Borse record possono nascondere delle trappole?

E’ abbastanza singolare notare come la maggior parte delle borse stia sperimentando un andamento da record, nonostante le prospettive economiche delle principali aree geografiche mondiali non siano particolarmente convincenti. Sembra, quindi, che la finanza stia diventando un mondo a parte, con legami sempre più marginali con l’economia reale. Basta osservare l’andamento dell’economia di alcuni grandi paesi: Germania, Regno Unito, Giappone, solo per citarne alcuni, stanno attraversando una fase di rallentamento o di contrazione dell’attività economica. E le borse? Tutte a livelli record.

Euro va bene così secondo Draghi

La Bce ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella zona euro allo 0,75%, ovvero il livello più basso di sempre. Nessuna modifica nemmeno per il tasso sui depositi, che resta allo 0%, e per il tasso marginale che invece è sempre fermo all’1,5%. La decisione della Bce era comunque scontata dagli investitori, che invece si aspettavano qualche indicazione sul cambio dell’euro da parte del governatore dell’Eurotower. Durante la conferenza stampa, Mario Draghi ha parlato dell’andamento dell’euro ma senza esporsi molto con indicazioni precise.

Quali high-yield bond scegliere nel 2013 secondo M&G

Dopo aver chiuso il 2012 con uno anno record, il mercato degli high-yield bond prova a ripetersi anche quest’anno. Negli ultimi dodici mesi la performance per questo comparto ha superato mediamente il 27%, grazie al deciso miglioramento della fiducia degli investitori sugli asset più rischiosi e speculativi che in precedenza avevano sofferto molto il timore di default a catena nell’eurozona e la clamorosa disintegrazione dell’area euro. Da fine luglio è arrivata la svolta con le indicazioni decisive di Mario Draghi a supporto dell’euro.

Banca Mps -2,3% in borsa dopo altolà Bce sui Monti-bond

La Bce sarà sempre più un organo fondamentale per la vigilanza sui maggiori istituti di credito europei. L’Eurotower inizia sin da ora a dare i suoi pareri e ha già acceso un faro sul dossier dei Monti-bond, che Banca Monte dei Paschi di Siena venderà al Tesoro italiano per raccogliere la liquidità necessaria per far fronte alle richieste dell’Eba relativa al rafforzamento del capitale entro la fine del 2012. L’istituto centrale europeo guidato da Mario Draghi preferirebbe un ingresso diretto dello Stato italiano nel capitale della banca senese.

Come investire nel 2013 secondo Financière de L’Echiquier

Sono ormai molte le case di investimento che puntano sull’Europa nel 2013, grazie alle valutazioni a sconto e ai tassi di interesse sui minimi storici. Le azioni europee sono diventate, dunque, l’asset da riscoprire, grazie soprattutto alla credibilità dell’azione della BCE e del suo governatore Mario Draghi. Il gruppo francese Financière de L’Echiquier, che ha masse totali gestite per 4,7 miliardi di euro, privilegia un’esposizione azionaria all’interno dei portafogli ma a una condizione: dare la massima importanza alla selezione dei titoli. Insomma, non tutte le azioni sono uguali.

Salvataggio Euro con piano segreto?

Da quanto la crisi è arrivata nell’Eurozona le notizie ed i “rumors” si sono moltiplicati, tanto da pensare a piani segreti per il ritorno alla Lira in Italia, piani segreti per l’uscita della Grecia e piani segreti per dividere l’Euro.

Oggi, nella giornata in cui si riunisce il G7 in una conferenza telefonica anticipando il G20 previsto tra un paio di settimane in Messico, salta fuori anche la possibilità che vi sia un piano (segreto, ovviamente) per il risanamento dell’area Euro. Secondo la notizia circolata sui principali canali di informazione, sarebbero Mario Draghi (presidente della BCE) , Herman Van Rompuy (presidente dell’UE), Jose Manuel Barroso (presidente della commissione europea) e Jean-Claude Junker (capo dell’Eurogruppo) i quattro che avrebbero intavolato la strada per l’uscita dalla crisi. Bruxelles smentisce, come ha smentito tutte le precedenti voci che negli ultimi cinque mesi hanno accompagnato gli umori del mercato.

Tassi BCE invariati

Ancora nessuna sorpresa dalla BCE; la politica sui tassi dell’Eurozona non sorprende (ne in positivo, ne in negativo) da molto tempo gli investitori che puntano al Vecchio Continente, ed anzi rimandano ancora una volta l’eventuale intervento a data da destinarsi.

La ripresa economica non sta funzionando ed i dati sulla disoccupazione richiederebbero un intervento netto delle istituzioni, anche per il rilancio dei consumi. Alla riunione della BCE, tenuta eccezionalmente in Spagna, seguono i commenti degli analisti di MPS Capital Services:

 non sono attesi cambiamenti al livello dei tassi sebbene le dichiarazioni di Draghi potrebbero risultare più disponibili verso l´ipotesi di ulteriori manovre in futuro tra cui un eventuale taglio del tasso di riferimento e/o una abbassamento del tasso sui depositi allo 0% al fine di disincentivare il deposito della liquidità presso l´Istituto. Il tutto alla luce principalmente delle recenti indicazioni macro non favorevoli soprattutto dagli indicatori prospettici con riferimento anche alla Germania. Lo stesso Draghi potrebbe fornire dettagli sul´ipotesi di patto sulla crescita recentemente menzionata