Bernanke annuncia misura eccezionali

Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha descritto l’attuale situazione economica statunitense e internazionali, preannunciando un sempre più probabile interventi eccezionali che servano a dare un nuovo rilancio alla produttività interna del Paese nordamericano. Le dichiarazioni di Bernanke hanno tuttavia riguardato anche il vecchio Continente, con espressione di profonda preoccupazione l’ervoluzione della crisi nell’eurozona. Cerchiamo di comprendere quali siano le principali linee indicative di Bernanke.

“La situazione economica è lungi dall’essere soddisfacente” – ha dichiarato Bernanke, aggiungendo poi grande preoccupazione per – “la stagnazione del mercato del lavoro”. Il presidente della Federal Reserve ha poi aggiunto come non si possano escludere ulteriori ricorsi a politiche non convenzionali che, anzi, sembrano essere sempre più probabili con il passare delle settimane.

Dalle dichiarazioni di Bernanke emerge altresì una strenua difesa delle politiche di quantitative easing, che la Federal Reserve ha già attuato in due diverse situazioni (pochi giorni fa avevamo ampiamente previsto i nuovi stimoli Federal Reserve). Politiche di allentamento monetario che secondo Bernanke avrebbero aiutato la ripresa sui listini, abbassando i tassi sui Treasury e fornendo un significativo aiuto per l’economia. Ancora, Bernanke ha dichiarato che le politiche di quantitative easing avrebbero mitigato i rischi della deflazione.

Il presidente della Federal Reserve ha infine dichiarato come il mercato immobiliare, la crisi del debito dell’Eurozona e il c.d. fiscal cliff (cioè, in termini più concreti, l’incremento delle tasse e i tagli alla spesa pubblica che prenderanno il via tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013) rappresentano “venti contrari” per l’economia.

Successivamente alle dichiarazioni di Bernanke i mercati hanno reagito un po’ negativamente, con le piazze europee che hanno tuttavia virato in positivo alla fine delle sedute rispettive. In Italia, a Milano, il FTSE MIB ha chiuso con un incremento del 2,16 per cento a quota 15.100 punti. Bene anche le Borse statunitensi, dopo un lungo periodo di incertezza.

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