Société Générale emette Samurai Bond dopo quattro anni

Société Générale, tra gli istituti di credito più importanti di Francia, è tornata a emettere Samurai Bond dopo oltre quattro anni dal momento in cui si è registrata per l’offerta di tali titoli: con questo termine si intende un bond che è denominato in yen e che è quotato a Tokyo da parte di una società di nazionalità non giapponese (bisogna dunque sottostare ai regolamenti nipponici). L’importo complessivo scelto dalla banca transalpina è pari a settanta miliardi di yen (circa novecento milioni di euro per la precisione), ma per quale motivo si è tornati a tale soluzione dopo tanto tempo?

Il 2012 si è caratterizzato soprattutto per lo sviluppo e il potenziamento della piattaforma di Samurai Bond di Ing Groep, pertanto non si tratta del primo interesse in questo senso. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che 23,8 miliardi di yen dell’ammontare complessivo andrà a beneficiare di una scadenza a due anni e di un rendimento dello 0,9% (sessanta punti base al di sopra del tasso swap in yen); altri 39,7 miliardi di yen si riferiscono invece ai titoli obbligazionari che matureranno fra tre anni e che renderanno l’1% (lo spread in questione è di settanta punti base). Gli ultimi 6,5 miliardi di yen, poi, sono quelli della scadenza a cinque anni, con un ritorno economico dell’1,11% e uno spread di settantacinque punti base.

La seconda banca di Francia si è rivolta al mercato nipponico a seguito delle ultime misure approntate dalla Banca Centrale Europea: tra l’altro, l’emissione di Société Générale segue molto da vicino il recente declassamento di Parigi da parte dell’agenzia di rating Moody’s. L’ultimo precedente che ha coinvolto Samurai Bond risale al settembre del 2008, dunque quattro anni e due mesi fa, poco prima che Lehman Brothers dichiarasse bancarotta e scatenasse la grave crisi finanziaria, anche se nel 2011 si era tornati a parlare di lanciare i bond in questione.

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