di interesse ma Wall Street, nel corso del discorso del presidente Jerome Powell, tende al ribasso. Scopriamo insieme il perché.

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La decisione della Fed

Il Federal open market Committee (Fomc) della Fed ha deciso per uno stop al rialzo dei tassi nell’ultima riunione. Questo significa che i governatori responsabili della politica monetaria del paese hanno optato per non spostare questi dall’intervallo contenuto tra il 5,25% e il 5,50%. Parliamo del valore più alto dal 2001.

Anche questa decisione, come tutte le altre, è stata presa in base ai dati relativi all’economia statunitense ottenuti fino a questo momento. Si è trattato di una decisione unanime presa da tutti e 12 membri. Questa nello specifico è la seconda volta, dal marzo 2022, che la Fed decide di fermare l’aumento dei tassi. Nelle altre 11 riunioni, proprio per combattere l’inflazione, la decisione ha sempre puntato sul rialzo del costo del denaro.

Non dobbiamo dimenticare che i tassi di interesse erano stati abbassati nel 2020 per combattere le conseguenze della pandemia di coronavirus. Al momento il vero nemico è l’inflazione e per tale ragione c’è bisogno di seguire una politica monetaria restrittiva.

È necessario comprendere che globalmente, con molta probabilità, i tassi cresceranno ancora entro la fine dell’anno. Tutte le banche centrali si stanno regolando in base ai dati che arrivano mese per mese. Qui è possibile introdurre perché il Wall Street abbia teso a ribasso dopo una particolare affermazione di Jerome Powell.

La reazione di Wall Street

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Questo tipo di reazione è arrivata quando il presidente della Fed ha sottolineato che con molta probabilità i tassi verranno abbassati solamente intorno alla fine del 2024. La borsa ha, con molta probabilità, interpretato in maniera sbagliata le prime parole del responsabile dell’istituto.

E di conseguenza ha reagito poi in maniera differente. Sul breve termine, nel corso della conferenza stampa, l’economista ha spiegato che prima di decidere per i prossimi mesi, ovviamente, la commissione ha necessità di vedere cosa proporranno i dati. È possibile, più in generale, a novembre o dicembre aspettarsi un nuovo rialzo dei tassi.

La Fed deciderà in base a quello che i dati proporranno a livello economico. La situazione europea al momento è completamente diversa. Per ora infatti la BCE, pur basando le sue decisioni sullo stesso sistema, non ha al momento spazio di manovra adeguato per ipotizzare con certezza una pausa nei rialzi.

Non resta per tutti che aspettare i dati economici in arrivo nelle prossime settimane. Solo loro potranno fare maggiore chiarezza.

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