Come investire nel 2013 secondo Financière de L’Echiquier

Sono ormai molte le case di investimento che puntano sull’Europa nel 2013, grazie alle valutazioni a sconto e ai tassi di interesse sui minimi storici. Le azioni europee sono diventate, dunque, l’asset da riscoprire, grazie soprattutto alla credibilità dell’azione della BCE e del suo governatore Mario Draghi. Il gruppo francese Financière de L’Echiquier, che ha masse totali gestite per 4,7 miliardi di euro, privilegia un’esposizione azionaria all’interno dei portafogli ma a una condizione: dare la massima importanza alla selezione dei titoli. Insomma, non tutte le azioni sono uguali.

Secondo Pierre Puybasset, membro del comitato di investimento e portavoce della società francese, “oggi il premio sul rischio è molto elevato”. La casa d’affari transalpina ha previsioni sulla crescita dell’economia della zona euro molto caute, intorno allo 0,2%. Tuttavia, l’esperto ritiene che “a seconda dei titoli e delle zone geografiche ci sono ottime opportunità”, mentre sono attese ancora pressioni sulla periferia europea. In Italia Financière de L’Echiquier distribuisce 6 fondi di investimento: Aggressor, Arty, Echiquier Agenor, Echiquier Global, Echiquier Patrimoine ed Echiquier Major.

PREVISIONI MERCATI FINANZIARI 2013 SECONDO INVESCO

Quest’ultimo fondo guadagna il 22% da inizio 2012, mentre negli ultimi tre anni ha messo a segno una performance che sfiora il 40%. Qual è il segreto di risultati così entusiasmanti, nonostante gli alti e bassi dei mercati? Puybasset sottolinea che “sono da privilegiare le grandi società presenti sulla scena internazionale che generano cash flow regolari”. Il gestore fa notare che “storicamente i leader accelerano la conquista di quote di mercato durante le crisi grazie alla forza della loro marca, a un miglior accesso al capitale e a una politica di crescita”.

DOVE INVESTIRE NEL 2013 SECONDO UBP

L’esperto fa notare che Financière de L’Echiquier investe in gruppi come Volkswagen, L’Oreal, Unilever o SabMiller, “che hanno forti quote di mercato sugli emergenti”. La società francese investe anche in Prudential, Danone, Publicis, H&M, Capita, Recktt Benckiser Group, Luxottica Group, Piaggio, De Longhi. Il gestore è positivo sugli Stati Uniti, grazie alla ripresa dei consumi e alle basse tensioni inflazionistiche. Tuttavia, resta da sciogliere il nodo dell’enorme liquidità, ovvero in che modo sarà gestita la exit strategy da parte della FED. Senza dimenticare il problema del fiscal cliff.

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