Euro va bene così secondo Draghi

La Bce ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella zona euro allo 0,75%, ovvero il livello più basso di sempre. Nessuna modifica nemmeno per il tasso sui depositi, che resta allo 0%, e per il tasso marginale che invece è sempre fermo all’1,5%. La decisione della Bce era comunque scontata dagli investitori, che invece si aspettavano qualche indicazione sul cambio dell’euro da parte del governatore dell’Eurotower. Durante la conferenza stampa, Mario Draghi ha parlato dell’andamento dell’euro ma senza esporsi molto con indicazioni precise.

Dopo le dichiarazioni del presidente francese François Hollande, che un paio di giorni fa si è detto preoccupato dell’eccessiva forza dell’euro sui mercati internazionali, chiedendo quindi un intervento dell’Europa per fronteggiare il fenomeno, oggi Mario Draghi ha affermato che l’apprezzamento dell’euro è da leggere come un ritorno della fiducia. Tuttavia, il banchiere italiano ha sottolineato, come avvenne già durante il meeting di gennaio, che “il tasso di cambio non è un obiettivo della politica monetaria”. Secondo Draghi l’euro va bene così, in quanto resta comunque “a ridosso della sua media di lungo termine”.

Tuttavia, il numero uno della Bce ha affermato che terrà d’occhio il cambio dell’euro se dovesse avere un impatto negativo sulla stabilità dei prezzi e sulla crescita. Draghi ha ricordato che la Bce è indipendente e non deve occuparsi delle problematiche dei cambi, ma se dovessero esserci ripercussioni negative sull’inflazione allora l’approccio dell’Eurotower potrebbe essere modificato. Le parole di Draghi hanno generato una forte volatilità sul mercato forex. Gli investitori hanno reagito vendendo euro a mani basse, tanto che il cambio euro/dollaro è passato da 1,3550 a 1,34.

In forte calo ci sono anche il cambio euro/yen, sceso sotto 125,50, il cambio euro/sterlina, crollato a 0,8540, e il cambio euro/franco svizzero, che è sceso a 1,2280. Il crollo della moneta unica, avvenuto dopo la conferenza stampa di Draghi, allontana la possibilità per il cambio euro/dollaro di spingersi ulteriormente al rialzo nel breve periodo. Ad esempio, Morgan Stanley si aspettava un nuovo rally fino a 1,38/1,40, mentre di recente Goldman Sachs ha aumentato il target price a 1,40.

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