La Slovacchia combatte la crisi con un nuovo bond governativo

Il governo slovacco ha emesso bond decennali per un importo complessivo di 1,75 miliardi di euro: la nazione dell’est europeo ha preso questa importante decisione finanziaria per far fronte in maniera più adeguata al proprio rallentamento economico (vedi anche Ultima asta obbligazionaria del 2012 per la Slovacchia). L’offerta in questione è stata caratterizzata da un rendimento superiore rispetto al tasso mid-swap di 122 punti base (l’1,22%). L’espansione di questa economia, improntata soprattutto alle esportazioni, dovrebbe far registrare una frenata piuttosto decisa, visto che la domanda estera si è notevolmente indebolita, mentre il taglio dei posti di lavoro è destinato a erodere la spesa al consumo.

La Polonia lancia un nuovo bond a dodici anni

Il governo polacco ha provveduto a emettere 1,75 miliardi di euro in titoli obbligazionari a dodici anni: si tratta di una operazione finanziaria che è finalizzata a completare il finanziamento del deficit di quest’anno, oltre al soddisfacimento delle necessità economiche del 2013, con i rendimenti che sono ormai a livelli molto bassi. La Polonia è tornata a emettere eurobond qualche mese fa, in questo caso, al contrario, si fa riferimento a strumenti che giungeranno a maturazione nel luglio del 2024, con un ritorno economico pari a 3,385 punti percentuali, vale a dire 143 punti base al di sopra del tasso midswap.

Wells Fargo offre due tranche di bond a tre anni

Wells Fargo & Company, uno tra i più importanti istituti di credito di tutti gli Stati Uniti, ha venduto ben 2,75 miliardi di dollari in obbligazioni triennali, includendo in questa offerta anche una quotazione a tasso fisso gestita a metà per la precisione: la banca americana ha approfittato immediatamente della recente pubblicazione dei profitti del primo trimestre di questo 2012 (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo), visto che sono stati registrati ben tredici punti percentuali di incremento da questo punto di vista. Ebbene, entrando maggiormente nel dettaglio della cessione obbligazionaria, c’è da dire che due miliardi di dollari dell’importo complessivo hanno riguardato un tasso fisso pari a 1,5 punti percentuali, vale a dire 115 punti base al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.