Tassi invariati per la Fed

Il Federal Open Market Committee, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve (la banca centrale statunitense), ha mantenuto i tassi d’interesse invariati, in un livello compreso tra lo 0,00% e lo 0,25%. La decisione da parte del comitato Fed ha così rispettato le precedenti previsioni degli analisti, confermando altresì che l’istituto proseguirà l’acquisto di asset per 85 miliardi di dollari al mese, al fine di supportare la realizzazione delle proprie politiche monetarie.

Stando al comunicato a margine dell’esito della scelta della Fed, i voti favorevoli sarebbero stati undici: unico parere contrario è quello della presidente della Fed di Kansas City Esther George, che ha espresso opinione negativa, ritenendo che la politica espansiva dell’istituto di Washington possa condurre solo a squilibri finanziari (qui invece una considerazione sul potenziale abbassamento dei tassi di interesse secondo la Bce).

Ancora, segnaliamo come nella nota diffusa al termine del meeting, il FOMC abbia precisato che l’economia statunitense sta crescendo ad un ritmo definito “moderato” e che il tasso d’inflazione rimane lievemente al di sotto del target di lungo termine.

Per la prima volta, tuttavia, la Fed dichiara di essere formalmente pronta a modificare l’acquisto di emissioni obbligazionarie (in aumento o in diminuzione): un’eventualità che dovrebbe tuttavia coincidere solo con la variazione della situazione del mercato del lavoro o del tasso d’inflazione. L’annuncio rappresenta sicuramente una considerazione piuttosto interessante, visto e considerato che se la possibilità di rallentare o sospendere l’acquisto di bond (ritenuta più probabile) è un’ipotesi temuta dal mercato finanziario, un allentamento monetario rappresenterebbe sicuramente un’inversione di rotta.

Su base macro, ricordiamo come l’attuale tasso di disoccupazione è al 7,6 per cento, e l’inflazione è all’1,5 per cento: se i dati non scenderanno sotto il 6,5 per cento (il primo) e saliranno oltre il 2,5 per cento (il secondo), è improbabile che la Fed possa adottare una nuova politica.