Tra poco il Dow Jones apre le contrattazioni, e molti investitori si stanno fregando le mani, perché è attesa una nuova seduta record per il listino americano. Tutte le indicazioni sui futures danno segnali di un’altra giornata molto positiva per New York, e l’apertura è già in verde, con un +0,16 per cento e 22307 punti. I futures segnavano, a due ore dall’apertura, già uno 0,26 per cento in più, e la leggera flessione è solo un piccolo assestamento, in previsione dell’apertura ufficiale. Intanto sul listino S&P 500 la crescira è dello 0,21% mentre i futures sul Nasdaq viaggiano a +0,17%. questi numeri di pre-apertura sono segnali molto positivi, e molti investitori stanno osservando il mercato americano o hanno già investito, sicuri di un segna più piuttosto significativo per l’apertura della settimana. Il week-end infatti si è svolto senza sorprese, ed è possibile che Dow Jones e l’S&P 500 soddisferanno quanti hanno puntato su questi listini. In particolare la situazione di trend positivo potrebbe protrarsi anche per il resto della settimana, imprevisti permettendo, perché sono previsti buoni dati macro per oggi, con la pubblicazione delle previsioni sull’indice del mercato immobiliare NAHB a settembre e i risultati degli acquisti netti di attività finanziari a lungo termine di luglio.
Dow Jones
Wall Street record grazie al lavoro
Le borse americane continuano a inanellare record su record. Ieri, grazie all’ottimo dato sull’occupazione negli Stati Uniti nel mese di parile, c’è stato uno strappo rialzista notevole dei listini azionari d’Oltreoceano che hanno trascinato anche le piazze finanziarie europee. L’indice azionario Dow Jones ha superato per la prima volta nella sua storia quota 15mila punti, toccando il massimo più alto di sempre a 15.009,59 punti. L’indice ha chiuso la seduta con un progresso dello 0,96% a 14.973,96 punti. Da inizio anno l’indice Dow Jones guadagna il 14,3%.
Bond americani a rischio crollo secondo BofA Merrill Lynch
Il taglio automatico alla spesa federale USA, scattato il 1° marzo (il cosiddetto “sequester”), non sembra spaventare gli investitori internazionali. A Wall Street le borse avanzano col vento in poppa, tanto che l’indice Dow Jones ha superato i precedenti massimi storici di ottobre 2007 segnando record su record. Negli Stati Uniti le cose sembra staino girando per il verso giusto, anche a livello macroeconomico. La disoccupazione è in calo, le stime sulla crescita sono state riviste al rialzo nel primo trimestre 2013 e anche il settore immobiliare continua a mgliorare.
Borse record possono nascondere delle trappole?
E’ abbastanza singolare notare come la maggior parte delle borse stia sperimentando un andamento da record, nonostante le prospettive economiche delle principali aree geografiche mondiali non siano particolarmente convincenti. Sembra, quindi, che la finanza stia diventando un mondo a parte, con legami sempre più marginali con l’economia reale. Basta osservare l’andamento dell’economia di alcuni grandi paesi: Germania, Regno Unito, Giappone, solo per citarne alcuni, stanno attraversando una fase di rallentamento o di contrazione dell’attività economica. E le borse? Tutte a livelli record.
Wall Street sale sui massimi più alti da dicembre 2007
Ieri a Wall Street i principali indici azionari americani hanno evidenziato un nuovo strappo verso l’alto, sebbene le trimestrali di ieri abbiano fornito indicazioni negative. L’indice S&P500 è salito fino a 1.485 punti, chiudendo la seduta di borsa con un rialzo dello 0,56% a 1.480,94. L’indice americano è salito sui massimi più alti da dicembre 2007. Bene anche l’indice Dow Jones, che ha chiuso con un progresso dello 0,63% a 13.596 punti, toccando il massimo più alto da ottobre scorso. In rialzo anche il Nasdaq (+0,56%).
S&P500 sopra 1.600 punti nel 2013 secondo Citi
Il colosso finanziario statunitense Citigroup ha rivisto la sua view sul mercato azionario statunitense dopo i recenti accordi sul fiscal cliff che, seppur fondamentali per trovare un compromesso dal alto delle imposte, non hanno risolto il problema del deficit e del debito pubblico. Ora il Congresso dovrà trovare un accordo entro febbraio per innalzare il tetto dell’indebitamento, che ha sforato il limite legale dei 16.400 miliardi di dollari. Secondo gli esperti di Citi la borsa di Wall Street esprimerà il suo maggiore potenziale nella prima parte del 2013.
Dati Macro USA deludono le Borse
Il calo delle vendite al dettaglio e dei prezzi alla produzione di Maggio 2012 costringe il Dow Jones Industrial Average ad un’apertura in leggero ribasso; i dati negativi, dovuti in gran parte alla componente energetica, non riescono però ad affondare definitivamente le speranze degli investitori che sulla scia del rialzo di ieri proseguono con gli acquisti a contrasto delle vendite della prima ora.
Il Dow Jones è ora prossimo alla parità; con un ribasso dello 0,08% l’indice si appresta a ribaltare la situazione portandosi in territorio positivo e tornando a puntare i 12600 punti entro la fine della giornata.
Dati USA decisivi per il recupero
L’andamento delle Borse Europee nella giornata di oggi fa’ dimenticare le precedenti settimane in cui il mercato azionario ha raggiunto livelli da panico. Il ritorno dello spread al centro della cronaca e la paura per il fallito tentativo di uscita dalla crisi dell’Eurozona, contrasta fortemente con le novità positive sul Portogallo e sulla negazione dell’uscita della Grecia dall’area Euro. Le notizie negative che hanno trascinato i mercati vicino a minimi pericolosi per il lungo termine sembrano svanire in questo Lunedì ormai chiuso, in cui si rilancia l’azionario Europeo con il Dow Jones in territorio incerto.
Il forte rialzo registrato durante la mattina ha spinto il FTSE-Mib in prossimità dei 13000 punti, livello “di sicurezza” su cui gli investitori fanno affidamento per i prossimi giorni come valore di supporto. Incerto il Dow Jones, che dopo una seduta contrastata (iniziata con un calo deciso e proseguita con il recupero totale della discesa) va a chiudere la giornata poco sopra ai 12100 punti, consolidando comunque le aspettative rialziste dell’Eurozona.
Wall Street in calo, previsioni negative a Piazza Affari
Apre in netto calo Wall Street, mentre le Borse Europee sono ancora chiuse; il Dow Jones dopo i primissimi scambi a livello di chiusura di Giovedì scorso, crolla verticalmente e passa da circa 13.050 punti a 12.920 punti nel giro di meno di un’ora di contrattazioni, avviando una fase difficile di breve termine che neutralizza i guadagni precedenti.
I dati deludenti sull’occupazione sono una vera sorpresa; mentre nei mesi precedenti si parlava di ripresa e di nuovi posti di lavoro, in Aprile sembra che la situazione sia nettamente diversa ed i guadagni delle precedenti settimane rischiano di essere ridimensionati sensibilmente. Dal bottom di Novembre 2011 il Dow Jones è sempre cresciuto in pratica e da un valore di circa 11250 punti l’indice è arrivato a sfiorare proprio nell’ultimo mese quota 13.400 punti, prossima alla resistenza di lungo periodo a 13.500 punti. Proprio questo è il livello statico da controllare in close weekly, anche se per il momento le intenzioni sembrano ribassiste.
Previsioni Eurostoxx aprile 2012
Chiusura mensile sopra le aspettative per il Dow Jones Industrial Average; il mercato USA è nettamente più forte di quello Europeo da mesi ormai, ed anzi a dirla tutta la forza è notevole fin dal bottom di Marzo 2009, dove si è conclusa la fase di crisi che ha investito prima gli USA e poi il mondo intero per i mutui sub-prime.
Il recupero da quota 7000 ha visto il ritorno sopra 10000 punti dopo circa un anno e mezzo di contrattazioni e da li è cominciata la fase difficile. Il Dow Jones è comunque riuscito a consolidare il recupero del 50% del range di discesa precedente, diventando il miglior mercato al mondo dopo la crisi.
Marzo 2012 chiude in linea con le aspettative rialziste, anche se le probabilità convergevano a fine febbraio per un mese di transizione e consolidamento. Questa ipotesi potrebbe essere slittata ad Aprile, anche se al momento i livelli di intervento sono distanti.
Dow Jones chiude positivo il 2011
Arrivati a fine anno gli investitori sono costretti a tirare i bilanci (approfittando anche delle Vacanze e del tempo libero) tanto più in un periodo come questo particolarmente difficile; le aspettative per il 2012 sono contrastanti ma non troppo positive in ogni caso e si fa’ spazio l’ipotesi che la recessione potrebbe non essere ancora iniziata.
Il top assoluto del 2007 a quota 14198.1 punti di Dow Jones resta un miraggio per il momento visto che l’incertezza del 2011 ha disegnato sul grafico annuale una candela dalla lower-shadow particolarmente pronunciata come a ricordare che ci troviamo in una fase debole di lungo periodo. Il bello del mercato è però che lascia sempre aperte tutte le possibilità e la situazione può variare in diversi modi anche positivi. Il recupero di 12300 proprio in close annuale è tutto sommato un segnale positivo come di “calma dopo la tempesta”.
Etf Securities: le infrastrutture diventano protagoniste
La volatilità dei mercati finanziari può essere affrontata in maniera efficace mediante gli investimenti nel settore delle infrastrutture? Le ultime scelte di Etf Securities consentono di rispondere in maniera affermativa a questa domanda, o per lo meno a nutrire un maggiore ottimismo nei confronti dei possibili rendimenti; le ultime proposte della celebre emittente britannica di Etf ed Etc sono appena state lanciate e hanno delle denominazioni ben precise, vale a dire Etfx Dow Jones Brookfield Emerging Markets Infrastructure Fund e Etfx Dow Jones Brookfield Global Infrastructure Fund. Si tratta di strumenti finanziari piuttosto interessanti, i quali sono stati pensati appositamente per venire incontro alle esigenze di quegli investitori che vogliono ottenere il massimo dalla replica delle performance di indici specializzati nel comparto.